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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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La Guardia di Finanza denuncia il mancato pagamento di 2,7 milioni della tassa ambientale per 15.500 passeggeri di aerotaxi negli aeroporti di Roma Ciampino e Roma Urbe.
16 aprile 2023
La notizia, diffusa dai media il 14 aprile, relativa al mancato pagamento, negli aeroporti di Roma Ciampino e Roma Urbe, delle imposte erariali ambientali per 15.500 passeggeri trasportati da aerotaxi, nel periodo 2018-2022, non può lasciare indifferenti gli abitanti di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti gravemente ogni giorno dall’inquinamento e dai disagi prodotti dall’aeroporto di Ciampino.
Quanto rivelato dall’indagine della Guardia di Finanza riguarderebbe ben 161 operatori del settore.
Per gli aerotaxi è prevista una tassa erariale, per motivi ambientali, che può raggiungere i 200 euro a passeggero, per i viaggi più lunghi. Una cifra che non dovrebbe spaventare chi li utilizza, se si considera che l’aerotaxi può costare in media dai 2.500 ai 7.000 euro per ora di volo, e anche il doppio per gli aerotaxi intercontinentali più grandi e lussuosi, abbastanza frequenti a Ciampino. Questi voli “di lusso” si aggiungono ogni giorno al carico ambientale prodotto da questo aeroporto, incistato nel tessuto urbano dei tre comuni e che colpisce direttamente i residenti.
La lunga battaglia dei cittadini per riportare l’aeroporto entro i limiti di inquinamento previsti per la tutela della salute, ha ottenuto l’emanazione del Decreto n.345/2018 del Ministro dell’Ambiente che ha introdotto restrizioni nell’aeroporto e ridotto il numero dei voli giornalieri.
Ma alcuni operatori del settore, come sembrerebbe dimostrare questa indagine della Guardia di Finanza, non si rassegnano a stare nelle regole.
D’altra parte anche Ryanair, la maggiore compagnia di voli di linea che opera a Ciampino, non sembra rassegnarsi a dover sottostare alle restrizioni. Non solo a quelle imposte per decreto dal Ministro a Ciampino, contro cui ha condotto, perdendo, anni di contenzioso legale. In questi giorni, secondo quanto pubblicato dai media lo stesso 14 aprile, Ryanair starebbe cercando di convincere i propri clienti a aderire a una petizione contro lo sciopero dei controllori di volo in Europa, da inviare direttamente alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Con questa azione subdola i clienti potenziali della Low-Cost irlandese appaiono essere utilizzati come una leva per difendere gli interessi economici di una società che, dati storici alla mano, non risulta affatto esemplare nel trattamento dei propri dipendenti, spesso tra i meno tutelati del settore. Un fatto che tutti, anche coloro che utilizzano questo vettore come clienti, dovrebbero ben analizzare.
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DOCUMENTAZIONE:
La Repubblica
Roma Today
https://www.romatoday.it/cronaca/evasione-fiscale-aerotaxi-voli-privati.html
Agenzia delle entrate – Imposta sui voli di passeggeri di aerotaxi
Il Fatto Quotidiano
Ryanair
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Un’ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma e Marino colpiti dall’inquinamento aeroportule. Stop per tutto l’orario estivo dei voli (marzo – ottobre) agli arrivi a Ciampino programmati dopo le 22.00.
28 marzo 2023
Dal 26 marzo 2023, data di inizio dell’orario estivo 2023 dei voli, nell’aeroporto di Ciampino non ci sono più voli programmati in arrivo dopo le 22.00 di aerei Ryanair, Wizz Air o cargo.
Questo provvedimento si spera porrà fine alle centinaia di voli in arrivo nel periodo 23.00 – 06.00 di chiusura notturna dell’aeroporto, per ragioni ambientali.
Il TAR Lazio, in udienza collegiale, pubblicata il 20 marzo 2023, ha respinto con una articolata sentenza il ricorso di Ryanair contro Enac, con il quale la compagnia irlandese pretendeva l’annullamento dell’ordinanza con cui l’Ente prospettava all’apposito “Comitato di Coordinamento” dell’aeroporto, in coincidenza con l’approvazione dell’orario estivo dei voli, la cancellazione di tutti i voli in arrivo dopo le 22 e la loro riprogrammazione prima di questo nuovo orario limite.
Nella sentenza si legge che questa misura era stata decisa da Enac per consentire il rispetto della chiusura notturna dell’Aeroporto tra le 23.00 e le 06.00, dato che, dice Enac, “nel periodo 01/01/2022 – 31/08/2022, 445 voli di aviazione commerciale hanno operato in arrivo oltre le ore 23.00 e l’81% di questi hanno operato nella fascia oraria 23.00-23.59”.
Inoltre, l’Ente sostiene che, sono le compagnie aeree ad avere il potere di dichiarare che un aereo vuole atterrare “perché in ritardo per ragioni eccezionali e di forza maggiore non dipendenti dal Vettore”, mentre Enac non ha il potere di vietarlo.
Per tale ragione Enac ha anche chiesto che venga nominato “un commissario ad acta” con adeguati poteri.
Ricordiamo che il blocco del volo notturno a Ciampino dalle 23.00 alle 06.00 è una delle misure, insieme alla riduzione del numero di voli giornalieri, stabilite dal Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018, emanato dal Ministero dell’Ambiente per il rientro dell’aeroporto nei limiti di legge dell’inquinamento soprattutto acustico.
Contro la continua violazione del divieto di voli notturni si sono espressi anche i Consigli Comunali di Ciampino, Roma e Marino, impegnando i rispettivi Sindaci ad agire.
Analogamente, anche alla Camera dei Deputati è stata presentata una puntuale interrogazione parlamentare che richiamava il Governo ad agire per il rispetto del Decreto.
Il TAR Lazio, nella sua udienza dell’11 ottobre 2023, ha respinto, nell’immediato, la richiesta di Ryanair di mantenere i voli programmati fino alle 23 e ha rimandato la trattazione delle ulteriori richieste alla prossima udienza che si svolgerà l’11 ottobre 2023 (a fine orario estivo dei voli).
In sostanza, il TAR Lazio ha deciso di approvare la richiesta di Enac di portare il limite alle 22 e di verificare per tutto l’orario estivo marzo – ottobre se Ryanair e soci riusciranno così a rispettare il blocco 23.00 – 06.00 al volo notturno, come previsto dal citato Decreto.
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DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del TAR Lazio, pubblicata il 20 marzo 2023 che respinge le richieste di Ryanair:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Il 21 marzo 2023 il Governo ha risposto alla Camera alla interpellanza sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino presentata dagli On. Sergio Costa, On. Alfonso Colucci e altri co-firmatari
22 marzo 2023
Il 21 marzo 2023, il Governo ha risposto alla Camera alla interrogazione parlamentare – n. 2-00069 “iniziativa a tutela della salute dei cittadini del comune di Ciampino (Roma), in relazione all’inquinamento acustico e atmosferico prodotto dalle attività dell’aeroporto civile ivi ubicato”, presentata, a prima firma, dall’On. Sergio Costa (M5S) e co-firmata dagli On.li Alfonso Colucci, Ilaria Fontana, Daniela Morfino, Patty L’Abbate, esposta in aula dall’On Alfonso Colucci (tutti appartenenti al M5S).
Come cittadini residenti nei Comuni di Ciampino, Roma e Marino, colpiti dall’inquinamento di origine aeroportuale, non possiamo che ringraziare l’On. Sergio Costa e i co-firmatari di questa interrogazione per aver messo in luce, con grande chiarezza, la perversa dinamica che ha trasformato un aeroporto centenario a scarso traffico in un grave problema ambientale per tutto il territorio circostante.
Dobbiamo la nostra gratitudine a tutti coloro, persone, associazioni, enti e istituzioni che hanno operato per contrastare l’indiscriminato inquinamento del territorio, operando poi per creare una soluzione normativa (il decreto ambiente n. 345/2018) utile a far rientrare l’aeroporto nei limiti normativi.
l’On. Alfonso Colucci, nella sua esposizione all’aula dell’interpellanza e poi nella sua successiva replica al Governo, ha illustrato come sia urgente e necessaria per la popolazione residente l’attuazione di azioni di risanamento dell’inquinamento acustico prodotto dal locale aeroporto di Ciampino.
Quello dell’aeroporto di Ciampino è un caso particolarmente importante in quanto, fino al momento del vigoroso sviluppo dei voli low cost a partire gli anni 90, con una crescita esponenziale dei voli, il rapporto tra aeroporto e popolazione si era mantenuto pacifico.
A partire dal 1999 la realizzazione di opere nell’aeroporto è proceduta in parallelo ad una crescita esponenziale dei voli.
L’on. Colucci ha anche fatto rilevare che l’incremento dell’operatività dell’aeroporto ha certamente generato un importante impatto acustico sul territorio, con conseguenze sulla salute della popolazione e la crescita di un forte contenzioso con i cittadini dei Comuni colpiti di Ciampino, Roma e Marino.
Secondo il relatore, si deve al meritorio lavoro di Arpa Lazio che, già dal 2008, ha attivato un monitoraggio in continuo, con centraline fisse, del rumore aeroportuale e dell’inquinamento dell’aria, la conoscenza della difficile situazione ambientale nella quale si trovavano i residenti. Questa conoscenza ha facilitando anche le indagini epidemiologiche “SERA” e “SAMBA”, sulla situazione sanitaria dei cittadini esposti, condotte dall’Istituto Epidemiologico Regionale, che hanno evidenziato rischi per la salute, soprattutto nei bambini.
In risposta a questa situazione, nel 2018 si è attivato il Ministero dell’Ambiente con l’allora Ministro Sergio Costa, il quale, in coerenza con la normativa nazionale di tutela dall’inquinamento acustico, ha emanato il Decreto Ambiente n. 345 del 2018, i cui elementi salienti prevedono: riduzione del 30 per cento del numero di voli commerciali (da circa 100 al giorno attuali a 65 al giorno); blocco del volo notturno; graduale sostituzione degli attuali velivoli Boeing 737-800 con nuovi velivoli Boeing a minore impatto acustico, nonché il risanamento acustico presso gli edifici scolastici esposti alle emissioni acustiche dei velivoli, sia in fase di atterraggio che di decollo”.
L’attuazione del decreto è stata fortemente contrastata presso TAR e Consiglio di Stato, soprattutto dalla compagnia aerea Ryanair, e solo a ottobre 2021 è stata emessa la sentenza finale del Consiglio di Stato che respinge totalmente le motivazioni di Ryanair e rende il Decreto totalmente applicabile.
La risposta del Governo, rappresentato dalla sottosegretaria di Stato Fausta Bergamotto, ha lasciato del tutto insoddisfatto l’On. Colucci, il quale chiedeva al Governo cosa intenda fare il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica per “fornire adeguate garanzie a tutela della popolazione di Ciampino” e quali iniziative di competenza intenda intraprendere nei confronti dell’ente gestore in merito alla necessità di ottenere l’effettiva riduzione del 30% del numero dei voli commerciali, fino a 65 al giorno, al mancato azzeramento del numero dei voli notturni, e quali iniziative di competenza intenda intraprendere nei confronti dell’ente gestore AdR in relazione alla sostituzione degli attuali velivoli con quelli di nuova generazione, meno inquinanti.
Come cittadini colpiti dall’attività aeroportuale e a margine della risposta fornita dal Governo vorremmo indicare alcuni aspetti non ci sono chiari:
Per quanto riguarda il rispetto del limite giornaliero di 65 voli commerciali, vorremmo sapere se sono stati conteggiati i voli cargo, operati con i più grandi Boeing 767, che sono tra i 4 e i 6 al giorno.
Così come vorremmo segnalare che ogni giorno tra i voli schedulati ci possono essere da 4 fino a 20 (tra arrivi e partenze) voli business operati da compagnie aeree specializzate, di cui qualcuna dispone anche di centinaia di aerei: anche questi non andrebbero conteggiati tra i 65 voli commerciali?
Per quanto riguarda i “casi eccezionali e di forza maggiore” che possono infrangere il divieto di volo notturno tra le 23.00 e le 06.00, vorremmo segnalare che nel solo 2022, con dati provenienti dal sito di AdR, abbiamo registrato 653 arrivi dopo le 23.00, di cui 255 arrivati dopo le 23.30.
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DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Resoconto stenografico dell’Assemblea – Camera dei Deputati
Seduta n. 72 di martedì 21 marzo 2023
PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ANNA ASCANI
La seduta comincia alle 11.
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Il Comitato Aeroporto Ciampino incontra a Montecitorio il Vice Presidente Sergio Costa sul tema dell’aeroporto e non solo …
18 gennaio 2023
Una delegazione del Comitato per la Riduzione dell’impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) è stata ricevuta a Montecitorio dal Vice Presidente della Camera On. Sergio Costa.
Il CRIAC ha, dai tempi del Decreto Costa del 2018 sull’Aeroporto Pastine di Ciampino, mantenuto un serrato dialogo con l’On. Sergio Costa, allora Ministro dell’Ambiente e oggi Vice Presidente delle Camera. L’obiettivo di questo ultimo incontro è stato quello di verificare lo stato di attuazione delle misure di riduzione del rumore previste dal Decreto del 2018 che ha ricondotto a 65 il numero di voli/movimenti giornalieri consentiti all’aviazione commerciale (low-cost, cargo, aerotaxi) nello scalo ciampinese, con una riduzione di movimenti del 35% rispetto al precedente limite di 100 voli giornalieri, fissando anche precisi limiti alle altre tipologie di voli.
“Con il Vice Presidente Costa” precisa il portavoce CRIAAC Roberto Barcaroli “abbiamo potuto fare il punto sugli adempimenti ancora non realizzati per Ciampino, in particolare per lo sforamento continuo della fascia notturna (23 – 6) – con oltre 650 violazioni nel 2022 – il mancato rinnovo degli aeromobili dello scalo con sostituzione dei vecchi aerei con dei modelli meno rumorosi, e infine gli interventi nelle scuole del territorio che, ad oggi, risultano incompleti. È proprio su queste inadempienze che il CRIAAC sta valutando quali azioni mettere in atto per rendere completamente rispettato il dettame del Decreto Costa”.
“Con l’On. Costa” continua Adolfo Tammaro, presente anche nella delegazione CRIAAC assieme a Barcaroli, Baia, Dibello e Carbonelli, “abbiamo espresso anche la preoccupazione che in futuro, sulle stesse aree già colpite, si possa sommare l’inquinamento dell’aria prodotto dall’aeroporto con quello che si creerebbe con la realizzazione, a pochi chilometri ed in favore di vento, del grande inceneritore per i rifiuti di Roma, da 600.000 tonnellate annue, che il Sindaco di Roma Gualtieri, utilizzando i suoi poteri Commissariali, pianifica di realizzare a Santa Palomba, con il rischio di peggiorare la qualità della vita su tutta l’area dei Castelli Romani.
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DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ryanair al di sopra delle Istituzioni italiane?
La dura condanna del Comitato aeroporto Ciampino alla sfrontatezza della low cost irlandese.
20 ottobre 2022
Ryanair, con il suo AD Micheal O’Leary, anche dopo la sconfitta subita al Consiglio di Stato, continua a chiedere alle Istituzioni di anteporre gli interessi economici della compagnia alla tutela dei diritti dei cittadini e alle norme dello Stato.
Ma, nonostante che le due sentenze del Consiglio di Stato ne abbiano confermato la legittimità, il decreto del Ministero dell’Ambiente del 2018 che deve tutelare gli abitanti di Ciampino, Roma Sud e Marino dall’inquinamento aeroportuale, è tuttora in gran parte inapplicato.
La riduzione del numero di voli giornalieri, ad un massimo complessivo di 128 al giorno, è stata violata dai voli business (“aviazione generale”) che hanno superato il numero massimo consentito per questa categoria nei mesi di maggio giugno e luglio 2022.
Il divieto di volo notturno tra le 23 e le 6 del mattino è stato violato da almeno 515 voli da gennaio 2022 ad oggi.
L’individuazione di una procedura di decollo con il minor impatto acustico, che non sorvoli a bassa quota case e aree protette, è ancora in alto mare.
La sostituzione del 50% del parco aeromobili per i voli di linea, con velivoli più moderni e silenziosi, è ad oggi inapplicata.
Facciamo appello ai comuni di Ciampino, Roma e Marino, alla Regione Lazio e al Ministero della Transizione Ecologica, che hanno risposto ai molti anni di proteste dei cittadini, fino ad arrivare alla emanazione del Decreto Ambiente n. 345/2018 per tutelare i cittadini colpiti.
A queste Amministrazioni, che sono uscite vincenti nello scontro al Consiglio di Stato contro Ryanair e Wizz Air, chiediamo ora di fare applicare per intero il Decreto, utilizzando anche le sanzioni previste dagli articoli 4 e 5 contro gli inadempienti.
È evidente che, qualora le capacità operative e l’organizzazione tecnica di queste compagnie aeree si rivelassero non compatibili con le fragilità ambientali e sociali di questo aeroporto, sarebbe opportuno che tali compagnie venissero indirizzate fuori dal sistema aeroportuale romano.
Non è accettabile che una norma legittima emanata dall’Autorità preposta non venga applicata, favorendo interessi economici inaccettabili. Si tratterebbe di una violazione del principio dello Stato di Diritto, che è fondamentale per il buon funzionamento di uno Stato democratico ed è alla base dei Trattati su cui si fonda l’Unione Europea.
Ricordiamo che già in passato, dal 2014 al 2017, la vicenda dell’aeroporto di Ciampino è stata oggetto di una severa Procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14 ENVI). Inoltre, nel 2015 il Parlamento Europeo ha recepito una petizione di protesta presentata a Bruxelles dai cittadini di Ciampino, Roma e Marino (Petizione n. 0112/2015).
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DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino, nell’audizione congiunta in Regione Lazio delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Trasporti i cittadini chiedono lo stop ai voli notturni.
Pieno successo dell’audizione congiunta delle Commissioni Regionali Urbanistica, Ambiente e Trasporti, del 4 agosto.
5 agosto 2022
L’audizione, richiesta dal Criaac, é stata convocata presso la Regione Lazio dal Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica, presenti i Consiglieri Regionali Marco Cacciatore, Simone Lupi, Devid Porrello, Valerio Novelli e Enrico Forte.
In apertura dell’audizione il presidente Marco Cacciatore ha dato la parola al rappresentante del Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ciampino (Criaac) che ha evidenziato come nessuna delle prescrizioni del decreto Costa del dicembre 2018 possa considerarsi pienamente rispettata, con la clamorosa situazione di elusione di quanto disposto anche dal Consiglio di Stato in riferimento al blocco dei voli notturni tra le 23.00 e le 06.00, quando l’aeroporto è chiuso a tutela della salute dei cittadini.
Di fronte alle giustificazioni burocratiche di Enac (apparse francamente poco rispettose dello spirito del Decreto Ministeriale) tutti gli altri presenti (Regione Lazio Ambiente, Arpa Lazio) e tutte le parti politiche che hanno parlato (Sindaca del Comune di Ciampino, capo della Segreteria del Comune di Marino, Consiglieri Regionali Lupi e Porrello ed il Presidente Cacciatore) si sono espressi a favore della necessità di identificare immediatamente le reali situazioni di emergenza (“situazioni eccezionali e di forza maggiore”) che possano autorizzare, solo eccezionalmente, atterraggi o decolli a Ciampino in orario notturno. Questo per dare uno stop immediato agli oltre 450 voli atterrati e decollati durante la notte a Ciampino nei primi 6 mesi del 2022, quando l’aeroporto doveva considerarsi chiuso.
Secondo quanto riferito da Arpa Lazio, si tratta di una quantità di voli notturni rimasta invariata rispetto ai livelli pre-COVID, nonostante il blocco al volo notturno contenuto nel Decreto Ministeriale Ambiente, emanato il 18 dicembre del 2018 e completamente confermato, punto per punto, dalle sentenze del Consiglio di Stato.
Il Decreto Ministeriale e le sentenze del Consiglio di Stato (massimo grado della Giustizia Amministrativa) sembrano essere stati completamente ignorati da chi governa l’aeroporto.
Ringraziamo tutti coloro che hanno riconosciuto la validità delle richieste del Comitato. Un ringraziamento dobbiamo anche a tutte le Parti politiche intervenute a tutela dei cittadini, con riguardo alla Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, insediatasi molto recentemente e subito attivatasi a supporto dei suoi cittadini.
Riteniamo che quest’audizione sia un grande risultato per i cittadini, anche se l’obiettivo finale resta sempre il rispetto delle regole e dei diritti, senza che siano necessari anni di proteste per ottenerlo.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino e all’archivio dei bollettini 2012-2022.
https://www.arpalazio.it/ambiente/rumore/rumore-da-infrastrutture-di-trasporto
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Nel giorno in cui la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione, incredibile e provocatoria richiesta di O’Leary a Draghi con la quale pretende di dettare legge al Governo.
Dopo aver perso al TAR e al Consiglio di Stato la strategica battaglia di Ciampino, l’AD di Ryanair cerca di vincere la partita a tavolino con una provocatoria dichiarazione in contrasto con le norme nazionali e comunitarie, contro la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
10 febbraio 2022
Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Ansa, l’AD di Ryanair, Michael O’Leary, annuncia che quest’anno il mercato italiano sarà al primo posto per la compagnia irlandese, scavalcando Spagna e Gran Bretagna. Per questo Ryanair si preparerebbe ad investire 2,5 miliardi in Italia.
In cambio però O’Leary si rivolge al Presidente Draghi con tre richieste (che sembrerebbero più un “ricatto”).
Se il Governo Draghi ubbidirà, O’Leary promette che investirà altri 2 miliardi in Italia, senza chiarire dove. Forse una minacciosa offerta di acquisire ITA, visto che è stimata tra 1,2 e 1,5 miliardi?
Ecco le tre richieste di Ryanair:
- togliere le restrizioni a Ciampino, in sostanza Ryanair chiede al Governo di rinnegare le leggi dello Stato, le Norme Comunitarie, il Decreto Ministeriale n. 345/2018 su Ciampino del Ministero della Transizione Ecologica, l’indagine Comunitaria EU Pilot 6876/14/ENVI e le sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato che, dall’ottobre scorso, hanno imposto giuste (e non ancora del tutto applicate) restrizioni al numero dei voli e all’operatività nell’aeroporto di Ciampino. Poca cosa per O’Leary, considerato che – venendo comunque sconfitto – sulla vicenda di Ciampino ha portato di fronte al TAR e al Consiglio di Stato Il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della Transizione Ecologica, Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, il Presidente della Regione Lazio, il Comune di Marino, l’ENAC e Aeroporti di Roma SpA. Avendo perso sul campo in Italia ed essendo probabilmente in difficoltà con la concorrenza nei più forti mercati inglese e spagnolo, sembrerebbe che l’AD di Ryanair tenti adesso di vincere a tavolino la partita italiana persa in tribunale, gettando sul tavolo del Governo discutibili promesse e una posta tutta da verificare.
- abolire per tre anni la tassa addizionale comunale sui passeggeri imbarcati. Si tratta dell’IRESA “Imposta regionale emissioni sonore aeromobili”, di 6 o 7 euro a passeggero, destinata in parte ai Comuni aeroportuali. È una cifra minima ma toglierla equivarrebbe per Ryanair a poter aumentare un po’ le tariffe a fronte della riduzione “psicologica” del costo del biglietto agli occhi del cliente. Una sorta di promozione pubblicitaria a spese dello Stato.
- sospendere le tasse ambientali sui voli a corto raggio nella UE. Infatti, il Governo ha introdotto una tassa di 30 euro per i voli di meno di 350 Km e vietato i voli sulle tratte che possono essere coperte in 3 ore dal treno. Una scelta governativa inevitabile, se vogliamo contenere i cambiamenti climatici, che sta favorendo lo sviluppo di partnership fra compagnie aeree, aeroporti e treni, espandendosi a macchia d’olio. Esempi significativi sono quelli della portoghese TAP e della compagnia EVA Air di Taiwan, ma anche di AdR che sta cercando di far arrivare stabilmente i treni Freccia Rossa e Freccia Argento di FS direttamente a Fiumicino. Una razionalizzazione indispensabile che non piace a Ryanair, abituata a tenere in pugno i piccoli aeroporti e le destinazioni secondarie.
Chiediamo al Presidente del Consiglio e a tutte le Istituzioni coinvolte di respingere con fermezza questa ennesima provocazione di Ryanair.
Chiediamo che le istituzioni difendano le leggi nazionali, le Norme comunitarie e tutelino la salute e i diritti dei cittadini, garantendo l’applicazione delle sentenze definitive già emesse dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato per l’applicazione del DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018 e il rientro nei limiti normativi dell’attività dell’aeroporto di Ciampino.
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DOCUMENTAZIONE:
9 febbraio 2022 – L’articolo dell’Agenzia Ansa con le dichiarazioni dell’AD di Ryanair.:
9 febbraio 2022 – Ansa – La tutela dell’ambiente entra in Costituzione. Cingolani: ‘Svolta epocale’
Quanto vale la nostra compagnia di bandiera ITA airways:
https://www.affaritaliani.it/economia/msc-ita-lufthansa-il-triangolo-che-piace-a-tutti-776688.html
UE Cambiamenti climatici e razionalizzazione delle reti di trasporto europee. Basta con i voli a corto raggio.
Il futuro? Rimanendo in Europa il mezzo aereo rimarrà elemento primario di trasporto sui collegamenti internazionali a medio raggio. Sul corto raggio è destinato a perdere valenza col progredire dei collegamenti ferroviari.
Trenitalia, collegamenti ferroviari per Fiumicino: Treno no-stop da Roma Termini, Treni regionali, cominciano i primi collegamenti Freccia Rossa e Freccia Argento
https://www.trenitalia.com/it/informazioni/collegamenti_perlaeroportodiromafiumicino.html;
Corte dei conti UE
….
21 – Gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità e nel relativo esercizio offrono vantaggi considerevoli alla società nel suo insieme, poiché apportano ai passeggeri risparmi in termini di tempo, elevati livelli di sicurezza, protezione e comodità a bordo. Consentono di “liberare” capacità sulle reti stradali e ferroviarie convenzionali congestionate, nonché negli aeroporti. La linea ferroviaria ad alta velocità può altresì rafforzare il dinamismo socioeconomico nonché contribuire alla riqualificazione delle aree urbane degradate vicino alle stazioni.
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/high-speed-rail-19-2018/it/)
La battaglia di Ciampino – Sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Lazio contro Ryanair e Decreto Ministeriale Ambiente n. 345/2018 per Ciampino
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del TAR Lazio. Contro il Decreto Ministro Ambiente n. 345/2018 (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair, la sentenza riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair. La sentenza è immediatamente eseguibile.
(Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, respinge totalmente il ricorso di Ryanair e conferma la sentenza del TAR Lazio del 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair:
Sentenza del Consiglio di Stato n. 0654/2022 pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente tutte le richieste avanzate da Wizz Air, difendendo il diritto alla salute e a normali condizioni di vita dei cittadini e dando completamente ragione alle Amministrazioni resistenti.
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021, a seguito di un ulteriore ricorso di Ryanair contro l’applicazione pratica del DM Ambiente n. 345/2018, con il quale il TAR Lazio “Ritenuto che, pur costituendo gli atti impugnati pedissequa applicazione della sentenza di questa Sezione n. 3236 del 2021, confermata in appello dal Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 6976 del 2021” [cioè delle decisioni definitive sia dello stesso TAR Lazio che del Consiglio di Stato] dispone un breve rinvio di 5 giorni all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato e rimanda la decisione collegiale alla camera di consiglio fissata per il 17 novembre 2021. Dal 17 novembre siamo ancora in attesa della sentenza definitiva (che certo non potrà smentire la decisione del superiore Consiglio di Stato).
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ancora un atterraggio d’emergenza a Ciampino. Aereo fuori pista si arresta a poche decine di metri dalle case. I cittadini chiedono maggiore sicurezza e il completo rientro del traffico nei limiti normativi.
27 gennaio 2022
Ancora un atterraggio di emergenza a Ciampino che poteva avere gravi conseguenze.
Un aerotaxi Hawker 750 (marche I-EPAM) proveniente da Milano Linate, con 5 persone a bordo, è uscito di pista in fase di atterraggio ieri sera intorno alle 19.20, arrestando la sua corsa a poche decine di metri dalle case della città di Ciampino nei pressi dei palazzi di Via Trento, provocando grande spavento tra i residenti.
Dalle prime notizie non ci sarebbero stati feriti a bordo.
L’aereo è atterrato con provenienza da sud, come avviene soltanto nel 5% degli atterraggi in questo aeroporto, in funzione dei venti prevalenti, dopo aver sorvolato a bassa quota la popolosa frazione di Frattocchie della città di Marino, dove sorgeva l’antica città latina di Bovillae, nata prima della fondazione di Roma.
Per i cittadini di Ciampino si è trattato dell’ennesimo atterraggio di emergenza, come già avvenuto il 10 novembre 2008, il 4 agosto 2011, il 9 settembre 2012, l’8 novembre 2014, il 29 dicembre 2014, il 5 ottobre 2016, il 3 gennaio 2021, solo per citare alcuni casi.
Un ennesimo rischio per i residenti e per i passeggeri in questo aeroporto ultracentenario, troppo vicino alle case della città fin dalla sua nascita nel 1916 e stretto tra gli abitati di Ciampino, Marino e Roma.
Da 16 anni i cittadini e le Amministrazioni si battono per riportare il traffico di questo aeroporto entro i limiti normativi, migliorando le condizioni di vita e riducendo i rischi per le tre città.
Soltanto con il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18 dicembre 2018 è stato stabilito l’obbligo per Aeroporti di Roma e Enac di riportare il traffico aeroportuale a Ciampino entro i limiti di legge.
Da allora una dura battaglia legale avviata dalle compagnie Ryanair e Wizz Air, nonostante le sentenze positive del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, ha impedito finora la completa applicazione del Decreto.
Da oltre due mesi si attende quella che dovrebbe essere la definitiva sentenza del TAR Lazio per dare completa attuazione al Decreto del Ministero dell’Ambiente in questo aeroporto che resta comunque troppo pericolosamente vicino all’abitato.
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DOCUMENTAZIONE:
10/11/2008 atterraggio emergenza Ryanair Ciampino 166 passeggeri a bordo
04/08/2011 Atterraggio di emergenza a Ciampino del volo Ryanair Palermo – Bologna dirottato a Ciampino con fumo a bordo
09/09/2012 precipita a pochi km dall’aeroporto un aereo privato in atterraggio a Ciampino
https://abitarearoma.it/aeroporto-di-ciampino-ancora-un-incidente-aereo/
08/10/2014 Atterraggio con fuori pista aereo della ministra Prestigiacomo
https://www.corriere.it/politica/08_ottobre_14/prestigiacomo_ciampino_atterraggio_lungo_ebd4cf12-9a07-11dd-a6f3-00144f02aabc.shtml
29/12/2014 atterraggio di emergenza a Ciampino volo Air France Marsiglia – Venezia
https://ilcaffe.tv/articolo/9931/avaria-atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-per-un-aereo-diretto-a-venezia
05/10/2016 atterraggio di emergenza a Ciampino di un aerotaxi proveniente da Cagliari
03/01/2021 atterraggio di emergenza a Ciampino Airbus Wizz Air
https://www.metamagazine.it/atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-di-un-volo-wizz-air/
26/01/2022 Atterraggio di emergenza con uscita fuori pista di un aereo privato a Ciampino
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2022/01/26/news/aereo-ciampino-fuori-pista-atterraggio-emergenza-guasto-carrello-panico-paura-malpensa-30244450/
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino. La sentenza del Consiglio di Stato viene rispettata solo in parte. È necessaria una ulteriore riduzione dei voli.
25 novembre 2021
In base all’inappellabile sentenza definitiva del Consiglio di Stato pubblicata il 18 ottobre, dalla stessa data tutte le misure di contenimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino, previste dal decreto del ministro dell’ambiente numero 345 del 18 dicembre 2018, dovevano essere attive. Si tratta di: riduzione del numero dei voli low-cost da un massimo di 100 al giorno a un massimo di 65 al giorno, riduzione di voli privati e aerotaxi fino a un massimo di 61 al giorno, chiusura dell’aeroporto al volo notturno (tranne in casi eccezionali o di emergenza), sostituzione degli attuali velivoli, nel 50% dei voli, con altri di nuova generazione e più silenziosi; applicazione di nuove rotte di decollo più silenziose e che coinvolgano meno cittadini.
Invece di rotte di decollo migliori e di aerei più silenziosi non c’è ancora traccia.
Ryanair ha dislocato gli aerei di nuova generazione negli aeroporti di Londra, Varsavia, Bergamo e Bologna ma non nell’aeroporto Pastine di Ciampino.
A questo punto, come prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente (al quale il Consiglio di Stato ha dato completa via libera), per garantire il contenimento del rumore entro i limiti di legge e tutelare la salute dei cittadini, l’unica strada è ridurre ulteriormente il numero dei voli. Cosa si aspetta?
Il Consiglio di Stato ha chiarito la necessità e urgenza di tutelare la salute dei cittadini, tanto da emettere una sentenza immediatamente esecutiva.
Come conseguenza, qualunque sia la ragione che impedisce di completare alcune delle misure previste, dovrebbe essere obbligo di Aeroporti di Roma e delle autorità aeronautiche, come prevede il decreto del Ministro dell’Ambiente, sostituire immediatamente, anche in via temporanea, le misure mancanti con una maggiore riduzione dei voli.
Cosa si aspetta?
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: TAR Lazio contro Consiglio di Stato.
Il TAR Lazio concede a Ryanair una ulteriore proroga prima della riduzione dei voli, negata solo pochi giorni prima dalla sentenza del Consiglio di Stato.
22 ottobre 2021.
Ieri, 21 ottobre, su richiesta di Ryanair, il TAR del Lazio ha rinviato di ulteriori 5 giorni la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
La decisione è sorprendente ed incredibile perché solo tre giorni prima, il 18 ottobre, il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR e di ultima istanza, aveva rifiutato ulteriori proroghe a Ryanair. In particolare, nei punti “30 ” e “30.1” della sua sentenza, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di proroghe da parte di Ryanair, confermando che “la tempistica si pone in coerenza con l’esigenza di una sollecita tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Ryanair, non potendo rifiutare la decisione del Consiglio di Stato ed avendo già avuto in passato una lunghissima proroga da maggio a settembre 2021, molto sofferta dai cittadini, si è rivolta al TAR (organo inferiore), contestando la legittimità delle ordinanze operative, attraverso le quali ENAC stava eseguendo in pratica le disposizioni della sentenza del Consiglio di Stato.
Con la decisione di concedere una ulteriore dilazione di cinque giorni per la riduzione dei voli, il TAR ha annullato, nella sua applicazione pratica, una parte della decisione del Consiglio di Stato.
È chiaro che se un organo Inferiore della giustizia amministrativa (il TAR) può invalidare, anche solo in parte è solo nell’attuazione pratica, le decisioni prese dall’organo Superiore (il Consiglio di Stato), da questo rimpallo di responsabilità non si esce più, i ricchi e prepotenti avranno sempre ragione e i cittadini colpiti non otterranno mai giustizia.
“Non capiamo come sia possibile che in Italia, la giustizia non sia uguale per tutti. Siamo scandalizzati e delusi dalle istituzioni e non comprendiamo come sia possibile che il TAR riesca in modo incomprensibile a delegittimare una sentenza del Consiglio di Stato”. Dichiara il portavoce del Comitato, Roberto Barcaroli.
È ormai evidente a tutti che c’è una chiara intenzione di continuare a tutelare i privilegi delle compagnie aeree e gli interessi economici di pochi anziché il diritto alla salute delle centinaia di migliaia di cittadini interessati e vessati da anni.
“A questo punto sembra indispensabile un intervento del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, equivalente per i giudici amministrativi al Consiglio Superiore della Magistratura, per chiarire ai cittadini se la giustizia amministrativa esiste, oppure vale solo per alcuni privilegiati. Ovviamente la nostra battaglia non si fermerà fin quando il diritto alla salute non sarà tutelato”, conclude il portavoce.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: sentenza storica del Consiglio di Stato: respinto il ricorso di Ryanair e confermata la riduzione dei voli. Prevale il diritto alla salute dei cittadini.
Roma, 19 ottobre 2021.
“Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la giornata di oggi segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino.” dichiara il portavoce del comitato dei cittadini Roberto Barcaroli
Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza di oggi, conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi.
La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.
“Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana.” continua il portavoce del comitato dei cittadini.
Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato.
Su questo tema lo stesso Consiglio di Stato richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: “il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita” (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).
“Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza di oggi è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro.” conclude Roberto Barcaroli.
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DOCUMENTAZIONE:
SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL RICORSO DI RYANAIR (E WIZZ AIR AD ADIUVANDUM):
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, RESPINGE TOTALMENTE IL RICORSO DI RYANAIR E CONFERMA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR E DI WIZZ AIR.
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: Incontro positivo in Regione Lazio con l’Assessore Roberta Lombardi. Il Comitato dei cittadini continua con la sua battaglia per la tutela di salute e ambiente.
Roma, 13 ottobre 2021.
Il portavoce del Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, nella giornata di ieri ha incontrato presso la Regione Lazio, Roberta Lombardi, Assessore regionale a transizione ecologica, Marco Cacciatore, Presidente commissione regionale urbanistica, politiche abitative e rifiuti e Adolfo Tammaro, Assessore all’ambiente e mobilità del Comune di Marino, e i tecnici della Regione competenti in materia. Il tema portato davanti alle Istituzioni presenti riguarda la situazione di sofferenza patita dalla popolazione che vive nelle aree fortemente urbanizzate di Roma VII Municipio, Ciampino e Marino, limitrofe all’aeroporto di Ciampino.
All’attenzione dell’Assessore Lombardi sono state sottoposte le richieste provenienti dai cittadini di ulteriori interventi della Regione, per contrastare le gravi condizioni di disagio e di rischio per la salute a cui è esposto chi risiede nelle aree di Roma sud, Ciampino e Marino. Migliaia di cittadini sono infatti costretti a subire i continui passaggi a bassa quota, e a poche decine di metri dalle case, nel caso di Ciampino, dei rumorosissimi aerei in atterraggio e decollo dall’aeroporto.
Un particolare ringraziamento va all’Assessore Roberta Lombardi che si è dimostrata estremamente sensibile a quanto gli è stato sottoposto. Così come, con la sua conoscenza del territorio, Marco Cacciatore ha confermato e avvalorato quanto esposto. Adolfo Tammaro ha infine sottolineato l’assoluta necessità della riduzione dei voli e del pieno rispetto delle azioni di contenimento del rumore previste dal Decreto del Ministro Costa del dicembre 2018 e ad oggi non ancora rispettato.
Come emerso dall’incontro, “I cittadini si aspettano che venga allargato e rafforzato il già ottimo lavoro di analisi e vigilanza della Regione Lazio area qualità ambiente e di Arpa Lazio”, commenta Roberto Barcaroli, Arpa Lazio è l’unico Ente titolato al controllo ed a fornire incontrovertibili dati scientifici sull’inquinamento aeroportuale, sia acustico che dell’aria.
“A fronte dell’aggressiva battaglia legale, condotta da Ryanair e altre compagnie low-cost, che immobilizza da anni le prescrizioni previste dal Decreto del Ministro Costa 345/2018, i cittadini si aspettano dalla Regione un ulteriore sforzo, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, al fine di arrivare all’attesa riduzione dei voli”, continua il portavoce del Comitato.
Il TAR Lazio con la sua sentenza finale del 17 marzo 2021 ha dato ragione alle Istituzioni che, a norma di legge, vogliono ridurre i voli e torto alle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air. “Siamo all’ultimo miglio. La rabbiosa reazione legale delle due compagnie presso la Sede superiore del Consiglio di Stato ci ha fatto perdere altri 7 mesi, da aggiungere a quelli trascorsi dall’inizio del 2019, quando è iniziata la battaglia legale di Ryanair contro il Decreto n.345/2018. Ma per il 21 ottobre il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza conclusiva in cui tutti i nodi dovrebbero venire al pettine”, conclude Roberto Barcaroli.
Per qualsiasi aggiornamento sulla vicenda, i cittadini, o le Istituzioni che vogliano sposare questa battaglia, possono visitare il sito https://www.comitatoaeroportociampino.eu/
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021 che RIBALTA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 17/03/2021, concedendo a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio fino all’udienza del 16 settembre 2021. (Il 16/09/2021 si è tenuta l’udienza del Consiglio di Stato ma la sentenza non è ancora stata pubblicata)
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge la richiesta di Ryanair del 21/09/2021 (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021. Decreto Presidenziale del 21/09/2021 pubblicata il 22/09/2021. il Presidente respinge la richiesta e fissa, per la discussione, la camera di Consiglio per il 21/10/2021.
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge una seconda richiesta di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021 per tutto il periodo dell’orario invernale dei voli (dal 01/11/2021 al 27/03/2022). Decreto Presidenziale del 04/10/2021 pubblicata il 04/10/2021. il Presidente respinge la richiesta e mantiene, per la discussione, la camera di Consiglio già fissata per il 21/10/2021.
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Coordinamento No Fly Zone Italia – coordinamento dei comitati aeroportuali italiani
14 Comitati aeroportuali chiedono più sicurezza
COMUNICATO STAMPA 06/10/2021
6 ottobre 2021
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia si associa al Comitato Antirumore Aeroporto di Linate nel denunciare le criticità correlate al rischio incidenti aerei nell’intorno di Linate, analoghe a quelle di tutti gli aeroporti italiani circondati da quartieri, scuole, ospedali ed aziende a rischio incidente rilevante.
In 20 anni ben tre incidenti a ridosso e dentro il sedime del Forlanini hanno evidenziato i limiti e la vulnerabilità di un contesto nel quale le “servitù aeronautiche” non sono state adeguate e sistematizzate.
Nonostante la Legge n. 58 del 1963, il Decreto 96/2005, successivo all’incidente del 8 Ottobre 2001 di Linate, con l’adozione del Piano di Rischio, del Rischio terzi con le “curve di isorischio”, e la promulgazione delle Mappe di Vincolo, non è stata risolta l’enorme criticità della coesistenza tra aeroporto, territorio e comunità dei cittadini.
Ancora oggi, il recente incidente del Pilatus PC 12 impone alcuni importanti interrogativi e ci induce a denunciare che il rischio non riguarda solo Linate ma la quasi totalità degli aeroporti italiani.
Come fronteggiare le ricadute ed il rischio incidenti, oltre all’impatto ambientale in genere, se il masterplan approvato dalla Commissione VIA-VAS nulla dice in merito all’incremento del numero dei voli? Come assicurare la sicurezza della Navigazione Aerea da un lato e la tutela dei cittadini e del territorio dall’altro?
È indispensabile che sia fissato un numero massimo di voli sia giornalieri che annuo, un limite/tetto rapportato al “carico antropico”, agli indici di affollamento di scuole, ospedali, aziende a rischio incidente rilevante.
Appare chiaro ed evidente a tutti, non fosse altro che per il triste record detenuto dall’aeroporto di Linate, che la contiguità tra voli commerciali di linea e voli civili privati deve essere come prima misura sospesa in urgenza.
Dopo questo incidente anche le attività di aerotaxi, di Aviazione Generale e delle aerolinee devono essere analizzate e riesaminate nel quadro della casistica/statistica risk assessment.
Dato atto di quanto sopra, occorre procedere alla immediata creazione di un tavolo tecnico ed istituzionale che proceda, senza ulteriori ritardi, a porre in essere tutte le misure atte a tutelare la popolazione dal rischio di incidenti aerei, tenendo conto del fatto che, come nel caso di Linate, i velivoli sorvolano a bassa quota centri abitati con case, uffici, scuole, asili, ospedali, centri commerciali, importanti arterie stradali, complessi industriali e serbatoi di carburante (nel caso di Linate , ad esempio, la centrale di cogenerazione dista poche centinaia di metri dal fondo pista a sud).
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia, in rappresentanza della totalità dei Comitati aeroportuali di cittadini, si dichiara dunque pronto a sostenere ed a promuovere ogni iniziativa ritenuta utile al raggiungimento della messa in sicurezza della popolazione che vive intorno all’aeroporto di Linate, così come di tutti gli altri aeroporti d’Italia che versano nelle medesime condizioni di rischio.
OORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena – Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato Sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Forlì – Comitato Sorvolati Forlì
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini di Varallo Pombia – Aeroporto Malpensa
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Associazione NoCargoParma Aps
Roma Ciampino – CRIAAC
Roma Fiumicino – Comitato FuoriPISTA
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Riduzione dei voli a Ciampino. Spetterà domani al Consiglio di Stato l’onere di far rientrare l’aeroporto nei limiti di legge.
15 settembre 2021
È attesa per domani la decisione del Consiglio di Stato sul futuro dei cittadini di Roma Sud, Ciampino e Marino che subiscono costantemente l’enorme rumore e l’inquinamento prodotto dagli aerei in decollo e in atterraggio nell’aeroporto di Roma Ciampino.
Ormai da anni l’inquinamento acustico prodotto dagli aerei sulle tre città supera abbondantemente i limiti di legge, come dimostrano il report mensili pubblicati da Arpa Lazio.
I limiti vengono costantemente violati, sia quelli previsti per le aree aeroportuali che quelli comunali. Lo spropositato traffico aereo di questo piccolo aeroporto, collocato in mezzo alle case di tre città, danneggia gravemente la vita di decine di migliaia di residenti.
Da 16 anni i cittadini protestano, supportati dalle Amministrazioni locali, per il mancato rispetto dei limiti e la mancata applicazione della Normativa.
Ci sono state migliaia di denunce di cittadini alla Magistratura nel 2009 e 2015 e una richiesta di procedura d’infrazione comunitaria nel 2014, con conseguente pesante intervento della UE sulla vicenda. Ma questo non é ancora bastato a riportare questo aeroporto a livelli di traffico compatibili con la vita delle persone e con l’ambiente.
L’aggressività delle compagnie low-cost, manifestata con atteggiamenti provocatori e con le decine di ricorsi al TAR, unita all’inadeguatezza di ENAC nel regolare l’utilizzo dell’aeroporto, tengono ferma da anni una situazione inaccettabile per i cittadini.
Il 18 dicembre 2018 con il suo decreto n. 345 lo stesso Ministro dell’Ambiente è intervenuto per porre fine a questo stato di cose, stabilendo tempi, compiti e modi per il rientro del traffico aereo nei limiti di legge entro il 2020.
Ma anche questo decreto è stato, per ora, fermato dalla palude di ricorsi al TAR.
Il TAR, il 17 marzo 2021, aveva dato completamente ragione ai cittadini, stabilendo che il decreto del Ministro dell’Ambiente dovesse essere interamente applicato.
Contro questa decisione hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato Ryanair e Wizz Air.
Spetterà domani al Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa, porre fine a questa vicenda, confermando, speriamo, la sentenza del TAR.
È evidente a tutti che per migliaia di cittadini non è sopportabile, né accettabile, né giusto dover subire queste condizioni di vita.
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DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sulla riduzione dei voli a Ciampino, l’AD di Ryanair, O’Leary, sbarca a Roma per fare pressione. Continuano le vessazioni sui cittadini di Marino, Ciampino e Roma.
9 settembre 2021
Il 16 settembre il Consiglio di Stato dovrà decidere se bloccare le leggi nazionali sulla regolazione del rumore aeroportuale o se dare finalmente corso all’applicazione di queste leggi nell’aeroporto di Ciampino, consentendo la prevista riduzione di almeno il 30% dei voli.
La sospensione del Consiglio di Stato, fino all’udienza fissata per il 16 settembre, era arrivata il 10 maggio, a seguito del ricorso di Ryanair e Wizz Air contro la decisione con cui il TAR Lazio, il 17 marzo, aveva finalmente riconosciuto le ragioni di Ministero dell’Ambiente, Regione e Comuni che si battevano contro Ryanair, Wizz Air e AdR, a tutela dei cittadini di Roma sud, Ciampino e Marino, per ottenere la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Questa sospensione ha fatto vivere ai residenti un’estate molto pesante.
Puntuale come sempre, ieri, una settimana prima dell’udienza, Michael O’Leary, AD di Ryanair, è piombato a Roma, con il suo Learjet aziendale, per dettare le condizioni sul futuro del trasporto aereo in Italia.
Le dichiarazioni del capo di Ryanair, riportate da tutti i principali media, sono sconcertanti.
“ITA fallirà come Alitalia”. Ma ITA non gli chiede i danni? E l’autorità garante della concorrenza non dice nulla?
“Apriremo nuove rotte a Roma per un totale di 62 destinazioni e 20 Paesi”. Ma già adesso, secondo flightradar24.com, il solo piccolo aeroporto di Ciampino ha 67 destinazioni e 27 Paesi serviti.
“Ryanair in Italia, per l’estate 2022 dovrebbe avere circa 200 velivoli”. La matematica di O’Leary non è molto solida: attualmente la flotta di Ryanair, comprese le compagnie satelliti Malta Air, Lauda e Buzz, è composta da 450 aerei. Se in Italia verrà impegnata quasi metà della flotta, gli altri 19 Paesi serviti dovranno accontentarsi di qualche aereo ciascuno.
Poi, naturalmente, O’Leary pretende l’abolizione delle tasse comunali. Ma non gliel’ha detto nessuno che le compagnie aeree sono esentate in quasi tutto il mondo da qualsiasi tassa sul combustibile aereo, che per loro, dopo quella del personale, è la maggiore voce di costo? Insomma, le compagnie aeree, compresa Ryanair, già ora hanno un gigantesco “aiuto di Stato”. Pur essendo un settore che contribuisce pesantemente ai cambiamenti climatici e che non ha prospettive significative di ridurre il proprio contributo negativo.
Il portavoce del comitato, Roberto Barcaroli, dichiara:
“Vogliamo credere che il 16 settembre anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR Lazio, riconoscerà il diritto e la necessità di ridurre drasticamente il numero di voli nell’aeroporto di Ciampino, riconducendolo dentro i limiti di legge. Limiti sistematicamente violati da anni come riportato dai controlli di Arpa Lazio”.
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DOCUMENTAZIONE:
Pierluigi Di Palma – Michael O’Leary: Ryanair in ENAC per i programmi di ripartenza del traffico aereo – Roma – 8 Settembre 2021
Si è svolto questa mattina, in un clima di cordialità, presso la sede dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile l’incontro tra il Presidente, Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, e l’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary.
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia” – Adnkronos
https://www.adnkronos.com/oleary-ryanair-ita-fallira-come-alitalia_2u2zRSmXmG3VRVkRlOiML8
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia”. 08 settembre 2021 | 12.34. LETTURA: 2 minuti. L’ad della compagnia aerea low cost: “Destino è essere venduta …
Ryanair Annuncia L’operativo Invernale 2021 Da/Per Roma …
https://corporate.ryanair.com/novita/ryanair-annuncia-loperativo-invernale-2021-da-per-roma/
Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, ha annunciato oggi (8 settembre) il suo operativo invernale 2021 dai suoi due aeroporti di Roma – Ciampino e Fiumicino …
Flotta Ryanair corporate è di 450 aerei
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Video-Assemblea pubblica del Comitato Aeroporto il 29 luglio: un invito alla partecipazione dei cittadini
28 luglio 2021
Quando, il 17 marzo, la sentenza finale del TAR Lazio confermó la legittimità della riduzione di almeno un terzo dei voli a Ciampino, chi, come noi, vive a Ciampino, Marino e Roma Sud si illuse che quest’estate avremmo vissuto meglio.
Il 10 maggio ci ha pensato il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR Lazio, a deludere le nostre aspettative, concedendo, in via precauzionale, a Ryanair e alle altre compagnie ricorse in appello, di continuare ad operare al ritmo di quasi 100 voli di linea al giorno, più altri 40 o 50 voli VIP, di Stato e militari, per un totale di quasi 150 voli giornalieri, dalle 6 del mattino alle 23. Più qualche volo notturno se serve.
Un inferno che, con le finestre aperte, ti entra in casa, rendendo difficile riposare, parlare o sentire la TV.
Questo fino al 16 settembre, quando il Consiglio di Stato emetterà la sentenza definitiva.
É anche in corso, in questi giorni, la ricerca e la sperimentazione di nuove procedure di decollo che riducano l’impatto degli aerei a bassa quota sulle aree più colpite dei comuni di Ciampino e Marino.
Soluzioni difficili da trovare per questo piccolo aeroporto che ha più di 100 anni, è incastrato in mezzo alle aree abitate di Ciampino, Marino e Roma Sud, e da cui si pretende che svolga il ruolo impossibile di un moderno aeroporto internazionale.
Di questi temi, e anche della possibilità di chiedere un nuovo intervento della UE nella vicenda di dell’aeroporto di Ciampino, come già avvenuto dal 2014 al 2017, discuteremo domani, 29 luglio alle ore 21, in una Video-Conferenza Zoom, aperta a tutti i cittadini interessati.
PER PARTECIPARE RICHIEDETE IL LINK ZOOM A: contatti@comitatoaeroportociampino.eu
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Aeroporto di Ciampino: Ryanair vuole far passare sulle nostre teste un aereo ogni 4 minuti.
16 luglio 2021
Secondo le notizie di autorevoli fonti di stampa, il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è incontrato con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, e del Turismo, Garavaglia.
Obiettivo degli incontri: acquisire nuove rotte (slot), anche cannibalizzando il patrimonio di Alitalia, e ottenere la soppressione dell’imposta regionale IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili), istituita per compensare i danni ai cittadini prodotti dall’inquinamento acustico del traffico aereo.
Per Ciampino, dove da anni sono ampiamente superati i limiti di legge, O’Leary chiede di ignorare il nuovo limite a 65 voli di linea giornalieri e di ottenerne addirittura 200, anche se qui non c’è nessuna sostituzione di slot Alitalia, che non vola da Ciampino.
Ma la riduzione dei voli a Ciampino è imposta, per obbligo di legge, dal Piano di riduzione del rumore dell’11/11/2015 di Aeroporti di Roma, società di gestione di Fiumicino e Ciampino. Si tratta della legge sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e dei decreti applicativi ad essa collegati, l’ultimo dei quali, il DM Ambiente 29/11/2000, impone alle società di gestione di strade, ferrovie e aeroporti di predisporre piani di contenimento e abbattimento del rumore, nel caso vengano superati i limiti di legge.
Il Piano di Aeroporti di Roma è contenuto anche dalla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino e nel Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018.
Ryanair ha già rallentato l’attuazione del Piano di riduzione dei voli a Ciampino, attraverso una serie di ricorsi al TAR e Consiglio di Stato.
Il 17 marzo 2021 il TAR ha respinto, punto per punto, le pretese di Ryanair e si è attualmente in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che si dovrebbe pronunciare il 16 settembre 2021.
Già dal 2004 il Consiglio di Stato ha confermato in maniera definitiva la validità di queste norme (Consiglio di Stato – Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11/06/2004) Sentenza n. 5822).
Ora sembrerebbe di capire, dalle notizie di stampa, che il signor O’Leary, in pendenza delle decisioni della Magistratura, si sia presentato ai Ministri della Repubblica per chiedere loro di fermare la riduzione dei voli a Ciampino.
Vogliamo sperare che così non sia, in caso contrario sarebbe un enorme scandalo che i nostri Ministri anche solo lo avessero ricevuto.
Vogliamo ricordare ai nostri Ministri e al sig. O’Leary che 200 voli commerciali di Ryanair al giorno più almeno 50 voli giornalieri di altre compagnie di linea, di aviazione generale, di stato, di protezione civile e militari vorrebbero dire, nelle 17 ore di apertura dell’aeroporto un volo ogni 4 minuti, un incubo per gli abitanti di Ciampino, di Marino e tutto il quadrante sud di Roma.
Già oggi, nonostante la riduzione per la pandemia, la media di voli commerciali passeggeri al giorno è di 76, dei quali 10 tra le 6 e le 7 del mattino.
Gli aerei “silenziosi” di cui parla O’Leary (Boeing 737 MAX8), secondo il Piano di Aeroporti di Roma dovevano sostituire il 50% della flotta Ryanair a Ciampino entro metà del 2020, ma non si sono mai visti a causa dei noti incidenti che ne hanno fermato la produzione per un lungo periodo. Sono aerei che destano non poche preoccupazioni nei cittadini che se li vedranno passare sulla testa.
Sarebbe ora che il Governo e la Magistratura facessero rispettare le leggi della Repubblica.
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DOCUMENTAZIONE:
Regione Lazio – TRIBUTI – IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili civili
www.regione.lazio.it/rl_tributi/?vw=tab&id=184
IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili) L’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), istituita con l’art. 5 della L.R. 2-2013, è entrata in vigore il 1° maggio 2013.
MINISTERO DELL’AMBIENTE – Gazzetta Ufficiale DM Ambiente 29/11/2000
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/12/06/00A15030/sg
MINISTERO DELL’AMBIENTE DECRETO 29 novembre 2000
“Criteri per la predisposizione, da parte delle societa’ e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.” (GU Serie Generale n.285 del 06-12-2000)
CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11 …
Oggetto della presente controversia è l’impugnato decreto del Ministro dell’Ambiente 29 novembre 2000 (G.U. 6 dicembre 2000, n. 285), recante “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.
VIA dell’Aeroporto di Ciampino – “Masterplan dell’Aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino – Roma”
https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681
Quadro di Riferimento Ambientale – Relazione volume 3 – a pag. 15 contiene la limitazione a 65 voli di linea giornalieri
https://va.minambiente.it/File/Documento/173301
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
NOTIZIE DELLA STAMPA SU INCONTRO DEL 15/07/2021 DI O’LEARY CON MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TURISMO
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Aeroporto di Ciampino. Basta con arroganza e ingiustizia
14 maggio 2021
Una incredibile sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata Il 10 maggio, ribalta completamente la precedente sentenza del Tar Lazio che, il 17 marzo 2021, aveva fatto sperate ai cittadini di Ciampino, Marino e Roma Sud che l’inquinamento fuorilegge prodotto dall’ aeroporto di Ciampino stesse per rientrare nei limiti previsti dalle norme.
In quella sentenza, Il TAR Lazio ha smentito completamente le motivazioni con le quali Ryanair è Wizz Air hanno tenuto inchiodato al palo, per oltre 2 anni, il decreto del dicembre 2018 del Ministro dell’Ambiente, finalizzato al rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge dell’inquinamento acustico.
Secondo il Consiglio di Stato, se di applicasse il Decreto esisterebbero buone ragioni per temere dei danni economici alle Compagnie Ryanair e WizzAir (poi da risarcire) e dei disagi ai viaggiatori.
Come cittadini non possiamo riconoscerci in questa impostazione istituzionale.
Ci domandiamo come sia possibile che rispettare le leggi dello Stato (perché solo questo chiediamo da anni e solo a questo mira il contestato decreto del Ministero dell’Ambiente), possa generare dei “danni economici” da risarcire a Ryanair e Wizz Air. Le leggi italiane sono note a tutti, anche alle compagnie estere che vengono a lavorare in Italia.
Ma che contratti hanno le due Compagnie per avanzare queste pretese e chi li ha firmati? Chi gli ha dato la garanzia che le Leggi dello Stato che valgono per noi non valgano invece per loro?
Noi, se riceviamo una multa, non possiamo chiedere i danni al vigile che ce l’ha fatta. Perche Ryanair e WizzAir lo possono fare?
Dove sono questi contratti? Perché la stampa, i magistrati e le istituzioni che dovrebbero vigilare sul trasporto aereo non li tirano fuori?
Come é possibile che compagnie estere che vengono a lavorare in Italia pretendano di essere esonerate dal rispetto delle leggi italiane? Come è possibile che ci siano tribunali che gli danno ragione?
l’11 maggio 2021 l’Agenzia Europea per l’ambiente ha ricordato, in una nota sul suo sito, che il rumore è la seconda fonte di problemi per la salute e per il benessere dei cittadini europei, subito dopo inquinamento dell’aria da polveri sottili.
(https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema).
Intanto, gli Amministratori Delegati delle due compagnie, che piangono miseria e minacciano ritorsioni economiche attraverso la via giudiziaria, sono tra i più pagati d’Europa, secondi solo al capo di Lufthansa.
Si potrebbe pensare che le nostre sofferenze e gli incomprensibili provvedimenti giudiziari che subiamo servano solo ad aumentare i premi di produzione del top management delle compagnie.
Non possiamo accettarlo.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Wizz Air che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Ordinanza del Consiglio di Stato pubblicata il 10/05/2021 che ribalta le sentenze del TAR Lazio del 17/03/2021
Nota sul sito dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, rinnovata l’11/05/2021, sui rischi connessi all’inquinamento acustico
https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema
Articolo del corriere.it sul raffronto tra gli stipendi degli Amministratori Delegati delle compagnie aeree
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Ryanair sfida lo Stato Italiano: i cittadini contro Ryanair
12 aprile 2021
Ryanair non si rassegna alla riduzione dei voli necessaria per il rientro nei limiti di legge dell’aeroporto di Ciampino e ricorre al Consiglio di Stato, anteponendo ancora una volta i suoi interessi economici al diritto alla salute dei cittadini e alla legge. Il ritorno della legalità a Ciampino, imposto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018 con la riduzione del 35% dei voli e suffragato di recente dalla sentenza del TAR Lazio, sblocca, dopo oltre due anni di contese legali imposte da Ryanair, la effettiva riduzione dei voli.
Un Decreto, quello del 2018, che con la riduzione dell’enorme inquinamento aereo conferma, in applicazione della legge, la priorità del diritto alla salute dei cittadini rispetto agli interessi economici di pochi.
Ma Ryanair non si rassegna e ricorre al Consiglio di Stato, contro la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, Regione e Amministrazioni locali, pretendendo che si dia la priorità all’interesse economico della compagnia invece che alla difesa della salute dei cittadini e all’applicazione della legge.
Una vera e propria sfida allo Stato italiano di fronte alla Giustizia Amministrativa.
Il CRIAAC, Comitato di cittadini di Ciampino, Marino e Roma, da oltre 15 anni combatte per l’applicazione della legge nell’aeroporto di Ciampino, legge ripristinata solo ora attraverso il Decreto ministeriale del 2018 che da qualche settimana è finalmente in applicazione.
Il CRIAAC non si fermerà nel suo contrasto di questa prepotenza e per la difesa della salute, anche a fianco delle istituzioni italiane di tutti i livelli, dalla Presidenza del Consiglio, passando per i Ministeri interessati, fino alla Regione Lazio e ai comuni di Marino, Ciampino e Roma, perché l’interesse nazionale del rispetto della legge e della difesa della salute prevalga definitivamente sugli interessi di un privato che vuole comandare a casa nostra.
A tal fine, la prima azione programmata sarà lo svolgimento di una Conferenza a difesa della salute dei cittadini che il CRIAAC organizzerà nelle prossime settimane invitando, in particolare, tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte da Ryanair in questo nuovo confronto davanti ai giudici amministrativi del Consiglio di Stato.
Il Comitato CRIAAC invita i cittadini a mobilitarsi in questa ulteriore fase di battaglia per la difesa della salute.
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Il TAR Lazio autorizza la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino
Sarà compito delle Autorità Aeronautiche comunicare subito alla conferenza mondiale della IATA del giugno 2021 il nuovo limite a 65 voli giornalieri (atterraggi+decolli) affinché entri in vigore già dal 31 ottobre 2021.
17 marzo 2021
È una grande notizia per le migliaia di abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, colpiti da anni di rumore oltre i limiti di legge e sottoposti ad un rilevante inquinamento dell’aria.
Con due sentenze pubblicate oggi, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Le due sentenze sono immediatamente applicative, sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per rendere operativa la decisione del Tar.
La scadenza è quella dell’annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali, del giugno 2021, dove vengono trattati gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) per l’orario invernale dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile.
Se tutto andrà bene, la riduzione del traffico nell’aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021.
Il Tar Lazio nelle sue sentenze ha respinto, punto per punto, tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l’applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente per il rientro dell’aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa).
È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l’indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.
Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza ricorso Ryanair
Sentenza ricorso Wizz Air
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È questo il momento per risanare l’aeroporto di Ciampino.
4 marzo 2021
[aerei in sosta durante la pandemia]
Gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, che subiscono l’inquinamento dell’aria e il rumore prodotto dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, aspettano da molti anni che questo aeroporto riduca la sua attività, per rientrare finalmente nei limiti previsti dalla legge. Poiché dal dicembre 2018, il Decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato per riportare lo scalo entro i limiti di legge, resta inapplicato e intrappolato nella rete burocratica dei numerosi ricorsi al TAR promossi dalle compagnie aeree low-cost e da Aeroporti di Roma.
Senza avere ancora ottenuto un pronunciamento dal TAR Lazio, il decreto ministeriale, tanto atteso dai cittadini, è bloccato nei labirinti della giustizia amministrativa da oltre 2 anni.
L’udienza del Tar Lazio del 18 novembre 2020, che si sperava definitiva, a oltre 3 mesi di distanza non ha ancora visto la pubblicazione della sentenza.
Tutto questo comporta, tra l’altro, importanti conseguenze: infatti, anche in seguito ad una sperabile decisione positiva del TAR, le autorità aeronautiche devono comunque disporre di tempo sufficiente per avviare il complesso percorso internazionale per informare tutto il mondo del trasporto aereo della riduzione della “capacitá operativa” dell’aeroporto.
Percorso che si deve concludere con sufficiente anticipo rispetto alla conferenza mondiale della IATA (associazione delle compagnie aeree) di inizio giugno 2021, dove, come ogni anno, si assegneranno alle compagnie aeree i diritti di atterraggio e decollo per ogni aeroporto.
Se sarà conseguito questo obiettivo, la riduzione del numero di voli a Ciampino diventerà operativa dall’ultima domenica di ottobre 2021 (inizio orario invernale dei voli 2021 – 2022).
Altrimenti tutto passerà, come minimo, all’aprile 2022, data di inizio del successivo orario estivo dei voli di linea. Allontanando di un ulteriore intero anno l’attesa riduzione dei voli.
La pandemia di covid-19, con le sue drammatiche conseguenze, ha prodotto anche a Ciampino, come in tutti gli aeroporti, una drastica riduzione del traffico aereo.
Ora la disponibilità dei vaccini per il COVID19, unita al successo delle campagne vaccinali nel Regno Unito e in Israele, fanno sperare in una maggiore libertà di spostamento, già dall’estate 2021.
L’allentamento delle restrizioni, inevitabilmente, coinciderà con un aumento dei voli che, si spera, resterà contenuto nei limiti di legge, per non far passare chi vive nelle vicinanze dell’aeroporto dal dramma della pandemia al dramma di un nuovo aumento illegale del traffico aereo.
Il momento per risolvere i molti problemi di questo aeroporto è ora.
Abbiamo già ottenuto nel 2014 e nel 2015 l’attenzione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, con interventi diretti e con una lunga procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14/ENVI) estesa anche al Piano Nazionale degli Aeroporti, e non esiteremo a tornare ancora a Brussels per difendere i nostri diritti.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché i nostri diritti vengano tutelati e si ponga fine a questa inaccettabile vicenda.
In modo particolare troviamo incomprensibile l’atteggiamento della Giunta comunale di Ciampino che sembra sempre mettere sullo stesso piano gli interessi di un impianto aeroportuale, che opera oltre i limiti di legge, e il diritto alla salute dei cittadini.
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Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.
6 gennaio 2021
La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.
L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.
Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.
Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.
Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.
Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.
Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.
La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.
Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino, nell’audizione congiunta in Regione Lazio delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Trasporti i cittadini chiedono lo stop ai voli notturni.
Pieno successo dell’audizione congiunta delle Commissioni Regionali Urbanistica, Ambiente e Trasporti, del 4 agosto.
5 agosto 2022
L’audizione, richiesta dal Criaac, é stata convocata presso la Regione Lazio dal Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica, presenti i Consiglieri Regionali Marco Cacciatore, Simone Lupi, Devid Porrello, Valerio Novelli e Enrico Forte.
In apertura dell’audizione il presidente Marco Cacciatore ha dato la parola al rappresentante del Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ciampino (Criaac) che ha evidenziato come nessuna delle prescrizioni del decreto Costa del dicembre 2018 possa considerarsi pienamente rispettata, con la clamorosa situazione di elusione di quanto disposto anche dal Consiglio di Stato in riferimento al blocco dei voli notturni tra le 23.00 e le 06.00, quando l’aeroporto è chiuso a tutela della salute dei cittadini.
Di fronte alle giustificazioni burocratiche di Enac (apparse francamente poco rispettose dello spirito del Decreto Ministeriale) tutti gli altri presenti (Regione Lazio Ambiente, Arpa Lazio) e tutte le parti politiche che hanno parlato (Sindaca del Comune di Ciampino, capo della Segreteria del Comune di Marino, Consiglieri Regionali Lupi e Porrello ed il Presidente Cacciatore) si sono espressi a favore della necessità di identificare immediatamente le reali situazioni di emergenza (“situazioni eccezionali e di forza maggiore”) che possano autorizzare, solo eccezionalmente, atterraggi o decolli a Ciampino in orario notturno. Questo per dare uno stop immediato agli oltre 450 voli atterrati e decollati durante la notte a Ciampino nei primi 6 mesi del 2022, quando l’aeroporto doveva considerarsi chiuso.
Secondo quanto riferito da Arpa Lazio, si tratta di una quantità di voli notturni rimasta invariata rispetto ai livelli pre-COVID, nonostante il blocco al volo notturno contenuto nel Decreto Ministeriale Ambiente, emanato il 18 dicembre del 2018 e completamente confermato, punto per punto, dalle sentenze del Consiglio di Stato.
Il Decreto Ministeriale e le sentenze del Consiglio di Stato (massimo grado della Giustizia Amministrativa) sembrano essere stati completamente ignorati da chi governa l’aeroporto.
Ringraziamo tutti coloro che hanno riconosciuto la validità delle richieste del Comitato. Un ringraziamento dobbiamo anche a tutte le Parti politiche intervenute a tutela dei cittadini, con riguardo alla Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, insediatasi molto recentemente e subito attivatasi a supporto dei suoi cittadini.
Riteniamo che quest’audizione sia un grande risultato per i cittadini, anche se l’obiettivo finale resta sempre il rispetto delle regole e dei diritti, senza che siano necessari anni di proteste per ottenerlo.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino e all’archivio dei bollettini 2012-2022.
https://www.arpalazio.it/ambiente/rumore/rumore-da-infrastrutture-di-trasporto
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Nel giorno in cui la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione, incredibile e provocatoria richiesta di O’Leary a Draghi con la quale pretende di dettare legge al Governo.
Dopo aver perso al TAR e al Consiglio di Stato la strategica battaglia di Ciampino, l’AD di Ryanair cerca di vincere la partita a tavolino con una provocatoria dichiarazione in contrasto con le norme nazionali e comunitarie, contro la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
10 febbraio 2022
Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Ansa, l’AD di Ryanair, Michael O’Leary, annuncia che quest’anno il mercato italiano sarà al primo posto per la compagnia irlandese, scavalcando Spagna e Gran Bretagna. Per questo Ryanair si preparerebbe ad investire 2,5 miliardi in Italia.
In cambio però O’Leary si rivolge al Presidente Draghi con tre richieste (che sembrerebbero più un “ricatto”).
Se il Governo Draghi ubbidirà, O’Leary promette che investirà altri 2 miliardi in Italia, senza chiarire dove. Forse una minacciosa offerta di acquisire ITA, visto che è stimata tra 1,2 e 1,5 miliardi?
Ecco le tre richieste di Ryanair:
- togliere le restrizioni a Ciampino, in sostanza Ryanair chiede al Governo di rinnegare le leggi dello Stato, le Norme Comunitarie, il Decreto Ministeriale n. 345/2018 su Ciampino del Ministero della Transizione Ecologica, l’indagine Comunitaria EU Pilot 6876/14/ENVI e le sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato che, dall’ottobre scorso, hanno imposto giuste (e non ancora del tutto applicate) restrizioni al numero dei voli e all’operatività nell’aeroporto di Ciampino. Poca cosa per O’Leary, considerato che – venendo comunque sconfitto – sulla vicenda di Ciampino ha portato di fronte al TAR e al Consiglio di Stato Il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della Transizione Ecologica, Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, il Presidente della Regione Lazio, il Comune di Marino, l’ENAC e Aeroporti di Roma SpA. Avendo perso sul campo in Italia ed essendo probabilmente in difficoltà con la concorrenza nei più forti mercati inglese e spagnolo, sembrerebbe che l’AD di Ryanair tenti adesso di vincere a tavolino la partita italiana persa in tribunale, gettando sul tavolo del Governo discutibili promesse e una posta tutta da verificare.
- abolire per tre anni la tassa addizionale comunale sui passeggeri imbarcati. Si tratta dell’IRESA “Imposta regionale emissioni sonore aeromobili”, di 6 o 7 euro a passeggero, destinata in parte ai Comuni aeroportuali. È una cifra minima ma toglierla equivarrebbe per Ryanair a poter aumentare un po’ le tariffe a fronte della riduzione “psicologica” del costo del biglietto agli occhi del cliente. Una sorta di promozione pubblicitaria a spese dello Stato.
- sospendere le tasse ambientali sui voli a corto raggio nella UE. Infatti, il Governo ha introdotto una tassa di 30 euro per i voli di meno di 350 Km e vietato i voli sulle tratte che possono essere coperte in 3 ore dal treno. Una scelta governativa inevitabile, se vogliamo contenere i cambiamenti climatici, che sta favorendo lo sviluppo di partnership fra compagnie aeree, aeroporti e treni, espandendosi a macchia d’olio. Esempi significativi sono quelli della portoghese TAP e della compagnia EVA Air di Taiwan, ma anche di AdR che sta cercando di far arrivare stabilmente i treni Freccia Rossa e Freccia Argento di FS direttamente a Fiumicino. Una razionalizzazione indispensabile che non piace a Ryanair, abituata a tenere in pugno i piccoli aeroporti e le destinazioni secondarie.
Chiediamo al Presidente del Consiglio e a tutte le Istituzioni coinvolte di respingere con fermezza questa ennesima provocazione di Ryanair.
Chiediamo che le istituzioni difendano le leggi nazionali, le Norme comunitarie e tutelino la salute e i diritti dei cittadini, garantendo l’applicazione delle sentenze definitive già emesse dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato per l’applicazione del DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018 e il rientro nei limiti normativi dell’attività dell’aeroporto di Ciampino.
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DOCUMENTAZIONE:
9 febbraio 2022 – L’articolo dell’Agenzia Ansa con le dichiarazioni dell’AD di Ryanair.:
9 febbraio 2022 – Ansa – La tutela dell’ambiente entra in Costituzione. Cingolani: ‘Svolta epocale’
Quanto vale la nostra compagnia di bandiera ITA airways:
https://www.affaritaliani.it/economia/msc-ita-lufthansa-il-triangolo-che-piace-a-tutti-776688.html
UE Cambiamenti climatici e razionalizzazione delle reti di trasporto europee. Basta con i voli a corto raggio.
Il futuro? Rimanendo in Europa il mezzo aereo rimarrà elemento primario di trasporto sui collegamenti internazionali a medio raggio. Sul corto raggio è destinato a perdere valenza col progredire dei collegamenti ferroviari.
Trenitalia, collegamenti ferroviari per Fiumicino: Treno no-stop da Roma Termini, Treni regionali, cominciano i primi collegamenti Freccia Rossa e Freccia Argento
https://www.trenitalia.com/it/informazioni/collegamenti_perlaeroportodiromafiumicino.html;
Corte dei conti UE
….
21 – Gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità e nel relativo esercizio offrono vantaggi considerevoli alla società nel suo insieme, poiché apportano ai passeggeri risparmi in termini di tempo, elevati livelli di sicurezza, protezione e comodità a bordo. Consentono di “liberare” capacità sulle reti stradali e ferroviarie convenzionali congestionate, nonché negli aeroporti. La linea ferroviaria ad alta velocità può altresì rafforzare il dinamismo socioeconomico nonché contribuire alla riqualificazione delle aree urbane degradate vicino alle stazioni.
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/high-speed-rail-19-2018/it/)
La battaglia di Ciampino – Sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Lazio contro Ryanair e Decreto Ministeriale Ambiente n. 345/2018 per Ciampino
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del TAR Lazio. Contro il Decreto Ministro Ambiente n. 345/2018 (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair, la sentenza riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair. La sentenza è immediatamente eseguibile.
(Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, respinge totalmente il ricorso di Ryanair e conferma la sentenza del TAR Lazio del 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair:
Sentenza del Consiglio di Stato n. 0654/2022 pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente tutte le richieste avanzate da Wizz Air, difendendo il diritto alla salute e a normali condizioni di vita dei cittadini e dando completamente ragione alle Amministrazioni resistenti.
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021, a seguito di un ulteriore ricorso di Ryanair contro l’applicazione pratica del DM Ambiente n. 345/2018, con il quale il TAR Lazio “Ritenuto che, pur costituendo gli atti impugnati pedissequa applicazione della sentenza di questa Sezione n. 3236 del 2021, confermata in appello dal Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 6976 del 2021” [cioè delle decisioni definitive sia dello stesso TAR Lazio che del Consiglio di Stato] dispone un breve rinvio di 5 giorni all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato e rimanda la decisione collegiale alla camera di consiglio fissata per il 17 novembre 2021. Dal 17 novembre siamo ancora in attesa della sentenza definitiva (che certo non potrà smentire la decisione del superiore Consiglio di Stato).
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Ancora un atterraggio d’emergenza a Ciampino. Aereo fuori pista si arresta a poche decine di metri dalle case. I cittadini chiedono maggiore sicurezza e il completo rientro del traffico nei limiti normativi.
27 gennaio 2022
Ancora un atterraggio di emergenza a Ciampino che poteva avere gravi conseguenze.
Un aerotaxi Hawker 750 (marche I-EPAM) proveniente da Milano Linate, con 5 persone a bordo, è uscito di pista in fase di atterraggio ieri sera intorno alle 19.20, arrestando la sua corsa a poche decine di metri dalle case della città di Ciampino nei pressi dei palazzi di Via Trento, provocando grande spavento tra i residenti.
Dalle prime notizie non ci sarebbero stati feriti a bordo.
L’aereo è atterrato con provenienza da sud, come avviene soltanto nel 5% degli atterraggi in questo aeroporto, in funzione dei venti prevalenti, dopo aver sorvolato a bassa quota la popolosa frazione di Frattocchie della città di Marino, dove sorgeva l’antica città latina di Bovillae, nata prima della fondazione di Roma.
Per i cittadini di Ciampino si è trattato dell’ennesimo atterraggio di emergenza, come già avvenuto il 10 novembre 2008, il 4 agosto 2011, il 9 settembre 2012, l’8 novembre 2014, il 29 dicembre 2014, il 5 ottobre 2016, il 3 gennaio 2021, solo per citare alcuni casi.
Un ennesimo rischio per i residenti e per i passeggeri in questo aeroporto ultracentenario, troppo vicino alle case della città fin dalla sua nascita nel 1916 e stretto tra gli abitati di Ciampino, Marino e Roma.
Da 16 anni i cittadini e le Amministrazioni si battono per riportare il traffico di questo aeroporto entro i limiti normativi, migliorando le condizioni di vita e riducendo i rischi per le tre città.
Soltanto con il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18 dicembre 2018 è stato stabilito l’obbligo per Aeroporti di Roma e Enac di riportare il traffico aeroportuale a Ciampino entro i limiti di legge.
Da allora una dura battaglia legale avviata dalle compagnie Ryanair e Wizz Air, nonostante le sentenze positive del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, ha impedito finora la completa applicazione del Decreto.
Da oltre due mesi si attende quella che dovrebbe essere la definitiva sentenza del TAR Lazio per dare completa attuazione al Decreto del Ministero dell’Ambiente in questo aeroporto che resta comunque troppo pericolosamente vicino all’abitato.
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DOCUMENTAZIONE:
10/11/2008 atterraggio emergenza Ryanair Ciampino 166 passeggeri a bordo
04/08/2011 Atterraggio di emergenza a Ciampino del volo Ryanair Palermo – Bologna dirottato a Ciampino con fumo a bordo
09/09/2012 precipita a pochi km dall’aeroporto un aereo privato in atterraggio a Ciampino
https://abitarearoma.it/aeroporto-di-ciampino-ancora-un-incidente-aereo/
08/10/2014 Atterraggio con fuori pista aereo della ministra Prestigiacomo
https://www.corriere.it/politica/08_ottobre_14/prestigiacomo_ciampino_atterraggio_lungo_ebd4cf12-9a07-11dd-a6f3-00144f02aabc.shtml
29/12/2014 atterraggio di emergenza a Ciampino volo Air France Marsiglia – Venezia
https://ilcaffe.tv/articolo/9931/avaria-atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-per-un-aereo-diretto-a-venezia
05/10/2016 atterraggio di emergenza a Ciampino di un aerotaxi proveniente da Cagliari
03/01/2021 atterraggio di emergenza a Ciampino Airbus Wizz Air
https://www.metamagazine.it/atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-di-un-volo-wizz-air/
26/01/2022 Atterraggio di emergenza con uscita fuori pista di un aereo privato a Ciampino
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2022/01/26/news/aereo-ciampino-fuori-pista-atterraggio-emergenza-guasto-carrello-panico-paura-malpensa-30244450/
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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Aeroporto di Ciampino. La sentenza del Consiglio di Stato viene rispettata solo in parte. È necessaria una ulteriore riduzione dei voli.
25 novembre 2021
In base all’inappellabile sentenza definitiva del Consiglio di Stato pubblicata il 18 ottobre, dalla stessa data tutte le misure di contenimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino, previste dal decreto del ministro dell’ambiente numero 345 del 18 dicembre 2018, dovevano essere attive. Si tratta di: riduzione del numero dei voli low-cost da un massimo di 100 al giorno a un massimo di 65 al giorno, riduzione di voli privati e aerotaxi fino a un massimo di 61 al giorno, chiusura dell’aeroporto al volo notturno (tranne in casi eccezionali o di emergenza), sostituzione degli attuali velivoli, nel 50% dei voli, con altri di nuova generazione e più silenziosi; applicazione di nuove rotte di decollo più silenziose e che coinvolgano meno cittadini.
Invece di rotte di decollo migliori e di aerei più silenziosi non c’è ancora traccia.
Ryanair ha dislocato gli aerei di nuova generazione negli aeroporti di Londra, Varsavia, Bergamo e Bologna ma non nell’aeroporto Pastine di Ciampino.
A questo punto, come prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente (al quale il Consiglio di Stato ha dato completa via libera), per garantire il contenimento del rumore entro i limiti di legge e tutelare la salute dei cittadini, l’unica strada è ridurre ulteriormente il numero dei voli. Cosa si aspetta?
Il Consiglio di Stato ha chiarito la necessità e urgenza di tutelare la salute dei cittadini, tanto da emettere una sentenza immediatamente esecutiva.
Come conseguenza, qualunque sia la ragione che impedisce di completare alcune delle misure previste, dovrebbe essere obbligo di Aeroporti di Roma e delle autorità aeronautiche, come prevede il decreto del Ministro dell’Ambiente, sostituire immediatamente, anche in via temporanea, le misure mancanti con una maggiore riduzione dei voli.
Cosa si aspetta?
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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Aeroporto di Ciampino: TAR Lazio contro Consiglio di Stato.
Il TAR Lazio concede a Ryanair una ulteriore proroga prima della riduzione dei voli, negata solo pochi giorni prima dalla sentenza del Consiglio di Stato.
22 ottobre 2021.
Ieri, 21 ottobre, su richiesta di Ryanair, il TAR del Lazio ha rinviato di ulteriori 5 giorni la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
La decisione è sorprendente ed incredibile perché solo tre giorni prima, il 18 ottobre, il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR e di ultima istanza, aveva rifiutato ulteriori proroghe a Ryanair. In particolare, nei punti “30 ” e “30.1” della sua sentenza, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di proroghe da parte di Ryanair, confermando che “la tempistica si pone in coerenza con l’esigenza di una sollecita tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Ryanair, non potendo rifiutare la decisione del Consiglio di Stato ed avendo già avuto in passato una lunghissima proroga da maggio a settembre 2021, molto sofferta dai cittadini, si è rivolta al TAR (organo inferiore), contestando la legittimità delle ordinanze operative, attraverso le quali ENAC stava eseguendo in pratica le disposizioni della sentenza del Consiglio di Stato.
Con la decisione di concedere una ulteriore dilazione di cinque giorni per la riduzione dei voli, il TAR ha annullato, nella sua applicazione pratica, una parte della decisione del Consiglio di Stato.
È chiaro che se un organo Inferiore della giustizia amministrativa (il TAR) può invalidare, anche solo in parte è solo nell’attuazione pratica, le decisioni prese dall’organo Superiore (il Consiglio di Stato), da questo rimpallo di responsabilità non si esce più, i ricchi e prepotenti avranno sempre ragione e i cittadini colpiti non otterranno mai giustizia.
“Non capiamo come sia possibile che in Italia, la giustizia non sia uguale per tutti. Siamo scandalizzati e delusi dalle istituzioni e non comprendiamo come sia possibile che il TAR riesca in modo incomprensibile a delegittimare una sentenza del Consiglio di Stato”. Dichiara il portavoce del Comitato, Roberto Barcaroli.
È ormai evidente a tutti che c’è una chiara intenzione di continuare a tutelare i privilegi delle compagnie aeree e gli interessi economici di pochi anziché il diritto alla salute delle centinaia di migliaia di cittadini interessati e vessati da anni.
“A questo punto sembra indispensabile un intervento del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, equivalente per i giudici amministrativi al Consiglio Superiore della Magistratura, per chiarire ai cittadini se la giustizia amministrativa esiste, oppure vale solo per alcuni privilegiati. Ovviamente la nostra battaglia non si fermerà fin quando il diritto alla salute non sarà tutelato”, conclude il portavoce.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021:
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Aeroporto di Ciampino: sentenza storica del Consiglio di Stato: respinto il ricorso di Ryanair e confermata la riduzione dei voli. Prevale il diritto alla salute dei cittadini.
Roma, 19 ottobre 2021.
“Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la giornata di oggi segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino.” dichiara il portavoce del comitato dei cittadini Roberto Barcaroli
Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza di oggi, conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi.
La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.
“Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana.” continua il portavoce del comitato dei cittadini.
Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato.
Su questo tema lo stesso Consiglio di Stato richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: “il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita” (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).
“Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza di oggi è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro.” conclude Roberto Barcaroli.
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DOCUMENTAZIONE:
SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL RICORSO DI RYANAIR (E WIZZ AIR AD ADIUVANDUM):
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, RESPINGE TOTALMENTE IL RICORSO DI RYANAIR E CONFERMA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR E DI WIZZ AIR.
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
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Aeroporto di Ciampino: Incontro positivo in Regione Lazio con l’Assessore Roberta Lombardi. Il Comitato dei cittadini continua con la sua battaglia per la tutela di salute e ambiente.
Roma, 13 ottobre 2021.
Il portavoce del Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, nella giornata di ieri ha incontrato presso la Regione Lazio, Roberta Lombardi, Assessore regionale a transizione ecologica, Marco Cacciatore, Presidente commissione regionale urbanistica, politiche abitative e rifiuti e Adolfo Tammaro, Assessore all’ambiente e mobilità del Comune di Marino, e i tecnici della Regione competenti in materia. Il tema portato davanti alle Istituzioni presenti riguarda la situazione di sofferenza patita dalla popolazione che vive nelle aree fortemente urbanizzate di Roma VII Municipio, Ciampino e Marino, limitrofe all’aeroporto di Ciampino.
All’attenzione dell’Assessore Lombardi sono state sottoposte le richieste provenienti dai cittadini di ulteriori interventi della Regione, per contrastare le gravi condizioni di disagio e di rischio per la salute a cui è esposto chi risiede nelle aree di Roma sud, Ciampino e Marino. Migliaia di cittadini sono infatti costretti a subire i continui passaggi a bassa quota, e a poche decine di metri dalle case, nel caso di Ciampino, dei rumorosissimi aerei in atterraggio e decollo dall’aeroporto.
Un particolare ringraziamento va all’Assessore Roberta Lombardi che si è dimostrata estremamente sensibile a quanto gli è stato sottoposto. Così come, con la sua conoscenza del territorio, Marco Cacciatore ha confermato e avvalorato quanto esposto. Adolfo Tammaro ha infine sottolineato l’assoluta necessità della riduzione dei voli e del pieno rispetto delle azioni di contenimento del rumore previste dal Decreto del Ministro Costa del dicembre 2018 e ad oggi non ancora rispettato.
Come emerso dall’incontro, “I cittadini si aspettano che venga allargato e rafforzato il già ottimo lavoro di analisi e vigilanza della Regione Lazio area qualità ambiente e di Arpa Lazio”, commenta Roberto Barcaroli, Arpa Lazio è l’unico Ente titolato al controllo ed a fornire incontrovertibili dati scientifici sull’inquinamento aeroportuale, sia acustico che dell’aria.
“A fronte dell’aggressiva battaglia legale, condotta da Ryanair e altre compagnie low-cost, che immobilizza da anni le prescrizioni previste dal Decreto del Ministro Costa 345/2018, i cittadini si aspettano dalla Regione un ulteriore sforzo, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, al fine di arrivare all’attesa riduzione dei voli”, continua il portavoce del Comitato.
Il TAR Lazio con la sua sentenza finale del 17 marzo 2021 ha dato ragione alle Istituzioni che, a norma di legge, vogliono ridurre i voli e torto alle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air. “Siamo all’ultimo miglio. La rabbiosa reazione legale delle due compagnie presso la Sede superiore del Consiglio di Stato ci ha fatto perdere altri 7 mesi, da aggiungere a quelli trascorsi dall’inizio del 2019, quando è iniziata la battaglia legale di Ryanair contro il Decreto n.345/2018. Ma per il 21 ottobre il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza conclusiva in cui tutti i nodi dovrebbero venire al pettine”, conclude Roberto Barcaroli.
Per qualsiasi aggiornamento sulla vicenda, i cittadini, o le Istituzioni che vogliano sposare questa battaglia, possono visitare il sito https://www.comitatoaeroportociampino.eu/
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021 che RIBALTA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 17/03/2021, concedendo a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio fino all’udienza del 16 settembre 2021. (Il 16/09/2021 si è tenuta l’udienza del Consiglio di Stato ma la sentenza non è ancora stata pubblicata)
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge la richiesta di Ryanair del 21/09/2021 (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021. Decreto Presidenziale del 21/09/2021 pubblicata il 22/09/2021. il Presidente respinge la richiesta e fissa, per la discussione, la camera di Consiglio per il 21/10/2021.
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge una seconda richiesta di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021 per tutto il periodo dell’orario invernale dei voli (dal 01/11/2021 al 27/03/2022). Decreto Presidenziale del 04/10/2021 pubblicata il 04/10/2021. il Presidente respinge la richiesta e mantiene, per la discussione, la camera di Consiglio già fissata per il 21/10/2021.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Coordinamento No Fly Zone Italia – coordinamento dei comitati aeroportuali italiani
14 Comitati aeroportuali chiedono più sicurezza
COMUNICATO STAMPA 06/10/2021
6 ottobre 2021
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia si associa al Comitato Antirumore Aeroporto di Linate nel denunciare le criticità correlate al rischio incidenti aerei nell’intorno di Linate, analoghe a quelle di tutti gli aeroporti italiani circondati da quartieri, scuole, ospedali ed aziende a rischio incidente rilevante.
In 20 anni ben tre incidenti a ridosso e dentro il sedime del Forlanini hanno evidenziato i limiti e la vulnerabilità di un contesto nel quale le “servitù aeronautiche” non sono state adeguate e sistematizzate.
Nonostante la Legge n. 58 del 1963, il Decreto 96/2005, successivo all’incidente del 8 Ottobre 2001 di Linate, con l’adozione del Piano di Rischio, del Rischio terzi con le “curve di isorischio”, e la promulgazione delle Mappe di Vincolo, non è stata risolta l’enorme criticità della coesistenza tra aeroporto, territorio e comunità dei cittadini.
Ancora oggi, il recente incidente del Pilatus PC 12 impone alcuni importanti interrogativi e ci induce a denunciare che il rischio non riguarda solo Linate ma la quasi totalità degli aeroporti italiani.
Come fronteggiare le ricadute ed il rischio incidenti, oltre all’impatto ambientale in genere, se il masterplan approvato dalla Commissione VIA-VAS nulla dice in merito all’incremento del numero dei voli? Come assicurare la sicurezza della Navigazione Aerea da un lato e la tutela dei cittadini e del territorio dall’altro?
È indispensabile che sia fissato un numero massimo di voli sia giornalieri che annuo, un limite/tetto rapportato al “carico antropico”, agli indici di affollamento di scuole, ospedali, aziende a rischio incidente rilevante.
Appare chiaro ed evidente a tutti, non fosse altro che per il triste record detenuto dall’aeroporto di Linate, che la contiguità tra voli commerciali di linea e voli civili privati deve essere come prima misura sospesa in urgenza.
Dopo questo incidente anche le attività di aerotaxi, di Aviazione Generale e delle aerolinee devono essere analizzate e riesaminate nel quadro della casistica/statistica risk assessment.
Dato atto di quanto sopra, occorre procedere alla immediata creazione di un tavolo tecnico ed istituzionale che proceda, senza ulteriori ritardi, a porre in essere tutte le misure atte a tutelare la popolazione dal rischio di incidenti aerei, tenendo conto del fatto che, come nel caso di Linate, i velivoli sorvolano a bassa quota centri abitati con case, uffici, scuole, asili, ospedali, centri commerciali, importanti arterie stradali, complessi industriali e serbatoi di carburante (nel caso di Linate , ad esempio, la centrale di cogenerazione dista poche centinaia di metri dal fondo pista a sud).
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia, in rappresentanza della totalità dei Comitati aeroportuali di cittadini, si dichiara dunque pronto a sostenere ed a promuovere ogni iniziativa ritenuta utile al raggiungimento della messa in sicurezza della popolazione che vive intorno all’aeroporto di Linate, così come di tutti gli altri aeroporti d’Italia che versano nelle medesime condizioni di rischio.
OORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena – Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato Sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Forlì – Comitato Sorvolati Forlì
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini di Varallo Pombia – Aeroporto Malpensa
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Associazione NoCargoParma Aps
Roma Ciampino – CRIAAC
Roma Fiumicino – Comitato FuoriPISTA
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Riduzione dei voli a Ciampino. Spetterà domani al Consiglio di Stato l’onere di far rientrare l’aeroporto nei limiti di legge.
15 settembre 2021
È attesa per domani la decisione del Consiglio di Stato sul futuro dei cittadini di Roma Sud, Ciampino e Marino che subiscono costantemente l’enorme rumore e l’inquinamento prodotto dagli aerei in decollo e in atterraggio nell’aeroporto di Roma Ciampino.
Ormai da anni l’inquinamento acustico prodotto dagli aerei sulle tre città supera abbondantemente i limiti di legge, come dimostrano il report mensili pubblicati da Arpa Lazio.
I limiti vengono costantemente violati, sia quelli previsti per le aree aeroportuali che quelli comunali. Lo spropositato traffico aereo di questo piccolo aeroporto, collocato in mezzo alle case di tre città, danneggia gravemente la vita di decine di migliaia di residenti.
Da 16 anni i cittadini protestano, supportati dalle Amministrazioni locali, per il mancato rispetto dei limiti e la mancata applicazione della Normativa.
Ci sono state migliaia di denunce di cittadini alla Magistratura nel 2009 e 2015 e una richiesta di procedura d’infrazione comunitaria nel 2014, con conseguente pesante intervento della UE sulla vicenda. Ma questo non é ancora bastato a riportare questo aeroporto a livelli di traffico compatibili con la vita delle persone e con l’ambiente.
L’aggressività delle compagnie low-cost, manifestata con atteggiamenti provocatori e con le decine di ricorsi al TAR, unita all’inadeguatezza di ENAC nel regolare l’utilizzo dell’aeroporto, tengono ferma da anni una situazione inaccettabile per i cittadini.
Il 18 dicembre 2018 con il suo decreto n. 345 lo stesso Ministro dell’Ambiente è intervenuto per porre fine a questo stato di cose, stabilendo tempi, compiti e modi per il rientro del traffico aereo nei limiti di legge entro il 2020.
Ma anche questo decreto è stato, per ora, fermato dalla palude di ricorsi al TAR.
Il TAR, il 17 marzo 2021, aveva dato completamente ragione ai cittadini, stabilendo che il decreto del Ministro dell’Ambiente dovesse essere interamente applicato.
Contro questa decisione hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato Ryanair e Wizz Air.
Spetterà domani al Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa, porre fine a questa vicenda, confermando, speriamo, la sentenza del TAR.
È evidente a tutti che per migliaia di cittadini non è sopportabile, né accettabile, né giusto dover subire queste condizioni di vita.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sulla riduzione dei voli a Ciampino, l’AD di Ryanair, O’Leary, sbarca a Roma per fare pressione. Continuano le vessazioni sui cittadini di Marino, Ciampino e Roma.
9 settembre 2021
Il 16 settembre il Consiglio di Stato dovrà decidere se bloccare le leggi nazionali sulla regolazione del rumore aeroportuale o se dare finalmente corso all’applicazione di queste leggi nell’aeroporto di Ciampino, consentendo la prevista riduzione di almeno il 30% dei voli.
La sospensione del Consiglio di Stato, fino all’udienza fissata per il 16 settembre, era arrivata il 10 maggio, a seguito del ricorso di Ryanair e Wizz Air contro la decisione con cui il TAR Lazio, il 17 marzo, aveva finalmente riconosciuto le ragioni di Ministero dell’Ambiente, Regione e Comuni che si battevano contro Ryanair, Wizz Air e AdR, a tutela dei cittadini di Roma sud, Ciampino e Marino, per ottenere la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Questa sospensione ha fatto vivere ai residenti un’estate molto pesante.
Puntuale come sempre, ieri, una settimana prima dell’udienza, Michael O’Leary, AD di Ryanair, è piombato a Roma, con il suo Learjet aziendale, per dettare le condizioni sul futuro del trasporto aereo in Italia.
Le dichiarazioni del capo di Ryanair, riportate da tutti i principali media, sono sconcertanti.
“ITA fallirà come Alitalia”. Ma ITA non gli chiede i danni? E l’autorità garante della concorrenza non dice nulla?
“Apriremo nuove rotte a Roma per un totale di 62 destinazioni e 20 Paesi”. Ma già adesso, secondo flightradar24.com, il solo piccolo aeroporto di Ciampino ha 67 destinazioni e 27 Paesi serviti.
“Ryanair in Italia, per l’estate 2022 dovrebbe avere circa 200 velivoli”. La matematica di O’Leary non è molto solida: attualmente la flotta di Ryanair, comprese le compagnie satelliti Malta Air, Lauda e Buzz, è composta da 450 aerei. Se in Italia verrà impegnata quasi metà della flotta, gli altri 19 Paesi serviti dovranno accontentarsi di qualche aereo ciascuno.
Poi, naturalmente, O’Leary pretende l’abolizione delle tasse comunali. Ma non gliel’ha detto nessuno che le compagnie aeree sono esentate in quasi tutto il mondo da qualsiasi tassa sul combustibile aereo, che per loro, dopo quella del personale, è la maggiore voce di costo? Insomma, le compagnie aeree, compresa Ryanair, già ora hanno un gigantesco “aiuto di Stato”. Pur essendo un settore che contribuisce pesantemente ai cambiamenti climatici e che non ha prospettive significative di ridurre il proprio contributo negativo.
Il portavoce del comitato, Roberto Barcaroli, dichiara:
“Vogliamo credere che il 16 settembre anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR Lazio, riconoscerà il diritto e la necessità di ridurre drasticamente il numero di voli nell’aeroporto di Ciampino, riconducendolo dentro i limiti di legge. Limiti sistematicamente violati da anni come riportato dai controlli di Arpa Lazio”.
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DOCUMENTAZIONE:
Pierluigi Di Palma – Michael O’Leary: Ryanair in ENAC per i programmi di ripartenza del traffico aereo – Roma – 8 Settembre 2021
Si è svolto questa mattina, in un clima di cordialità, presso la sede dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile l’incontro tra il Presidente, Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, e l’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary.
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia” – Adnkronos
https://www.adnkronos.com/oleary-ryanair-ita-fallira-come-alitalia_2u2zRSmXmG3VRVkRlOiML8
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia”. 08 settembre 2021 | 12.34. LETTURA: 2 minuti. L’ad della compagnia aerea low cost: “Destino è essere venduta …
Ryanair Annuncia L’operativo Invernale 2021 Da/Per Roma …
https://corporate.ryanair.com/novita/ryanair-annuncia-loperativo-invernale-2021-da-per-roma/
Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, ha annunciato oggi (8 settembre) il suo operativo invernale 2021 dai suoi due aeroporti di Roma – Ciampino e Fiumicino …
Flotta Ryanair corporate è di 450 aerei
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Video-Assemblea pubblica del Comitato Aeroporto il 29 luglio: un invito alla partecipazione dei cittadini
28 luglio 2021
Quando, il 17 marzo, la sentenza finale del TAR Lazio confermó la legittimità della riduzione di almeno un terzo dei voli a Ciampino, chi, come noi, vive a Ciampino, Marino e Roma Sud si illuse che quest’estate avremmo vissuto meglio.
Il 10 maggio ci ha pensato il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR Lazio, a deludere le nostre aspettative, concedendo, in via precauzionale, a Ryanair e alle altre compagnie ricorse in appello, di continuare ad operare al ritmo di quasi 100 voli di linea al giorno, più altri 40 o 50 voli VIP, di Stato e militari, per un totale di quasi 150 voli giornalieri, dalle 6 del mattino alle 23. Più qualche volo notturno se serve.
Un inferno che, con le finestre aperte, ti entra in casa, rendendo difficile riposare, parlare o sentire la TV.
Questo fino al 16 settembre, quando il Consiglio di Stato emetterà la sentenza definitiva.
É anche in corso, in questi giorni, la ricerca e la sperimentazione di nuove procedure di decollo che riducano l’impatto degli aerei a bassa quota sulle aree più colpite dei comuni di Ciampino e Marino.
Soluzioni difficili da trovare per questo piccolo aeroporto che ha più di 100 anni, è incastrato in mezzo alle aree abitate di Ciampino, Marino e Roma Sud, e da cui si pretende che svolga il ruolo impossibile di un moderno aeroporto internazionale.
Di questi temi, e anche della possibilità di chiedere un nuovo intervento della UE nella vicenda di dell’aeroporto di Ciampino, come già avvenuto dal 2014 al 2017, discuteremo domani, 29 luglio alle ore 21, in una Video-Conferenza Zoom, aperta a tutti i cittadini interessati.
PER PARTECIPARE RICHIEDETE IL LINK ZOOM A: contatti@comitatoaeroportociampino.eu
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Aeroporto di Ciampino: Ryanair vuole far passare sulle nostre teste un aereo ogni 4 minuti.
16 luglio 2021
Secondo le notizie di autorevoli fonti di stampa, il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è incontrato con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, e del Turismo, Garavaglia.
Obiettivo degli incontri: acquisire nuove rotte (slot), anche cannibalizzando il patrimonio di Alitalia, e ottenere la soppressione dell’imposta regionale IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili), istituita per compensare i danni ai cittadini prodotti dall’inquinamento acustico del traffico aereo.
Per Ciampino, dove da anni sono ampiamente superati i limiti di legge, O’Leary chiede di ignorare il nuovo limite a 65 voli di linea giornalieri e di ottenerne addirittura 200, anche se qui non c’è nessuna sostituzione di slot Alitalia, che non vola da Ciampino.
Ma la riduzione dei voli a Ciampino è imposta, per obbligo di legge, dal Piano di riduzione del rumore dell’11/11/2015 di Aeroporti di Roma, società di gestione di Fiumicino e Ciampino. Si tratta della legge sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e dei decreti applicativi ad essa collegati, l’ultimo dei quali, il DM Ambiente 29/11/2000, impone alle società di gestione di strade, ferrovie e aeroporti di predisporre piani di contenimento e abbattimento del rumore, nel caso vengano superati i limiti di legge.
Il Piano di Aeroporti di Roma è contenuto anche dalla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino e nel Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018.
Ryanair ha già rallentato l’attuazione del Piano di riduzione dei voli a Ciampino, attraverso una serie di ricorsi al TAR e Consiglio di Stato.
Il 17 marzo 2021 il TAR ha respinto, punto per punto, le pretese di Ryanair e si è attualmente in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che si dovrebbe pronunciare il 16 settembre 2021.
Già dal 2004 il Consiglio di Stato ha confermato in maniera definitiva la validità di queste norme (Consiglio di Stato – Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11/06/2004) Sentenza n. 5822).
Ora sembrerebbe di capire, dalle notizie di stampa, che il signor O’Leary, in pendenza delle decisioni della Magistratura, si sia presentato ai Ministri della Repubblica per chiedere loro di fermare la riduzione dei voli a Ciampino.
Vogliamo sperare che così non sia, in caso contrario sarebbe un enorme scandalo che i nostri Ministri anche solo lo avessero ricevuto.
Vogliamo ricordare ai nostri Ministri e al sig. O’Leary che 200 voli commerciali di Ryanair al giorno più almeno 50 voli giornalieri di altre compagnie di linea, di aviazione generale, di stato, di protezione civile e militari vorrebbero dire, nelle 17 ore di apertura dell’aeroporto un volo ogni 4 minuti, un incubo per gli abitanti di Ciampino, di Marino e tutto il quadrante sud di Roma.
Già oggi, nonostante la riduzione per la pandemia, la media di voli commerciali passeggeri al giorno è di 76, dei quali 10 tra le 6 e le 7 del mattino.
Gli aerei “silenziosi” di cui parla O’Leary (Boeing 737 MAX8), secondo il Piano di Aeroporti di Roma dovevano sostituire il 50% della flotta Ryanair a Ciampino entro metà del 2020, ma non si sono mai visti a causa dei noti incidenti che ne hanno fermato la produzione per un lungo periodo. Sono aerei che destano non poche preoccupazioni nei cittadini che se li vedranno passare sulla testa.
Sarebbe ora che il Governo e la Magistratura facessero rispettare le leggi della Repubblica.
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DOCUMENTAZIONE:
Regione Lazio – TRIBUTI – IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili civili
www.regione.lazio.it/rl_tributi/?vw=tab&id=184
IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili) L’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), istituita con l’art. 5 della L.R. 2-2013, è entrata in vigore il 1° maggio 2013.
MINISTERO DELL’AMBIENTE – Gazzetta Ufficiale DM Ambiente 29/11/2000
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/12/06/00A15030/sg
MINISTERO DELL’AMBIENTE DECRETO 29 novembre 2000
“Criteri per la predisposizione, da parte delle societa’ e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.” (GU Serie Generale n.285 del 06-12-2000)
CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11 …
Oggetto della presente controversia è l’impugnato decreto del Ministro dell’Ambiente 29 novembre 2000 (G.U. 6 dicembre 2000, n. 285), recante “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.
VIA dell’Aeroporto di Ciampino – “Masterplan dell’Aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino – Roma”
https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681
Quadro di Riferimento Ambientale – Relazione volume 3 – a pag. 15 contiene la limitazione a 65 voli di linea giornalieri
https://va.minambiente.it/File/Documento/173301
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
NOTIZIE DELLA STAMPA SU INCONTRO DEL 15/07/2021 DI O’LEARY CON MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TURISMO
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Aeroporto di Ciampino. Basta con arroganza e ingiustizia
14 maggio 2021
Una incredibile sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata Il 10 maggio, ribalta completamente la precedente sentenza del Tar Lazio che, il 17 marzo 2021, aveva fatto sperate ai cittadini di Ciampino, Marino e Roma Sud che l’inquinamento fuorilegge prodotto dall’ aeroporto di Ciampino stesse per rientrare nei limiti previsti dalle norme.
In quella sentenza, Il TAR Lazio ha smentito completamente le motivazioni con le quali Ryanair è Wizz Air hanno tenuto inchiodato al palo, per oltre 2 anni, il decreto del dicembre 2018 del Ministro dell’Ambiente, finalizzato al rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge dell’inquinamento acustico.
Secondo il Consiglio di Stato, se di applicasse il Decreto esisterebbero buone ragioni per temere dei danni economici alle Compagnie Ryanair e WizzAir (poi da risarcire) e dei disagi ai viaggiatori.
Come cittadini non possiamo riconoscerci in questa impostazione istituzionale.
Ci domandiamo come sia possibile che rispettare le leggi dello Stato (perché solo questo chiediamo da anni e solo a questo mira il contestato decreto del Ministero dell’Ambiente), possa generare dei “danni economici” da risarcire a Ryanair e Wizz Air. Le leggi italiane sono note a tutti, anche alle compagnie estere che vengono a lavorare in Italia.
Ma che contratti hanno le due Compagnie per avanzare queste pretese e chi li ha firmati? Chi gli ha dato la garanzia che le Leggi dello Stato che valgono per noi non valgano invece per loro?
Noi, se riceviamo una multa, non possiamo chiedere i danni al vigile che ce l’ha fatta. Perche Ryanair e WizzAir lo possono fare?
Dove sono questi contratti? Perché la stampa, i magistrati e le istituzioni che dovrebbero vigilare sul trasporto aereo non li tirano fuori?
Come é possibile che compagnie estere che vengono a lavorare in Italia pretendano di essere esonerate dal rispetto delle leggi italiane? Come è possibile che ci siano tribunali che gli danno ragione?
l’11 maggio 2021 l’Agenzia Europea per l’ambiente ha ricordato, in una nota sul suo sito, che il rumore è la seconda fonte di problemi per la salute e per il benessere dei cittadini europei, subito dopo inquinamento dell’aria da polveri sottili.
(https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema).
Intanto, gli Amministratori Delegati delle due compagnie, che piangono miseria e minacciano ritorsioni economiche attraverso la via giudiziaria, sono tra i più pagati d’Europa, secondi solo al capo di Lufthansa.
Si potrebbe pensare che le nostre sofferenze e gli incomprensibili provvedimenti giudiziari che subiamo servano solo ad aumentare i premi di produzione del top management delle compagnie.
Non possiamo accettarlo.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Wizz Air che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Ordinanza del Consiglio di Stato pubblicata il 10/05/2021 che ribalta le sentenze del TAR Lazio del 17/03/2021
Nota sul sito dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, rinnovata l’11/05/2021, sui rischi connessi all’inquinamento acustico
https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema
Articolo del corriere.it sul raffronto tra gli stipendi degli Amministratori Delegati delle compagnie aeree
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ryanair sfida lo Stato Italiano: i cittadini contro Ryanair
12 aprile 2021
Ryanair non si rassegna alla riduzione dei voli necessaria per il rientro nei limiti di legge dell’aeroporto di Ciampino e ricorre al Consiglio di Stato, anteponendo ancora una volta i suoi interessi economici al diritto alla salute dei cittadini e alla legge. Il ritorno della legalità a Ciampino, imposto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018 con la riduzione del 35% dei voli e suffragato di recente dalla sentenza del TAR Lazio, sblocca, dopo oltre due anni di contese legali imposte da Ryanair, la effettiva riduzione dei voli.
Un Decreto, quello del 2018, che con la riduzione dell’enorme inquinamento aereo conferma, in applicazione della legge, la priorità del diritto alla salute dei cittadini rispetto agli interessi economici di pochi.
Ma Ryanair non si rassegna e ricorre al Consiglio di Stato, contro la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, Regione e Amministrazioni locali, pretendendo che si dia la priorità all’interesse economico della compagnia invece che alla difesa della salute dei cittadini e all’applicazione della legge.
Una vera e propria sfida allo Stato italiano di fronte alla Giustizia Amministrativa.
Il CRIAAC, Comitato di cittadini di Ciampino, Marino e Roma, da oltre 15 anni combatte per l’applicazione della legge nell’aeroporto di Ciampino, legge ripristinata solo ora attraverso il Decreto ministeriale del 2018 che da qualche settimana è finalmente in applicazione.
Il CRIAAC non si fermerà nel suo contrasto di questa prepotenza e per la difesa della salute, anche a fianco delle istituzioni italiane di tutti i livelli, dalla Presidenza del Consiglio, passando per i Ministeri interessati, fino alla Regione Lazio e ai comuni di Marino, Ciampino e Roma, perché l’interesse nazionale del rispetto della legge e della difesa della salute prevalga definitivamente sugli interessi di un privato che vuole comandare a casa nostra.
A tal fine, la prima azione programmata sarà lo svolgimento di una Conferenza a difesa della salute dei cittadini che il CRIAAC organizzerà nelle prossime settimane invitando, in particolare, tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte da Ryanair in questo nuovo confronto davanti ai giudici amministrativi del Consiglio di Stato.
Il Comitato CRIAAC invita i cittadini a mobilitarsi in questa ulteriore fase di battaglia per la difesa della salute.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Il TAR Lazio autorizza la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino
Sarà compito delle Autorità Aeronautiche comunicare subito alla conferenza mondiale della IATA del giugno 2021 il nuovo limite a 65 voli giornalieri (atterraggi+decolli) affinché entri in vigore già dal 31 ottobre 2021.
17 marzo 2021
È una grande notizia per le migliaia di abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, colpiti da anni di rumore oltre i limiti di legge e sottoposti ad un rilevante inquinamento dell’aria.
Con due sentenze pubblicate oggi, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Le due sentenze sono immediatamente applicative, sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per rendere operativa la decisione del Tar.
La scadenza è quella dell’annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali, del giugno 2021, dove vengono trattati gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) per l’orario invernale dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile.
Se tutto andrà bene, la riduzione del traffico nell’aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021.
Il Tar Lazio nelle sue sentenze ha respinto, punto per punto, tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l’applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente per il rientro dell’aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa).
È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l’indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.
Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza ricorso Ryanair
Sentenza ricorso Wizz Air
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È questo il momento per risanare l’aeroporto di Ciampino.
4 marzo 2021
[aerei in sosta durante la pandemia]
Gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, che subiscono l’inquinamento dell’aria e il rumore prodotto dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, aspettano da molti anni che questo aeroporto riduca la sua attività, per rientrare finalmente nei limiti previsti dalla legge. Poiché dal dicembre 2018, il Decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato per riportare lo scalo entro i limiti di legge, resta inapplicato e intrappolato nella rete burocratica dei numerosi ricorsi al TAR promossi dalle compagnie aeree low-cost e da Aeroporti di Roma.
Senza avere ancora ottenuto un pronunciamento dal TAR Lazio, il decreto ministeriale, tanto atteso dai cittadini, è bloccato nei labirinti della giustizia amministrativa da oltre 2 anni.
L’udienza del Tar Lazio del 18 novembre 2020, che si sperava definitiva, a oltre 3 mesi di distanza non ha ancora visto la pubblicazione della sentenza.
Tutto questo comporta, tra l’altro, importanti conseguenze: infatti, anche in seguito ad una sperabile decisione positiva del TAR, le autorità aeronautiche devono comunque disporre di tempo sufficiente per avviare il complesso percorso internazionale per informare tutto il mondo del trasporto aereo della riduzione della “capacitá operativa” dell’aeroporto.
Percorso che si deve concludere con sufficiente anticipo rispetto alla conferenza mondiale della IATA (associazione delle compagnie aeree) di inizio giugno 2021, dove, come ogni anno, si assegneranno alle compagnie aeree i diritti di atterraggio e decollo per ogni aeroporto.
Se sarà conseguito questo obiettivo, la riduzione del numero di voli a Ciampino diventerà operativa dall’ultima domenica di ottobre 2021 (inizio orario invernale dei voli 2021 – 2022).
Altrimenti tutto passerà, come minimo, all’aprile 2022, data di inizio del successivo orario estivo dei voli di linea. Allontanando di un ulteriore intero anno l’attesa riduzione dei voli.
La pandemia di covid-19, con le sue drammatiche conseguenze, ha prodotto anche a Ciampino, come in tutti gli aeroporti, una drastica riduzione del traffico aereo.
Ora la disponibilità dei vaccini per il COVID19, unita al successo delle campagne vaccinali nel Regno Unito e in Israele, fanno sperare in una maggiore libertà di spostamento, già dall’estate 2021.
L’allentamento delle restrizioni, inevitabilmente, coinciderà con un aumento dei voli che, si spera, resterà contenuto nei limiti di legge, per non far passare chi vive nelle vicinanze dell’aeroporto dal dramma della pandemia al dramma di un nuovo aumento illegale del traffico aereo.
Il momento per risolvere i molti problemi di questo aeroporto è ora.
Abbiamo già ottenuto nel 2014 e nel 2015 l’attenzione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, con interventi diretti e con una lunga procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14/ENVI) estesa anche al Piano Nazionale degli Aeroporti, e non esiteremo a tornare ancora a Brussels per difendere i nostri diritti.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché i nostri diritti vengano tutelati e si ponga fine a questa inaccettabile vicenda.
In modo particolare troviamo incomprensibile l’atteggiamento della Giunta comunale di Ciampino che sembra sempre mettere sullo stesso piano gli interessi di un impianto aeroportuale, che opera oltre i limiti di legge, e il diritto alla salute dei cittadini.
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Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.
6 gennaio 2021
La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.
L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.
Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.
Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.
Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.
Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.
Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.
La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.
Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ryanair al di sopra delle Istituzioni italiane?
La dura condanna del Comitato aeroporto Ciampino alla sfrontatezza della low cost irlandese.
20 ottobre 2022
Ryanair, con il suo AD Micheal O’Leary, anche dopo la sconfitta subita al Consiglio di Stato, continua a chiedere alle Istituzioni di anteporre gli interessi economici della compagnia alla tutela dei diritti dei cittadini e alle norme dello Stato.
Ma, nonostante che le due sentenze del Consiglio di Stato ne abbiano confermato la legittimità, il decreto del Ministero dell’Ambiente del 2018 che deve tutelare gli abitanti di Ciampino, Roma Sud e Marino dall’inquinamento aeroportuale, è tuttora in gran parte inapplicato.
La riduzione del numero di voli giornalieri, ad un massimo complessivo di 128 al giorno, è stata violata dai voli business (“aviazione generale”) che hanno superato il numero massimo consentito per questa categoria nei mesi di maggio giugno e luglio 2022.
Il divieto di volo notturno tra le 23 e le 6 del mattino è stato violato da almeno 515 voli da gennaio 2022 ad oggi.
L’individuazione di una procedura di decollo con il minor impatto acustico, che non sorvoli a bassa quota case e aree protette, è ancora in alto mare.
La sostituzione del 50% del parco aeromobili per i voli di linea, con velivoli più moderni e silenziosi, è ad oggi inapplicata.
Facciamo appello ai comuni di Ciampino, Roma e Marino, alla Regione Lazio e al Ministero della Transizione Ecologica, che hanno risposto ai molti anni di proteste dei cittadini, fino ad arrivare alla emanazione del Decreto Ambiente n. 345/2018 per tutelare i cittadini colpiti.
A queste Amministrazioni, che sono uscite vincenti nello scontro al Consiglio di Stato contro Ryanair e Wizz Air, chiediamo ora di fare applicare per intero il Decreto, utilizzando anche le sanzioni previste dagli articoli 4 e 5 contro gli inadempienti.
È evidente che, qualora le capacità operative e l’organizzazione tecnica di queste compagnie aeree si rivelassero non compatibili con le fragilità ambientali e sociali di questo aeroporto, sarebbe opportuno che tali compagnie venissero indirizzate fuori dal sistema aeroportuale romano.
Non è accettabile che una norma legittima emanata dall’Autorità preposta non venga applicata, favorendo interessi economici inaccettabili. Si tratterebbe di una violazione del principio dello Stato di Diritto, che è fondamentale per il buon funzionamento di uno Stato democratico ed è alla base dei Trattati su cui si fonda l’Unione Europea.
Ricordiamo che già in passato, dal 2014 al 2017, la vicenda dell’aeroporto di Ciampino è stata oggetto di una severa Procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14 ENVI). Inoltre, nel 2015 il Parlamento Europeo ha recepito una petizione di protesta presentata a Bruxelles dai cittadini di Ciampino, Roma e Marino (Petizione n. 0112/2015).
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DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino, nell’audizione congiunta in Regione Lazio delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Trasporti i cittadini chiedono lo stop ai voli notturni.
Pieno successo dell’audizione congiunta delle Commissioni Regionali Urbanistica, Ambiente e Trasporti, del 4 agosto.
5 agosto 2022
L’audizione, richiesta dal Criaac, é stata convocata presso la Regione Lazio dal Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica, presenti i Consiglieri Regionali Marco Cacciatore, Simone Lupi, Devid Porrello, Valerio Novelli e Enrico Forte.
In apertura dell’audizione il presidente Marco Cacciatore ha dato la parola al rappresentante del Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ciampino (Criaac) che ha evidenziato come nessuna delle prescrizioni del decreto Costa del dicembre 2018 possa considerarsi pienamente rispettata, con la clamorosa situazione di elusione di quanto disposto anche dal Consiglio di Stato in riferimento al blocco dei voli notturni tra le 23.00 e le 06.00, quando l’aeroporto è chiuso a tutela della salute dei cittadini.
Di fronte alle giustificazioni burocratiche di Enac (apparse francamente poco rispettose dello spirito del Decreto Ministeriale) tutti gli altri presenti (Regione Lazio Ambiente, Arpa Lazio) e tutte le parti politiche che hanno parlato (Sindaca del Comune di Ciampino, capo della Segreteria del Comune di Marino, Consiglieri Regionali Lupi e Porrello ed il Presidente Cacciatore) si sono espressi a favore della necessità di identificare immediatamente le reali situazioni di emergenza (“situazioni eccezionali e di forza maggiore”) che possano autorizzare, solo eccezionalmente, atterraggi o decolli a Ciampino in orario notturno. Questo per dare uno stop immediato agli oltre 450 voli atterrati e decollati durante la notte a Ciampino nei primi 6 mesi del 2022, quando l’aeroporto doveva considerarsi chiuso.
Secondo quanto riferito da Arpa Lazio, si tratta di una quantità di voli notturni rimasta invariata rispetto ai livelli pre-COVID, nonostante il blocco al volo notturno contenuto nel Decreto Ministeriale Ambiente, emanato il 18 dicembre del 2018 e completamente confermato, punto per punto, dalle sentenze del Consiglio di Stato.
Il Decreto Ministeriale e le sentenze del Consiglio di Stato (massimo grado della Giustizia Amministrativa) sembrano essere stati completamente ignorati da chi governa l’aeroporto.
Ringraziamo tutti coloro che hanno riconosciuto la validità delle richieste del Comitato. Un ringraziamento dobbiamo anche a tutte le Parti politiche intervenute a tutela dei cittadini, con riguardo alla Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, insediatasi molto recentemente e subito attivatasi a supporto dei suoi cittadini.
Riteniamo che quest’audizione sia un grande risultato per i cittadini, anche se l’obiettivo finale resta sempre il rispetto delle regole e dei diritti, senza che siano necessari anni di proteste per ottenerlo.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino e all’archivio dei bollettini 2012-2022.
https://www.arpalazio.it/ambiente/rumore/rumore-da-infrastrutture-di-trasporto
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Nel giorno in cui la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione, incredibile e provocatoria richiesta di O’Leary a Draghi con la quale pretende di dettare legge al Governo.
Dopo aver perso al TAR e al Consiglio di Stato la strategica battaglia di Ciampino, l’AD di Ryanair cerca di vincere la partita a tavolino con una provocatoria dichiarazione in contrasto con le norme nazionali e comunitarie, contro la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
10 febbraio 2022
Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Ansa, l’AD di Ryanair, Michael O’Leary, annuncia che quest’anno il mercato italiano sarà al primo posto per la compagnia irlandese, scavalcando Spagna e Gran Bretagna. Per questo Ryanair si preparerebbe ad investire 2,5 miliardi in Italia.
In cambio però O’Leary si rivolge al Presidente Draghi con tre richieste (che sembrerebbero più un “ricatto”).
Se il Governo Draghi ubbidirà, O’Leary promette che investirà altri 2 miliardi in Italia, senza chiarire dove. Forse una minacciosa offerta di acquisire ITA, visto che è stimata tra 1,2 e 1,5 miliardi?
Ecco le tre richieste di Ryanair:
- togliere le restrizioni a Ciampino, in sostanza Ryanair chiede al Governo di rinnegare le leggi dello Stato, le Norme Comunitarie, il Decreto Ministeriale n. 345/2018 su Ciampino del Ministero della Transizione Ecologica, l’indagine Comunitaria EU Pilot 6876/14/ENVI e le sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato che, dall’ottobre scorso, hanno imposto giuste (e non ancora del tutto applicate) restrizioni al numero dei voli e all’operatività nell’aeroporto di Ciampino. Poca cosa per O’Leary, considerato che – venendo comunque sconfitto – sulla vicenda di Ciampino ha portato di fronte al TAR e al Consiglio di Stato Il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della Transizione Ecologica, Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, il Presidente della Regione Lazio, il Comune di Marino, l’ENAC e Aeroporti di Roma SpA. Avendo perso sul campo in Italia ed essendo probabilmente in difficoltà con la concorrenza nei più forti mercati inglese e spagnolo, sembrerebbe che l’AD di Ryanair tenti adesso di vincere a tavolino la partita italiana persa in tribunale, gettando sul tavolo del Governo discutibili promesse e una posta tutta da verificare.
- abolire per tre anni la tassa addizionale comunale sui passeggeri imbarcati. Si tratta dell’IRESA “Imposta regionale emissioni sonore aeromobili”, di 6 o 7 euro a passeggero, destinata in parte ai Comuni aeroportuali. È una cifra minima ma toglierla equivarrebbe per Ryanair a poter aumentare un po’ le tariffe a fronte della riduzione “psicologica” del costo del biglietto agli occhi del cliente. Una sorta di promozione pubblicitaria a spese dello Stato.
- sospendere le tasse ambientali sui voli a corto raggio nella UE. Infatti, il Governo ha introdotto una tassa di 30 euro per i voli di meno di 350 Km e vietato i voli sulle tratte che possono essere coperte in 3 ore dal treno. Una scelta governativa inevitabile, se vogliamo contenere i cambiamenti climatici, che sta favorendo lo sviluppo di partnership fra compagnie aeree, aeroporti e treni, espandendosi a macchia d’olio. Esempi significativi sono quelli della portoghese TAP e della compagnia EVA Air di Taiwan, ma anche di AdR che sta cercando di far arrivare stabilmente i treni Freccia Rossa e Freccia Argento di FS direttamente a Fiumicino. Una razionalizzazione indispensabile che non piace a Ryanair, abituata a tenere in pugno i piccoli aeroporti e le destinazioni secondarie.
Chiediamo al Presidente del Consiglio e a tutte le Istituzioni coinvolte di respingere con fermezza questa ennesima provocazione di Ryanair.
Chiediamo che le istituzioni difendano le leggi nazionali, le Norme comunitarie e tutelino la salute e i diritti dei cittadini, garantendo l’applicazione delle sentenze definitive già emesse dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato per l’applicazione del DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018 e il rientro nei limiti normativi dell’attività dell’aeroporto di Ciampino.
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DOCUMENTAZIONE:
9 febbraio 2022 – L’articolo dell’Agenzia Ansa con le dichiarazioni dell’AD di Ryanair.:
9 febbraio 2022 – Ansa – La tutela dell’ambiente entra in Costituzione. Cingolani: ‘Svolta epocale’
Quanto vale la nostra compagnia di bandiera ITA airways:
https://www.affaritaliani.it/economia/msc-ita-lufthansa-il-triangolo-che-piace-a-tutti-776688.html
UE Cambiamenti climatici e razionalizzazione delle reti di trasporto europee. Basta con i voli a corto raggio.
Il futuro? Rimanendo in Europa il mezzo aereo rimarrà elemento primario di trasporto sui collegamenti internazionali a medio raggio. Sul corto raggio è destinato a perdere valenza col progredire dei collegamenti ferroviari.
Trenitalia, collegamenti ferroviari per Fiumicino: Treno no-stop da Roma Termini, Treni regionali, cominciano i primi collegamenti Freccia Rossa e Freccia Argento
https://www.trenitalia.com/it/informazioni/collegamenti_perlaeroportodiromafiumicino.html;
Corte dei conti UE
….
21 – Gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità e nel relativo esercizio offrono vantaggi considerevoli alla società nel suo insieme, poiché apportano ai passeggeri risparmi in termini di tempo, elevati livelli di sicurezza, protezione e comodità a bordo. Consentono di “liberare” capacità sulle reti stradali e ferroviarie convenzionali congestionate, nonché negli aeroporti. La linea ferroviaria ad alta velocità può altresì rafforzare il dinamismo socioeconomico nonché contribuire alla riqualificazione delle aree urbane degradate vicino alle stazioni.
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/high-speed-rail-19-2018/it/)
La battaglia di Ciampino – Sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Lazio contro Ryanair e Decreto Ministeriale Ambiente n. 345/2018 per Ciampino
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del TAR Lazio. Contro il Decreto Ministro Ambiente n. 345/2018 (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair, la sentenza riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair. La sentenza è immediatamente eseguibile.
(Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, respinge totalmente il ricorso di Ryanair e conferma la sentenza del TAR Lazio del 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair:
Sentenza del Consiglio di Stato n. 0654/2022 pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente tutte le richieste avanzate da Wizz Air, difendendo il diritto alla salute e a normali condizioni di vita dei cittadini e dando completamente ragione alle Amministrazioni resistenti.
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021, a seguito di un ulteriore ricorso di Ryanair contro l’applicazione pratica del DM Ambiente n. 345/2018, con il quale il TAR Lazio “Ritenuto che, pur costituendo gli atti impugnati pedissequa applicazione della sentenza di questa Sezione n. 3236 del 2021, confermata in appello dal Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 6976 del 2021” [cioè delle decisioni definitive sia dello stesso TAR Lazio che del Consiglio di Stato] dispone un breve rinvio di 5 giorni all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato e rimanda la decisione collegiale alla camera di consiglio fissata per il 17 novembre 2021. Dal 17 novembre siamo ancora in attesa della sentenza definitiva (che certo non potrà smentire la decisione del superiore Consiglio di Stato).
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Ancora un atterraggio d’emergenza a Ciampino. Aereo fuori pista si arresta a poche decine di metri dalle case. I cittadini chiedono maggiore sicurezza e il completo rientro del traffico nei limiti normativi.
27 gennaio 2022
Ancora un atterraggio di emergenza a Ciampino che poteva avere gravi conseguenze.
Un aerotaxi Hawker 750 (marche I-EPAM) proveniente da Milano Linate, con 5 persone a bordo, è uscito di pista in fase di atterraggio ieri sera intorno alle 19.20, arrestando la sua corsa a poche decine di metri dalle case della città di Ciampino nei pressi dei palazzi di Via Trento, provocando grande spavento tra i residenti.
Dalle prime notizie non ci sarebbero stati feriti a bordo.
L’aereo è atterrato con provenienza da sud, come avviene soltanto nel 5% degli atterraggi in questo aeroporto, in funzione dei venti prevalenti, dopo aver sorvolato a bassa quota la popolosa frazione di Frattocchie della città di Marino, dove sorgeva l’antica città latina di Bovillae, nata prima della fondazione di Roma.
Per i cittadini di Ciampino si è trattato dell’ennesimo atterraggio di emergenza, come già avvenuto il 10 novembre 2008, il 4 agosto 2011, il 9 settembre 2012, l’8 novembre 2014, il 29 dicembre 2014, il 5 ottobre 2016, il 3 gennaio 2021, solo per citare alcuni casi.
Un ennesimo rischio per i residenti e per i passeggeri in questo aeroporto ultracentenario, troppo vicino alle case della città fin dalla sua nascita nel 1916 e stretto tra gli abitati di Ciampino, Marino e Roma.
Da 16 anni i cittadini e le Amministrazioni si battono per riportare il traffico di questo aeroporto entro i limiti normativi, migliorando le condizioni di vita e riducendo i rischi per le tre città.
Soltanto con il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18 dicembre 2018 è stato stabilito l’obbligo per Aeroporti di Roma e Enac di riportare il traffico aeroportuale a Ciampino entro i limiti di legge.
Da allora una dura battaglia legale avviata dalle compagnie Ryanair e Wizz Air, nonostante le sentenze positive del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, ha impedito finora la completa applicazione del Decreto.
Da oltre due mesi si attende quella che dovrebbe essere la definitiva sentenza del TAR Lazio per dare completa attuazione al Decreto del Ministero dell’Ambiente in questo aeroporto che resta comunque troppo pericolosamente vicino all’abitato.
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DOCUMENTAZIONE:
10/11/2008 atterraggio emergenza Ryanair Ciampino 166 passeggeri a bordo
04/08/2011 Atterraggio di emergenza a Ciampino del volo Ryanair Palermo – Bologna dirottato a Ciampino con fumo a bordo
09/09/2012 precipita a pochi km dall’aeroporto un aereo privato in atterraggio a Ciampino
https://abitarearoma.it/aeroporto-di-ciampino-ancora-un-incidente-aereo/
08/10/2014 Atterraggio con fuori pista aereo della ministra Prestigiacomo
https://www.corriere.it/politica/08_ottobre_14/prestigiacomo_ciampino_atterraggio_lungo_ebd4cf12-9a07-11dd-a6f3-00144f02aabc.shtml
29/12/2014 atterraggio di emergenza a Ciampino volo Air France Marsiglia – Venezia
https://ilcaffe.tv/articolo/9931/avaria-atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-per-un-aereo-diretto-a-venezia
05/10/2016 atterraggio di emergenza a Ciampino di un aerotaxi proveniente da Cagliari
03/01/2021 atterraggio di emergenza a Ciampino Airbus Wizz Air
https://www.metamagazine.it/atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-di-un-volo-wizz-air/
26/01/2022 Atterraggio di emergenza con uscita fuori pista di un aereo privato a Ciampino
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2022/01/26/news/aereo-ciampino-fuori-pista-atterraggio-emergenza-guasto-carrello-panico-paura-malpensa-30244450/
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino. La sentenza del Consiglio di Stato viene rispettata solo in parte. È necessaria una ulteriore riduzione dei voli.
25 novembre 2021
In base all’inappellabile sentenza definitiva del Consiglio di Stato pubblicata il 18 ottobre, dalla stessa data tutte le misure di contenimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino, previste dal decreto del ministro dell’ambiente numero 345 del 18 dicembre 2018, dovevano essere attive. Si tratta di: riduzione del numero dei voli low-cost da un massimo di 100 al giorno a un massimo di 65 al giorno, riduzione di voli privati e aerotaxi fino a un massimo di 61 al giorno, chiusura dell’aeroporto al volo notturno (tranne in casi eccezionali o di emergenza), sostituzione degli attuali velivoli, nel 50% dei voli, con altri di nuova generazione e più silenziosi; applicazione di nuove rotte di decollo più silenziose e che coinvolgano meno cittadini.
Invece di rotte di decollo migliori e di aerei più silenziosi non c’è ancora traccia.
Ryanair ha dislocato gli aerei di nuova generazione negli aeroporti di Londra, Varsavia, Bergamo e Bologna ma non nell’aeroporto Pastine di Ciampino.
A questo punto, come prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente (al quale il Consiglio di Stato ha dato completa via libera), per garantire il contenimento del rumore entro i limiti di legge e tutelare la salute dei cittadini, l’unica strada è ridurre ulteriormente il numero dei voli. Cosa si aspetta?
Il Consiglio di Stato ha chiarito la necessità e urgenza di tutelare la salute dei cittadini, tanto da emettere una sentenza immediatamente esecutiva.
Come conseguenza, qualunque sia la ragione che impedisce di completare alcune delle misure previste, dovrebbe essere obbligo di Aeroporti di Roma e delle autorità aeronautiche, come prevede il decreto del Ministro dell’Ambiente, sostituire immediatamente, anche in via temporanea, le misure mancanti con una maggiore riduzione dei voli.
Cosa si aspetta?
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: TAR Lazio contro Consiglio di Stato.
Il TAR Lazio concede a Ryanair una ulteriore proroga prima della riduzione dei voli, negata solo pochi giorni prima dalla sentenza del Consiglio di Stato.
22 ottobre 2021.
Ieri, 21 ottobre, su richiesta di Ryanair, il TAR del Lazio ha rinviato di ulteriori 5 giorni la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
La decisione è sorprendente ed incredibile perché solo tre giorni prima, il 18 ottobre, il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR e di ultima istanza, aveva rifiutato ulteriori proroghe a Ryanair. In particolare, nei punti “30 ” e “30.1” della sua sentenza, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di proroghe da parte di Ryanair, confermando che “la tempistica si pone in coerenza con l’esigenza di una sollecita tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Ryanair, non potendo rifiutare la decisione del Consiglio di Stato ed avendo già avuto in passato una lunghissima proroga da maggio a settembre 2021, molto sofferta dai cittadini, si è rivolta al TAR (organo inferiore), contestando la legittimità delle ordinanze operative, attraverso le quali ENAC stava eseguendo in pratica le disposizioni della sentenza del Consiglio di Stato.
Con la decisione di concedere una ulteriore dilazione di cinque giorni per la riduzione dei voli, il TAR ha annullato, nella sua applicazione pratica, una parte della decisione del Consiglio di Stato.
È chiaro che se un organo Inferiore della giustizia amministrativa (il TAR) può invalidare, anche solo in parte è solo nell’attuazione pratica, le decisioni prese dall’organo Superiore (il Consiglio di Stato), da questo rimpallo di responsabilità non si esce più, i ricchi e prepotenti avranno sempre ragione e i cittadini colpiti non otterranno mai giustizia.
“Non capiamo come sia possibile che in Italia, la giustizia non sia uguale per tutti. Siamo scandalizzati e delusi dalle istituzioni e non comprendiamo come sia possibile che il TAR riesca in modo incomprensibile a delegittimare una sentenza del Consiglio di Stato”. Dichiara il portavoce del Comitato, Roberto Barcaroli.
È ormai evidente a tutti che c’è una chiara intenzione di continuare a tutelare i privilegi delle compagnie aeree e gli interessi economici di pochi anziché il diritto alla salute delle centinaia di migliaia di cittadini interessati e vessati da anni.
“A questo punto sembra indispensabile un intervento del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, equivalente per i giudici amministrativi al Consiglio Superiore della Magistratura, per chiarire ai cittadini se la giustizia amministrativa esiste, oppure vale solo per alcuni privilegiati. Ovviamente la nostra battaglia non si fermerà fin quando il diritto alla salute non sarà tutelato”, conclude il portavoce.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: sentenza storica del Consiglio di Stato: respinto il ricorso di Ryanair e confermata la riduzione dei voli. Prevale il diritto alla salute dei cittadini.
Roma, 19 ottobre 2021.
“Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la giornata di oggi segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino.” dichiara il portavoce del comitato dei cittadini Roberto Barcaroli
Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza di oggi, conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi.
La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.
“Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana.” continua il portavoce del comitato dei cittadini.
Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato.
Su questo tema lo stesso Consiglio di Stato richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: “il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita” (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).
“Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza di oggi è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro.” conclude Roberto Barcaroli.
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DOCUMENTAZIONE:
SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL RICORSO DI RYANAIR (E WIZZ AIR AD ADIUVANDUM):
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, RESPINGE TOTALMENTE IL RICORSO DI RYANAIR E CONFERMA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR E DI WIZZ AIR.
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: Incontro positivo in Regione Lazio con l’Assessore Roberta Lombardi. Il Comitato dei cittadini continua con la sua battaglia per la tutela di salute e ambiente.
Roma, 13 ottobre 2021.
Il portavoce del Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, nella giornata di ieri ha incontrato presso la Regione Lazio, Roberta Lombardi, Assessore regionale a transizione ecologica, Marco Cacciatore, Presidente commissione regionale urbanistica, politiche abitative e rifiuti e Adolfo Tammaro, Assessore all’ambiente e mobilità del Comune di Marino, e i tecnici della Regione competenti in materia. Il tema portato davanti alle Istituzioni presenti riguarda la situazione di sofferenza patita dalla popolazione che vive nelle aree fortemente urbanizzate di Roma VII Municipio, Ciampino e Marino, limitrofe all’aeroporto di Ciampino.
All’attenzione dell’Assessore Lombardi sono state sottoposte le richieste provenienti dai cittadini di ulteriori interventi della Regione, per contrastare le gravi condizioni di disagio e di rischio per la salute a cui è esposto chi risiede nelle aree di Roma sud, Ciampino e Marino. Migliaia di cittadini sono infatti costretti a subire i continui passaggi a bassa quota, e a poche decine di metri dalle case, nel caso di Ciampino, dei rumorosissimi aerei in atterraggio e decollo dall’aeroporto.
Un particolare ringraziamento va all’Assessore Roberta Lombardi che si è dimostrata estremamente sensibile a quanto gli è stato sottoposto. Così come, con la sua conoscenza del territorio, Marco Cacciatore ha confermato e avvalorato quanto esposto. Adolfo Tammaro ha infine sottolineato l’assoluta necessità della riduzione dei voli e del pieno rispetto delle azioni di contenimento del rumore previste dal Decreto del Ministro Costa del dicembre 2018 e ad oggi non ancora rispettato.
Come emerso dall’incontro, “I cittadini si aspettano che venga allargato e rafforzato il già ottimo lavoro di analisi e vigilanza della Regione Lazio area qualità ambiente e di Arpa Lazio”, commenta Roberto Barcaroli, Arpa Lazio è l’unico Ente titolato al controllo ed a fornire incontrovertibili dati scientifici sull’inquinamento aeroportuale, sia acustico che dell’aria.
“A fronte dell’aggressiva battaglia legale, condotta da Ryanair e altre compagnie low-cost, che immobilizza da anni le prescrizioni previste dal Decreto del Ministro Costa 345/2018, i cittadini si aspettano dalla Regione un ulteriore sforzo, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, al fine di arrivare all’attesa riduzione dei voli”, continua il portavoce del Comitato.
Il TAR Lazio con la sua sentenza finale del 17 marzo 2021 ha dato ragione alle Istituzioni che, a norma di legge, vogliono ridurre i voli e torto alle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air. “Siamo all’ultimo miglio. La rabbiosa reazione legale delle due compagnie presso la Sede superiore del Consiglio di Stato ci ha fatto perdere altri 7 mesi, da aggiungere a quelli trascorsi dall’inizio del 2019, quando è iniziata la battaglia legale di Ryanair contro il Decreto n.345/2018. Ma per il 21 ottobre il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza conclusiva in cui tutti i nodi dovrebbero venire al pettine”, conclude Roberto Barcaroli.
Per qualsiasi aggiornamento sulla vicenda, i cittadini, o le Istituzioni che vogliano sposare questa battaglia, possono visitare il sito https://www.comitatoaeroportociampino.eu/
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021 che RIBALTA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 17/03/2021, concedendo a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio fino all’udienza del 16 settembre 2021. (Il 16/09/2021 si è tenuta l’udienza del Consiglio di Stato ma la sentenza non è ancora stata pubblicata)
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge la richiesta di Ryanair del 21/09/2021 (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021. Decreto Presidenziale del 21/09/2021 pubblicata il 22/09/2021. il Presidente respinge la richiesta e fissa, per la discussione, la camera di Consiglio per il 21/10/2021.
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge una seconda richiesta di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021 per tutto il periodo dell’orario invernale dei voli (dal 01/11/2021 al 27/03/2022). Decreto Presidenziale del 04/10/2021 pubblicata il 04/10/2021. il Presidente respinge la richiesta e mantiene, per la discussione, la camera di Consiglio già fissata per il 21/10/2021.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Coordinamento No Fly Zone Italia – coordinamento dei comitati aeroportuali italiani
14 Comitati aeroportuali chiedono più sicurezza
COMUNICATO STAMPA 06/10/2021
6 ottobre 2021
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia si associa al Comitato Antirumore Aeroporto di Linate nel denunciare le criticità correlate al rischio incidenti aerei nell’intorno di Linate, analoghe a quelle di tutti gli aeroporti italiani circondati da quartieri, scuole, ospedali ed aziende a rischio incidente rilevante.
In 20 anni ben tre incidenti a ridosso e dentro il sedime del Forlanini hanno evidenziato i limiti e la vulnerabilità di un contesto nel quale le “servitù aeronautiche” non sono state adeguate e sistematizzate.
Nonostante la Legge n. 58 del 1963, il Decreto 96/2005, successivo all’incidente del 8 Ottobre 2001 di Linate, con l’adozione del Piano di Rischio, del Rischio terzi con le “curve di isorischio”, e la promulgazione delle Mappe di Vincolo, non è stata risolta l’enorme criticità della coesistenza tra aeroporto, territorio e comunità dei cittadini.
Ancora oggi, il recente incidente del Pilatus PC 12 impone alcuni importanti interrogativi e ci induce a denunciare che il rischio non riguarda solo Linate ma la quasi totalità degli aeroporti italiani.
Come fronteggiare le ricadute ed il rischio incidenti, oltre all’impatto ambientale in genere, se il masterplan approvato dalla Commissione VIA-VAS nulla dice in merito all’incremento del numero dei voli? Come assicurare la sicurezza della Navigazione Aerea da un lato e la tutela dei cittadini e del territorio dall’altro?
È indispensabile che sia fissato un numero massimo di voli sia giornalieri che annuo, un limite/tetto rapportato al “carico antropico”, agli indici di affollamento di scuole, ospedali, aziende a rischio incidente rilevante.
Appare chiaro ed evidente a tutti, non fosse altro che per il triste record detenuto dall’aeroporto di Linate, che la contiguità tra voli commerciali di linea e voli civili privati deve essere come prima misura sospesa in urgenza.
Dopo questo incidente anche le attività di aerotaxi, di Aviazione Generale e delle aerolinee devono essere analizzate e riesaminate nel quadro della casistica/statistica risk assessment.
Dato atto di quanto sopra, occorre procedere alla immediata creazione di un tavolo tecnico ed istituzionale che proceda, senza ulteriori ritardi, a porre in essere tutte le misure atte a tutelare la popolazione dal rischio di incidenti aerei, tenendo conto del fatto che, come nel caso di Linate, i velivoli sorvolano a bassa quota centri abitati con case, uffici, scuole, asili, ospedali, centri commerciali, importanti arterie stradali, complessi industriali e serbatoi di carburante (nel caso di Linate , ad esempio, la centrale di cogenerazione dista poche centinaia di metri dal fondo pista a sud).
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia, in rappresentanza della totalità dei Comitati aeroportuali di cittadini, si dichiara dunque pronto a sostenere ed a promuovere ogni iniziativa ritenuta utile al raggiungimento della messa in sicurezza della popolazione che vive intorno all’aeroporto di Linate, così come di tutti gli altri aeroporti d’Italia che versano nelle medesime condizioni di rischio.
OORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena – Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato Sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Forlì – Comitato Sorvolati Forlì
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini di Varallo Pombia – Aeroporto Malpensa
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Associazione NoCargoParma Aps
Roma Ciampino – CRIAAC
Roma Fiumicino – Comitato FuoriPISTA
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Riduzione dei voli a Ciampino. Spetterà domani al Consiglio di Stato l’onere di far rientrare l’aeroporto nei limiti di legge.
15 settembre 2021
È attesa per domani la decisione del Consiglio di Stato sul futuro dei cittadini di Roma Sud, Ciampino e Marino che subiscono costantemente l’enorme rumore e l’inquinamento prodotto dagli aerei in decollo e in atterraggio nell’aeroporto di Roma Ciampino.
Ormai da anni l’inquinamento acustico prodotto dagli aerei sulle tre città supera abbondantemente i limiti di legge, come dimostrano il report mensili pubblicati da Arpa Lazio.
I limiti vengono costantemente violati, sia quelli previsti per le aree aeroportuali che quelli comunali. Lo spropositato traffico aereo di questo piccolo aeroporto, collocato in mezzo alle case di tre città, danneggia gravemente la vita di decine di migliaia di residenti.
Da 16 anni i cittadini protestano, supportati dalle Amministrazioni locali, per il mancato rispetto dei limiti e la mancata applicazione della Normativa.
Ci sono state migliaia di denunce di cittadini alla Magistratura nel 2009 e 2015 e una richiesta di procedura d’infrazione comunitaria nel 2014, con conseguente pesante intervento della UE sulla vicenda. Ma questo non é ancora bastato a riportare questo aeroporto a livelli di traffico compatibili con la vita delle persone e con l’ambiente.
L’aggressività delle compagnie low-cost, manifestata con atteggiamenti provocatori e con le decine di ricorsi al TAR, unita all’inadeguatezza di ENAC nel regolare l’utilizzo dell’aeroporto, tengono ferma da anni una situazione inaccettabile per i cittadini.
Il 18 dicembre 2018 con il suo decreto n. 345 lo stesso Ministro dell’Ambiente è intervenuto per porre fine a questo stato di cose, stabilendo tempi, compiti e modi per il rientro del traffico aereo nei limiti di legge entro il 2020.
Ma anche questo decreto è stato, per ora, fermato dalla palude di ricorsi al TAR.
Il TAR, il 17 marzo 2021, aveva dato completamente ragione ai cittadini, stabilendo che il decreto del Ministro dell’Ambiente dovesse essere interamente applicato.
Contro questa decisione hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato Ryanair e Wizz Air.
Spetterà domani al Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa, porre fine a questa vicenda, confermando, speriamo, la sentenza del TAR.
È evidente a tutti che per migliaia di cittadini non è sopportabile, né accettabile, né giusto dover subire queste condizioni di vita.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sulla riduzione dei voli a Ciampino, l’AD di Ryanair, O’Leary, sbarca a Roma per fare pressione. Continuano le vessazioni sui cittadini di Marino, Ciampino e Roma.
9 settembre 2021
Il 16 settembre il Consiglio di Stato dovrà decidere se bloccare le leggi nazionali sulla regolazione del rumore aeroportuale o se dare finalmente corso all’applicazione di queste leggi nell’aeroporto di Ciampino, consentendo la prevista riduzione di almeno il 30% dei voli.
La sospensione del Consiglio di Stato, fino all’udienza fissata per il 16 settembre, era arrivata il 10 maggio, a seguito del ricorso di Ryanair e Wizz Air contro la decisione con cui il TAR Lazio, il 17 marzo, aveva finalmente riconosciuto le ragioni di Ministero dell’Ambiente, Regione e Comuni che si battevano contro Ryanair, Wizz Air e AdR, a tutela dei cittadini di Roma sud, Ciampino e Marino, per ottenere la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Questa sospensione ha fatto vivere ai residenti un’estate molto pesante.
Puntuale come sempre, ieri, una settimana prima dell’udienza, Michael O’Leary, AD di Ryanair, è piombato a Roma, con il suo Learjet aziendale, per dettare le condizioni sul futuro del trasporto aereo in Italia.
Le dichiarazioni del capo di Ryanair, riportate da tutti i principali media, sono sconcertanti.
“ITA fallirà come Alitalia”. Ma ITA non gli chiede i danni? E l’autorità garante della concorrenza non dice nulla?
“Apriremo nuove rotte a Roma per un totale di 62 destinazioni e 20 Paesi”. Ma già adesso, secondo flightradar24.com, il solo piccolo aeroporto di Ciampino ha 67 destinazioni e 27 Paesi serviti.
“Ryanair in Italia, per l’estate 2022 dovrebbe avere circa 200 velivoli”. La matematica di O’Leary non è molto solida: attualmente la flotta di Ryanair, comprese le compagnie satelliti Malta Air, Lauda e Buzz, è composta da 450 aerei. Se in Italia verrà impegnata quasi metà della flotta, gli altri 19 Paesi serviti dovranno accontentarsi di qualche aereo ciascuno.
Poi, naturalmente, O’Leary pretende l’abolizione delle tasse comunali. Ma non gliel’ha detto nessuno che le compagnie aeree sono esentate in quasi tutto il mondo da qualsiasi tassa sul combustibile aereo, che per loro, dopo quella del personale, è la maggiore voce di costo? Insomma, le compagnie aeree, compresa Ryanair, già ora hanno un gigantesco “aiuto di Stato”. Pur essendo un settore che contribuisce pesantemente ai cambiamenti climatici e che non ha prospettive significative di ridurre il proprio contributo negativo.
Il portavoce del comitato, Roberto Barcaroli, dichiara:
“Vogliamo credere che il 16 settembre anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR Lazio, riconoscerà il diritto e la necessità di ridurre drasticamente il numero di voli nell’aeroporto di Ciampino, riconducendolo dentro i limiti di legge. Limiti sistematicamente violati da anni come riportato dai controlli di Arpa Lazio”.
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DOCUMENTAZIONE:
Pierluigi Di Palma – Michael O’Leary: Ryanair in ENAC per i programmi di ripartenza del traffico aereo – Roma – 8 Settembre 2021
Si è svolto questa mattina, in un clima di cordialità, presso la sede dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile l’incontro tra il Presidente, Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, e l’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary.
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia” – Adnkronos
https://www.adnkronos.com/oleary-ryanair-ita-fallira-come-alitalia_2u2zRSmXmG3VRVkRlOiML8
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia”. 08 settembre 2021 | 12.34. LETTURA: 2 minuti. L’ad della compagnia aerea low cost: “Destino è essere venduta …
Ryanair Annuncia L’operativo Invernale 2021 Da/Per Roma …
https://corporate.ryanair.com/novita/ryanair-annuncia-loperativo-invernale-2021-da-per-roma/
Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, ha annunciato oggi (8 settembre) il suo operativo invernale 2021 dai suoi due aeroporti di Roma – Ciampino e Fiumicino …
Flotta Ryanair corporate è di 450 aerei
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Video-Assemblea pubblica del Comitato Aeroporto il 29 luglio: un invito alla partecipazione dei cittadini
28 luglio 2021
Quando, il 17 marzo, la sentenza finale del TAR Lazio confermó la legittimità della riduzione di almeno un terzo dei voli a Ciampino, chi, come noi, vive a Ciampino, Marino e Roma Sud si illuse che quest’estate avremmo vissuto meglio.
Il 10 maggio ci ha pensato il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR Lazio, a deludere le nostre aspettative, concedendo, in via precauzionale, a Ryanair e alle altre compagnie ricorse in appello, di continuare ad operare al ritmo di quasi 100 voli di linea al giorno, più altri 40 o 50 voli VIP, di Stato e militari, per un totale di quasi 150 voli giornalieri, dalle 6 del mattino alle 23. Più qualche volo notturno se serve.
Un inferno che, con le finestre aperte, ti entra in casa, rendendo difficile riposare, parlare o sentire la TV.
Questo fino al 16 settembre, quando il Consiglio di Stato emetterà la sentenza definitiva.
É anche in corso, in questi giorni, la ricerca e la sperimentazione di nuove procedure di decollo che riducano l’impatto degli aerei a bassa quota sulle aree più colpite dei comuni di Ciampino e Marino.
Soluzioni difficili da trovare per questo piccolo aeroporto che ha più di 100 anni, è incastrato in mezzo alle aree abitate di Ciampino, Marino e Roma Sud, e da cui si pretende che svolga il ruolo impossibile di un moderno aeroporto internazionale.
Di questi temi, e anche della possibilità di chiedere un nuovo intervento della UE nella vicenda di dell’aeroporto di Ciampino, come già avvenuto dal 2014 al 2017, discuteremo domani, 29 luglio alle ore 21, in una Video-Conferenza Zoom, aperta a tutti i cittadini interessati.
PER PARTECIPARE RICHIEDETE IL LINK ZOOM A: contatti@comitatoaeroportociampino.eu
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: Ryanair vuole far passare sulle nostre teste un aereo ogni 4 minuti.
16 luglio 2021
Secondo le notizie di autorevoli fonti di stampa, il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è incontrato con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, e del Turismo, Garavaglia.
Obiettivo degli incontri: acquisire nuove rotte (slot), anche cannibalizzando il patrimonio di Alitalia, e ottenere la soppressione dell’imposta regionale IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili), istituita per compensare i danni ai cittadini prodotti dall’inquinamento acustico del traffico aereo.
Per Ciampino, dove da anni sono ampiamente superati i limiti di legge, O’Leary chiede di ignorare il nuovo limite a 65 voli di linea giornalieri e di ottenerne addirittura 200, anche se qui non c’è nessuna sostituzione di slot Alitalia, che non vola da Ciampino.
Ma la riduzione dei voli a Ciampino è imposta, per obbligo di legge, dal Piano di riduzione del rumore dell’11/11/2015 di Aeroporti di Roma, società di gestione di Fiumicino e Ciampino. Si tratta della legge sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e dei decreti applicativi ad essa collegati, l’ultimo dei quali, il DM Ambiente 29/11/2000, impone alle società di gestione di strade, ferrovie e aeroporti di predisporre piani di contenimento e abbattimento del rumore, nel caso vengano superati i limiti di legge.
Il Piano di Aeroporti di Roma è contenuto anche dalla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino e nel Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018.
Ryanair ha già rallentato l’attuazione del Piano di riduzione dei voli a Ciampino, attraverso una serie di ricorsi al TAR e Consiglio di Stato.
Il 17 marzo 2021 il TAR ha respinto, punto per punto, le pretese di Ryanair e si è attualmente in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che si dovrebbe pronunciare il 16 settembre 2021.
Già dal 2004 il Consiglio di Stato ha confermato in maniera definitiva la validità di queste norme (Consiglio di Stato – Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11/06/2004) Sentenza n. 5822).
Ora sembrerebbe di capire, dalle notizie di stampa, che il signor O’Leary, in pendenza delle decisioni della Magistratura, si sia presentato ai Ministri della Repubblica per chiedere loro di fermare la riduzione dei voli a Ciampino.
Vogliamo sperare che così non sia, in caso contrario sarebbe un enorme scandalo che i nostri Ministri anche solo lo avessero ricevuto.
Vogliamo ricordare ai nostri Ministri e al sig. O’Leary che 200 voli commerciali di Ryanair al giorno più almeno 50 voli giornalieri di altre compagnie di linea, di aviazione generale, di stato, di protezione civile e militari vorrebbero dire, nelle 17 ore di apertura dell’aeroporto un volo ogni 4 minuti, un incubo per gli abitanti di Ciampino, di Marino e tutto il quadrante sud di Roma.
Già oggi, nonostante la riduzione per la pandemia, la media di voli commerciali passeggeri al giorno è di 76, dei quali 10 tra le 6 e le 7 del mattino.
Gli aerei “silenziosi” di cui parla O’Leary (Boeing 737 MAX8), secondo il Piano di Aeroporti di Roma dovevano sostituire il 50% della flotta Ryanair a Ciampino entro metà del 2020, ma non si sono mai visti a causa dei noti incidenti che ne hanno fermato la produzione per un lungo periodo. Sono aerei che destano non poche preoccupazioni nei cittadini che se li vedranno passare sulla testa.
Sarebbe ora che il Governo e la Magistratura facessero rispettare le leggi della Repubblica.
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DOCUMENTAZIONE:
Regione Lazio – TRIBUTI – IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili civili
www.regione.lazio.it/rl_tributi/?vw=tab&id=184
IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili) L’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), istituita con l’art. 5 della L.R. 2-2013, è entrata in vigore il 1° maggio 2013.
MINISTERO DELL’AMBIENTE – Gazzetta Ufficiale DM Ambiente 29/11/2000
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/12/06/00A15030/sg
MINISTERO DELL’AMBIENTE DECRETO 29 novembre 2000
“Criteri per la predisposizione, da parte delle societa’ e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.” (GU Serie Generale n.285 del 06-12-2000)
CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11 …
Oggetto della presente controversia è l’impugnato decreto del Ministro dell’Ambiente 29 novembre 2000 (G.U. 6 dicembre 2000, n. 285), recante “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.
VIA dell’Aeroporto di Ciampino – “Masterplan dell’Aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino – Roma”
https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681
Quadro di Riferimento Ambientale – Relazione volume 3 – a pag. 15 contiene la limitazione a 65 voli di linea giornalieri
https://va.minambiente.it/File/Documento/173301
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
NOTIZIE DELLA STAMPA SU INCONTRO DEL 15/07/2021 DI O’LEARY CON MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TURISMO
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino. Basta con arroganza e ingiustizia
14 maggio 2021
Una incredibile sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata Il 10 maggio, ribalta completamente la precedente sentenza del Tar Lazio che, il 17 marzo 2021, aveva fatto sperate ai cittadini di Ciampino, Marino e Roma Sud che l’inquinamento fuorilegge prodotto dall’ aeroporto di Ciampino stesse per rientrare nei limiti previsti dalle norme.
In quella sentenza, Il TAR Lazio ha smentito completamente le motivazioni con le quali Ryanair è Wizz Air hanno tenuto inchiodato al palo, per oltre 2 anni, il decreto del dicembre 2018 del Ministro dell’Ambiente, finalizzato al rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge dell’inquinamento acustico.
Secondo il Consiglio di Stato, se di applicasse il Decreto esisterebbero buone ragioni per temere dei danni economici alle Compagnie Ryanair e WizzAir (poi da risarcire) e dei disagi ai viaggiatori.
Come cittadini non possiamo riconoscerci in questa impostazione istituzionale.
Ci domandiamo come sia possibile che rispettare le leggi dello Stato (perché solo questo chiediamo da anni e solo a questo mira il contestato decreto del Ministero dell’Ambiente), possa generare dei “danni economici” da risarcire a Ryanair e Wizz Air. Le leggi italiane sono note a tutti, anche alle compagnie estere che vengono a lavorare in Italia.
Ma che contratti hanno le due Compagnie per avanzare queste pretese e chi li ha firmati? Chi gli ha dato la garanzia che le Leggi dello Stato che valgono per noi non valgano invece per loro?
Noi, se riceviamo una multa, non possiamo chiedere i danni al vigile che ce l’ha fatta. Perche Ryanair e WizzAir lo possono fare?
Dove sono questi contratti? Perché la stampa, i magistrati e le istituzioni che dovrebbero vigilare sul trasporto aereo non li tirano fuori?
Come é possibile che compagnie estere che vengono a lavorare in Italia pretendano di essere esonerate dal rispetto delle leggi italiane? Come è possibile che ci siano tribunali che gli danno ragione?
l’11 maggio 2021 l’Agenzia Europea per l’ambiente ha ricordato, in una nota sul suo sito, che il rumore è la seconda fonte di problemi per la salute e per il benessere dei cittadini europei, subito dopo inquinamento dell’aria da polveri sottili.
(https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema).
Intanto, gli Amministratori Delegati delle due compagnie, che piangono miseria e minacciano ritorsioni economiche attraverso la via giudiziaria, sono tra i più pagati d’Europa, secondi solo al capo di Lufthansa.
Si potrebbe pensare che le nostre sofferenze e gli incomprensibili provvedimenti giudiziari che subiamo servano solo ad aumentare i premi di produzione del top management delle compagnie.
Non possiamo accettarlo.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Wizz Air che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Ordinanza del Consiglio di Stato pubblicata il 10/05/2021 che ribalta le sentenze del TAR Lazio del 17/03/2021
Nota sul sito dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, rinnovata l’11/05/2021, sui rischi connessi all’inquinamento acustico
https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema
Articolo del corriere.it sul raffronto tra gli stipendi degli Amministratori Delegati delle compagnie aeree
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ryanair sfida lo Stato Italiano: i cittadini contro Ryanair
12 aprile 2021
Ryanair non si rassegna alla riduzione dei voli necessaria per il rientro nei limiti di legge dell’aeroporto di Ciampino e ricorre al Consiglio di Stato, anteponendo ancora una volta i suoi interessi economici al diritto alla salute dei cittadini e alla legge. Il ritorno della legalità a Ciampino, imposto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018 con la riduzione del 35% dei voli e suffragato di recente dalla sentenza del TAR Lazio, sblocca, dopo oltre due anni di contese legali imposte da Ryanair, la effettiva riduzione dei voli.
Un Decreto, quello del 2018, che con la riduzione dell’enorme inquinamento aereo conferma, in applicazione della legge, la priorità del diritto alla salute dei cittadini rispetto agli interessi economici di pochi.
Ma Ryanair non si rassegna e ricorre al Consiglio di Stato, contro la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, Regione e Amministrazioni locali, pretendendo che si dia la priorità all’interesse economico della compagnia invece che alla difesa della salute dei cittadini e all’applicazione della legge.
Una vera e propria sfida allo Stato italiano di fronte alla Giustizia Amministrativa.
Il CRIAAC, Comitato di cittadini di Ciampino, Marino e Roma, da oltre 15 anni combatte per l’applicazione della legge nell’aeroporto di Ciampino, legge ripristinata solo ora attraverso il Decreto ministeriale del 2018 che da qualche settimana è finalmente in applicazione.
Il CRIAAC non si fermerà nel suo contrasto di questa prepotenza e per la difesa della salute, anche a fianco delle istituzioni italiane di tutti i livelli, dalla Presidenza del Consiglio, passando per i Ministeri interessati, fino alla Regione Lazio e ai comuni di Marino, Ciampino e Roma, perché l’interesse nazionale del rispetto della legge e della difesa della salute prevalga definitivamente sugli interessi di un privato che vuole comandare a casa nostra.
A tal fine, la prima azione programmata sarà lo svolgimento di una Conferenza a difesa della salute dei cittadini che il CRIAAC organizzerà nelle prossime settimane invitando, in particolare, tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte da Ryanair in questo nuovo confronto davanti ai giudici amministrativi del Consiglio di Stato.
Il Comitato CRIAAC invita i cittadini a mobilitarsi in questa ulteriore fase di battaglia per la difesa della salute.
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Il TAR Lazio autorizza la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino
Sarà compito delle Autorità Aeronautiche comunicare subito alla conferenza mondiale della IATA del giugno 2021 il nuovo limite a 65 voli giornalieri (atterraggi+decolli) affinché entri in vigore già dal 31 ottobre 2021.
17 marzo 2021
È una grande notizia per le migliaia di abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, colpiti da anni di rumore oltre i limiti di legge e sottoposti ad un rilevante inquinamento dell’aria.
Con due sentenze pubblicate oggi, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Le due sentenze sono immediatamente applicative, sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per rendere operativa la decisione del Tar.
La scadenza è quella dell’annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali, del giugno 2021, dove vengono trattati gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) per l’orario invernale dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile.
Se tutto andrà bene, la riduzione del traffico nell’aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021.
Il Tar Lazio nelle sue sentenze ha respinto, punto per punto, tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l’applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente per il rientro dell’aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa).
È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l’indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.
Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza ricorso Ryanair
Sentenza ricorso Wizz Air
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È questo il momento per risanare l’aeroporto di Ciampino.
4 marzo 2021
[aerei in sosta durante la pandemia]
Gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, che subiscono l’inquinamento dell’aria e il rumore prodotto dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, aspettano da molti anni che questo aeroporto riduca la sua attività, per rientrare finalmente nei limiti previsti dalla legge. Poiché dal dicembre 2018, il Decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato per riportare lo scalo entro i limiti di legge, resta inapplicato e intrappolato nella rete burocratica dei numerosi ricorsi al TAR promossi dalle compagnie aeree low-cost e da Aeroporti di Roma.
Senza avere ancora ottenuto un pronunciamento dal TAR Lazio, il decreto ministeriale, tanto atteso dai cittadini, è bloccato nei labirinti della giustizia amministrativa da oltre 2 anni.
L’udienza del Tar Lazio del 18 novembre 2020, che si sperava definitiva, a oltre 3 mesi di distanza non ha ancora visto la pubblicazione della sentenza.
Tutto questo comporta, tra l’altro, importanti conseguenze: infatti, anche in seguito ad una sperabile decisione positiva del TAR, le autorità aeronautiche devono comunque disporre di tempo sufficiente per avviare il complesso percorso internazionale per informare tutto il mondo del trasporto aereo della riduzione della “capacitá operativa” dell’aeroporto.
Percorso che si deve concludere con sufficiente anticipo rispetto alla conferenza mondiale della IATA (associazione delle compagnie aeree) di inizio giugno 2021, dove, come ogni anno, si assegneranno alle compagnie aeree i diritti di atterraggio e decollo per ogni aeroporto.
Se sarà conseguito questo obiettivo, la riduzione del numero di voli a Ciampino diventerà operativa dall’ultima domenica di ottobre 2021 (inizio orario invernale dei voli 2021 – 2022).
Altrimenti tutto passerà, come minimo, all’aprile 2022, data di inizio del successivo orario estivo dei voli di linea. Allontanando di un ulteriore intero anno l’attesa riduzione dei voli.
La pandemia di covid-19, con le sue drammatiche conseguenze, ha prodotto anche a Ciampino, come in tutti gli aeroporti, una drastica riduzione del traffico aereo.
Ora la disponibilità dei vaccini per il COVID19, unita al successo delle campagne vaccinali nel Regno Unito e in Israele, fanno sperare in una maggiore libertà di spostamento, già dall’estate 2021.
L’allentamento delle restrizioni, inevitabilmente, coinciderà con un aumento dei voli che, si spera, resterà contenuto nei limiti di legge, per non far passare chi vive nelle vicinanze dell’aeroporto dal dramma della pandemia al dramma di un nuovo aumento illegale del traffico aereo.
Il momento per risolvere i molti problemi di questo aeroporto è ora.
Abbiamo già ottenuto nel 2014 e nel 2015 l’attenzione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, con interventi diretti e con una lunga procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14/ENVI) estesa anche al Piano Nazionale degli Aeroporti, e non esiteremo a tornare ancora a Brussels per difendere i nostri diritti.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché i nostri diritti vengano tutelati e si ponga fine a questa inaccettabile vicenda.
In modo particolare troviamo incomprensibile l’atteggiamento della Giunta comunale di Ciampino che sembra sempre mettere sullo stesso piano gli interessi di un impianto aeroportuale, che opera oltre i limiti di legge, e il diritto alla salute dei cittadini.
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Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.
6 gennaio 2021
La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.
L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.
Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.
Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.
Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.
Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.
Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.
La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.
Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.
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Aeroporto di Ciampino, nell’audizione congiunta in Regione Lazio delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Trasporti i cittadini chiedono lo stop ai voli notturni.
Pieno successo dell’audizione congiunta delle Commissioni Regionali Urbanistica, Ambiente e Trasporti, del 4 agosto.
5 agosto 2022
L’audizione, richiesta dal Criaac, é stata convocata presso la Regione Lazio dal Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica, presenti i Consiglieri Regionali Marco Cacciatore, Simone Lupi, Devid Porrello, Valerio Novelli e Enrico Forte.
In apertura dell’audizione il presidente Marco Cacciatore ha dato la parola al rappresentante del Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ciampino (Criaac) che ha evidenziato come nessuna delle prescrizioni del decreto Costa del dicembre 2018 possa considerarsi pienamente rispettata, con la clamorosa situazione di elusione di quanto disposto anche dal Consiglio di Stato in riferimento al blocco dei voli notturni tra le 23.00 e le 06.00, quando l’aeroporto è chiuso a tutela della salute dei cittadini.
Di fronte alle giustificazioni burocratiche di Enac (apparse francamente poco rispettose dello spirito del Decreto Ministeriale) tutti gli altri presenti (Regione Lazio Ambiente, Arpa Lazio) e tutte le parti politiche che hanno parlato (Sindaca del Comune di Ciampino, capo della Segreteria del Comune di Marino, Consiglieri Regionali Lupi e Porrello ed il Presidente Cacciatore) si sono espressi a favore della necessità di identificare immediatamente le reali situazioni di emergenza (“situazioni eccezionali e di forza maggiore”) che possano autorizzare, solo eccezionalmente, atterraggi o decolli a Ciampino in orario notturno. Questo per dare uno stop immediato agli oltre 450 voli atterrati e decollati durante la notte a Ciampino nei primi 6 mesi del 2022, quando l’aeroporto doveva considerarsi chiuso.
Secondo quanto riferito da Arpa Lazio, si tratta di una quantità di voli notturni rimasta invariata rispetto ai livelli pre-COVID, nonostante il blocco al volo notturno contenuto nel Decreto Ministeriale Ambiente, emanato il 18 dicembre del 2018 e completamente confermato, punto per punto, dalle sentenze del Consiglio di Stato.
Il Decreto Ministeriale e le sentenze del Consiglio di Stato (massimo grado della Giustizia Amministrativa) sembrano essere stati completamente ignorati da chi governa l’aeroporto.
Ringraziamo tutti coloro che hanno riconosciuto la validità delle richieste del Comitato. Un ringraziamento dobbiamo anche a tutte le Parti politiche intervenute a tutela dei cittadini, con riguardo alla Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, insediatasi molto recentemente e subito attivatasi a supporto dei suoi cittadini.
Riteniamo che quest’audizione sia un grande risultato per i cittadini, anche se l’obiettivo finale resta sempre il rispetto delle regole e dei diritti, senza che siano necessari anni di proteste per ottenerlo.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino e all’archivio dei bollettini 2012-2022.
https://www.arpalazio.it/ambiente/rumore/rumore-da-infrastrutture-di-trasporto
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum:
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Nel giorno in cui la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione, incredibile e provocatoria richiesta di O’Leary a Draghi con la quale pretende di dettare legge al Governo.
Dopo aver perso al TAR e al Consiglio di Stato la strategica battaglia di Ciampino, l’AD di Ryanair cerca di vincere la partita a tavolino con una provocatoria dichiarazione in contrasto con le norme nazionali e comunitarie, contro la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
10 febbraio 2022
Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Ansa, l’AD di Ryanair, Michael O’Leary, annuncia che quest’anno il mercato italiano sarà al primo posto per la compagnia irlandese, scavalcando Spagna e Gran Bretagna. Per questo Ryanair si preparerebbe ad investire 2,5 miliardi in Italia.
In cambio però O’Leary si rivolge al Presidente Draghi con tre richieste (che sembrerebbero più un “ricatto”).
Se il Governo Draghi ubbidirà, O’Leary promette che investirà altri 2 miliardi in Italia, senza chiarire dove. Forse una minacciosa offerta di acquisire ITA, visto che è stimata tra 1,2 e 1,5 miliardi?
Ecco le tre richieste di Ryanair:
- togliere le restrizioni a Ciampino, in sostanza Ryanair chiede al Governo di rinnegare le leggi dello Stato, le Norme Comunitarie, il Decreto Ministeriale n. 345/2018 su Ciampino del Ministero della Transizione Ecologica, l’indagine Comunitaria EU Pilot 6876/14/ENVI e le sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato che, dall’ottobre scorso, hanno imposto giuste (e non ancora del tutto applicate) restrizioni al numero dei voli e all’operatività nell’aeroporto di Ciampino. Poca cosa per O’Leary, considerato che – venendo comunque sconfitto – sulla vicenda di Ciampino ha portato di fronte al TAR e al Consiglio di Stato Il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della Transizione Ecologica, Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, il Presidente della Regione Lazio, il Comune di Marino, l’ENAC e Aeroporti di Roma SpA. Avendo perso sul campo in Italia ed essendo probabilmente in difficoltà con la concorrenza nei più forti mercati inglese e spagnolo, sembrerebbe che l’AD di Ryanair tenti adesso di vincere a tavolino la partita italiana persa in tribunale, gettando sul tavolo del Governo discutibili promesse e una posta tutta da verificare.
- abolire per tre anni la tassa addizionale comunale sui passeggeri imbarcati. Si tratta dell’IRESA “Imposta regionale emissioni sonore aeromobili”, di 6 o 7 euro a passeggero, destinata in parte ai Comuni aeroportuali. È una cifra minima ma toglierla equivarrebbe per Ryanair a poter aumentare un po’ le tariffe a fronte della riduzione “psicologica” del costo del biglietto agli occhi del cliente. Una sorta di promozione pubblicitaria a spese dello Stato.
- sospendere le tasse ambientali sui voli a corto raggio nella UE. Infatti, il Governo ha introdotto una tassa di 30 euro per i voli di meno di 350 Km e vietato i voli sulle tratte che possono essere coperte in 3 ore dal treno. Una scelta governativa inevitabile, se vogliamo contenere i cambiamenti climatici, che sta favorendo lo sviluppo di partnership fra compagnie aeree, aeroporti e treni, espandendosi a macchia d’olio. Esempi significativi sono quelli della portoghese TAP e della compagnia EVA Air di Taiwan, ma anche di AdR che sta cercando di far arrivare stabilmente i treni Freccia Rossa e Freccia Argento di FS direttamente a Fiumicino. Una razionalizzazione indispensabile che non piace a Ryanair, abituata a tenere in pugno i piccoli aeroporti e le destinazioni secondarie.
Chiediamo al Presidente del Consiglio e a tutte le Istituzioni coinvolte di respingere con fermezza questa ennesima provocazione di Ryanair.
Chiediamo che le istituzioni difendano le leggi nazionali, le Norme comunitarie e tutelino la salute e i diritti dei cittadini, garantendo l’applicazione delle sentenze definitive già emesse dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato per l’applicazione del DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018 e il rientro nei limiti normativi dell’attività dell’aeroporto di Ciampino.
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DOCUMENTAZIONE:
9 febbraio 2022 – L’articolo dell’Agenzia Ansa con le dichiarazioni dell’AD di Ryanair.:
9 febbraio 2022 – Ansa – La tutela dell’ambiente entra in Costituzione. Cingolani: ‘Svolta epocale’
Quanto vale la nostra compagnia di bandiera ITA airways:
https://www.affaritaliani.it/economia/msc-ita-lufthansa-il-triangolo-che-piace-a-tutti-776688.html
UE Cambiamenti climatici e razionalizzazione delle reti di trasporto europee. Basta con i voli a corto raggio.
Il futuro? Rimanendo in Europa il mezzo aereo rimarrà elemento primario di trasporto sui collegamenti internazionali a medio raggio. Sul corto raggio è destinato a perdere valenza col progredire dei collegamenti ferroviari.
Trenitalia, collegamenti ferroviari per Fiumicino: Treno no-stop da Roma Termini, Treni regionali, cominciano i primi collegamenti Freccia Rossa e Freccia Argento
https://www.trenitalia.com/it/informazioni/collegamenti_perlaeroportodiromafiumicino.html;
Corte dei conti UE
….
21 – Gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità e nel relativo esercizio offrono vantaggi considerevoli alla società nel suo insieme, poiché apportano ai passeggeri risparmi in termini di tempo, elevati livelli di sicurezza, protezione e comodità a bordo. Consentono di “liberare” capacità sulle reti stradali e ferroviarie convenzionali congestionate, nonché negli aeroporti. La linea ferroviaria ad alta velocità può altresì rafforzare il dinamismo socioeconomico nonché contribuire alla riqualificazione delle aree urbane degradate vicino alle stazioni.
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/high-speed-rail-19-2018/it/)
La battaglia di Ciampino – Sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Lazio contro Ryanair e Decreto Ministeriale Ambiente n. 345/2018 per Ciampino
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico/
Sentenza del TAR Lazio. Contro il Decreto Ministro Ambiente n. 345/2018 (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair, la sentenza riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair. La sentenza è immediatamente eseguibile.
(Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, respinge totalmente il ricorso di Ryanair e conferma la sentenza del TAR Lazio del 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni delle amministrazioni pubbliche in difesa dei cittadini colpiti, smontando completamente le ragioni portate da Ryanair:
Sentenza del Consiglio di Stato n. 0654/2022 pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente tutte le richieste avanzate da Wizz Air, difendendo il diritto alla salute e a normali condizioni di vita dei cittadini e dando completamente ragione alle Amministrazioni resistenti.
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021, a seguito di un ulteriore ricorso di Ryanair contro l’applicazione pratica del DM Ambiente n. 345/2018, con il quale il TAR Lazio “Ritenuto che, pur costituendo gli atti impugnati pedissequa applicazione della sentenza di questa Sezione n. 3236 del 2021, confermata in appello dal Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 6976 del 2021” [cioè delle decisioni definitive sia dello stesso TAR Lazio che del Consiglio di Stato] dispone un breve rinvio di 5 giorni all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato e rimanda la decisione collegiale alla camera di consiglio fissata per il 17 novembre 2021. Dal 17 novembre siamo ancora in attesa della sentenza definitiva (che certo non potrà smentire la decisione del superiore Consiglio di Stato).
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Ancora un atterraggio d’emergenza a Ciampino. Aereo fuori pista si arresta a poche decine di metri dalle case. I cittadini chiedono maggiore sicurezza e il completo rientro del traffico nei limiti normativi.
27 gennaio 2022
Ancora un atterraggio di emergenza a Ciampino che poteva avere gravi conseguenze.
Un aerotaxi Hawker 750 (marche I-EPAM) proveniente da Milano Linate, con 5 persone a bordo, è uscito di pista in fase di atterraggio ieri sera intorno alle 19.20, arrestando la sua corsa a poche decine di metri dalle case della città di Ciampino nei pressi dei palazzi di Via Trento, provocando grande spavento tra i residenti.
Dalle prime notizie non ci sarebbero stati feriti a bordo.
L’aereo è atterrato con provenienza da sud, come avviene soltanto nel 5% degli atterraggi in questo aeroporto, in funzione dei venti prevalenti, dopo aver sorvolato a bassa quota la popolosa frazione di Frattocchie della città di Marino, dove sorgeva l’antica città latina di Bovillae, nata prima della fondazione di Roma.
Per i cittadini di Ciampino si è trattato dell’ennesimo atterraggio di emergenza, come già avvenuto il 10 novembre 2008, il 4 agosto 2011, il 9 settembre 2012, l’8 novembre 2014, il 29 dicembre 2014, il 5 ottobre 2016, il 3 gennaio 2021, solo per citare alcuni casi.
Un ennesimo rischio per i residenti e per i passeggeri in questo aeroporto ultracentenario, troppo vicino alle case della città fin dalla sua nascita nel 1916 e stretto tra gli abitati di Ciampino, Marino e Roma.
Da 16 anni i cittadini e le Amministrazioni si battono per riportare il traffico di questo aeroporto entro i limiti normativi, migliorando le condizioni di vita e riducendo i rischi per le tre città.
Soltanto con il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18 dicembre 2018 è stato stabilito l’obbligo per Aeroporti di Roma e Enac di riportare il traffico aeroportuale a Ciampino entro i limiti di legge.
Da allora una dura battaglia legale avviata dalle compagnie Ryanair e Wizz Air, nonostante le sentenze positive del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, ha impedito finora la completa applicazione del Decreto.
Da oltre due mesi si attende quella che dovrebbe essere la definitiva sentenza del TAR Lazio per dare completa attuazione al Decreto del Ministero dell’Ambiente in questo aeroporto che resta comunque troppo pericolosamente vicino all’abitato.
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DOCUMENTAZIONE:
10/11/2008 atterraggio emergenza Ryanair Ciampino 166 passeggeri a bordo
04/08/2011 Atterraggio di emergenza a Ciampino del volo Ryanair Palermo – Bologna dirottato a Ciampino con fumo a bordo
09/09/2012 precipita a pochi km dall’aeroporto un aereo privato in atterraggio a Ciampino
https://abitarearoma.it/aeroporto-di-ciampino-ancora-un-incidente-aereo/
08/10/2014 Atterraggio con fuori pista aereo della ministra Prestigiacomo
https://www.corriere.it/politica/08_ottobre_14/prestigiacomo_ciampino_atterraggio_lungo_ebd4cf12-9a07-11dd-a6f3-00144f02aabc.shtml
29/12/2014 atterraggio di emergenza a Ciampino volo Air France Marsiglia – Venezia
https://ilcaffe.tv/articolo/9931/avaria-atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-per-un-aereo-diretto-a-venezia
05/10/2016 atterraggio di emergenza a Ciampino di un aerotaxi proveniente da Cagliari
03/01/2021 atterraggio di emergenza a Ciampino Airbus Wizz Air
https://www.metamagazine.it/atterraggio-di-emergenza-a-ciampino-di-un-volo-wizz-air/
26/01/2022 Atterraggio di emergenza con uscita fuori pista di un aereo privato a Ciampino
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2022/01/26/news/aereo-ciampino-fuori-pista-atterraggio-emergenza-guasto-carrello-panico-paura-malpensa-30244450/
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino. La sentenza del Consiglio di Stato viene rispettata solo in parte. È necessaria una ulteriore riduzione dei voli.
25 novembre 2021
In base all’inappellabile sentenza definitiva del Consiglio di Stato pubblicata il 18 ottobre, dalla stessa data tutte le misure di contenimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino, previste dal decreto del ministro dell’ambiente numero 345 del 18 dicembre 2018, dovevano essere attive. Si tratta di: riduzione del numero dei voli low-cost da un massimo di 100 al giorno a un massimo di 65 al giorno, riduzione di voli privati e aerotaxi fino a un massimo di 61 al giorno, chiusura dell’aeroporto al volo notturno (tranne in casi eccezionali o di emergenza), sostituzione degli attuali velivoli, nel 50% dei voli, con altri di nuova generazione e più silenziosi; applicazione di nuove rotte di decollo più silenziose e che coinvolgano meno cittadini.
Invece di rotte di decollo migliori e di aerei più silenziosi non c’è ancora traccia.
Ryanair ha dislocato gli aerei di nuova generazione negli aeroporti di Londra, Varsavia, Bergamo e Bologna ma non nell’aeroporto Pastine di Ciampino.
A questo punto, come prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente (al quale il Consiglio di Stato ha dato completa via libera), per garantire il contenimento del rumore entro i limiti di legge e tutelare la salute dei cittadini, l’unica strada è ridurre ulteriormente il numero dei voli. Cosa si aspetta?
Il Consiglio di Stato ha chiarito la necessità e urgenza di tutelare la salute dei cittadini, tanto da emettere una sentenza immediatamente esecutiva.
Come conseguenza, qualunque sia la ragione che impedisce di completare alcune delle misure previste, dovrebbe essere obbligo di Aeroporti di Roma e delle autorità aeronautiche, come prevede il decreto del Ministro dell’Ambiente, sostituire immediatamente, anche in via temporanea, le misure mancanti con una maggiore riduzione dei voli.
Cosa si aspetta?
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: TAR Lazio contro Consiglio di Stato.
Il TAR Lazio concede a Ryanair una ulteriore proroga prima della riduzione dei voli, negata solo pochi giorni prima dalla sentenza del Consiglio di Stato.
22 ottobre 2021.
Ieri, 21 ottobre, su richiesta di Ryanair, il TAR del Lazio ha rinviato di ulteriori 5 giorni la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
La decisione è sorprendente ed incredibile perché solo tre giorni prima, il 18 ottobre, il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR e di ultima istanza, aveva rifiutato ulteriori proroghe a Ryanair. In particolare, nei punti “30 ” e “30.1” della sua sentenza, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di proroghe da parte di Ryanair, confermando che “la tempistica si pone in coerenza con l’esigenza di una sollecita tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Ryanair, non potendo rifiutare la decisione del Consiglio di Stato ed avendo già avuto in passato una lunghissima proroga da maggio a settembre 2021, molto sofferta dai cittadini, si è rivolta al TAR (organo inferiore), contestando la legittimità delle ordinanze operative, attraverso le quali ENAC stava eseguendo in pratica le disposizioni della sentenza del Consiglio di Stato.
Con la decisione di concedere una ulteriore dilazione di cinque giorni per la riduzione dei voli, il TAR ha annullato, nella sua applicazione pratica, una parte della decisione del Consiglio di Stato.
È chiaro che se un organo Inferiore della giustizia amministrativa (il TAR) può invalidare, anche solo in parte è solo nell’attuazione pratica, le decisioni prese dall’organo Superiore (il Consiglio di Stato), da questo rimpallo di responsabilità non si esce più, i ricchi e prepotenti avranno sempre ragione e i cittadini colpiti non otterranno mai giustizia.
“Non capiamo come sia possibile che in Italia, la giustizia non sia uguale per tutti. Siamo scandalizzati e delusi dalle istituzioni e non comprendiamo come sia possibile che il TAR riesca in modo incomprensibile a delegittimare una sentenza del Consiglio di Stato”. Dichiara il portavoce del Comitato, Roberto Barcaroli.
È ormai evidente a tutti che c’è una chiara intenzione di continuare a tutelare i privilegi delle compagnie aeree e gli interessi economici di pochi anziché il diritto alla salute delle centinaia di migliaia di cittadini interessati e vessati da anni.
“A questo punto sembra indispensabile un intervento del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, equivalente per i giudici amministrativi al Consiglio Superiore della Magistratura, per chiarire ai cittadini se la giustizia amministrativa esiste, oppure vale solo per alcuni privilegiati. Ovviamente la nostra battaglia non si fermerà fin quando il diritto alla salute non sarà tutelato”, conclude il portavoce.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del Consiglio di Stato del 18/10/2021:
Decreto del TAR Lazio del 21/10/2021:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: sentenza storica del Consiglio di Stato: respinto il ricorso di Ryanair e confermata la riduzione dei voli. Prevale il diritto alla salute dei cittadini.
Roma, 19 ottobre 2021.
“Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la giornata di oggi segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino.” dichiara il portavoce del comitato dei cittadini Roberto Barcaroli
Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza di oggi, conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi.
La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.
“Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana.” continua il portavoce del comitato dei cittadini.
Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato.
Su questo tema lo stesso Consiglio di Stato richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: “il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita” (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).
“Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza di oggi è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro.” conclude Roberto Barcaroli.
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DOCUMENTAZIONE:
SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL RICORSO DI RYANAIR (E WIZZ AIR AD ADIUVANDUM):
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018, RESPINGE TOTALMENTE IL RICORSO DI RYANAIR E CONFERMA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 18/12/2020, (pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR E DI WIZZ AIR.
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN DIFESA DEI CITTADINI COLPITI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: Incontro positivo in Regione Lazio con l’Assessore Roberta Lombardi. Il Comitato dei cittadini continua con la sua battaglia per la tutela di salute e ambiente.
Roma, 13 ottobre 2021.
Il portavoce del Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, nella giornata di ieri ha incontrato presso la Regione Lazio, Roberta Lombardi, Assessore regionale a transizione ecologica, Marco Cacciatore, Presidente commissione regionale urbanistica, politiche abitative e rifiuti e Adolfo Tammaro, Assessore all’ambiente e mobilità del Comune di Marino, e i tecnici della Regione competenti in materia. Il tema portato davanti alle Istituzioni presenti riguarda la situazione di sofferenza patita dalla popolazione che vive nelle aree fortemente urbanizzate di Roma VII Municipio, Ciampino e Marino, limitrofe all’aeroporto di Ciampino.
All’attenzione dell’Assessore Lombardi sono state sottoposte le richieste provenienti dai cittadini di ulteriori interventi della Regione, per contrastare le gravi condizioni di disagio e di rischio per la salute a cui è esposto chi risiede nelle aree di Roma sud, Ciampino e Marino. Migliaia di cittadini sono infatti costretti a subire i continui passaggi a bassa quota, e a poche decine di metri dalle case, nel caso di Ciampino, dei rumorosissimi aerei in atterraggio e decollo dall’aeroporto.
Un particolare ringraziamento va all’Assessore Roberta Lombardi che si è dimostrata estremamente sensibile a quanto gli è stato sottoposto. Così come, con la sua conoscenza del territorio, Marco Cacciatore ha confermato e avvalorato quanto esposto. Adolfo Tammaro ha infine sottolineato l’assoluta necessità della riduzione dei voli e del pieno rispetto delle azioni di contenimento del rumore previste dal Decreto del Ministro Costa del dicembre 2018 e ad oggi non ancora rispettato.
Come emerso dall’incontro, “I cittadini si aspettano che venga allargato e rafforzato il già ottimo lavoro di analisi e vigilanza della Regione Lazio area qualità ambiente e di Arpa Lazio”, commenta Roberto Barcaroli, Arpa Lazio è l’unico Ente titolato al controllo ed a fornire incontrovertibili dati scientifici sull’inquinamento aeroportuale, sia acustico che dell’aria.
“A fronte dell’aggressiva battaglia legale, condotta da Ryanair e altre compagnie low-cost, che immobilizza da anni le prescrizioni previste dal Decreto del Ministro Costa 345/2018, i cittadini si aspettano dalla Regione un ulteriore sforzo, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, al fine di arrivare all’attesa riduzione dei voli”, continua il portavoce del Comitato.
Il TAR Lazio con la sua sentenza finale del 17 marzo 2021 ha dato ragione alle Istituzioni che, a norma di legge, vogliono ridurre i voli e torto alle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air. “Siamo all’ultimo miglio. La rabbiosa reazione legale delle due compagnie presso la Sede superiore del Consiglio di Stato ci ha fatto perdere altri 7 mesi, da aggiungere a quelli trascorsi dall’inizio del 2019, quando è iniziata la battaglia legale di Ryanair contro il Decreto n.345/2018. Ma per il 21 ottobre il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza conclusiva in cui tutti i nodi dovrebbero venire al pettine”, conclude Roberto Barcaroli.
Per qualsiasi aggiornamento sulla vicenda, i cittadini, o le Istituzioni che vogliano sposare questa battaglia, possono visitare il sito https://www.comitatoaeroportociampino.eu/
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio Contro il Decreto Costa (camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021 che RIBALTA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO DEL 17/03/2021, concedendo a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio fino all’udienza del 16 settembre 2021. (Il 16/09/2021 si è tenuta l’udienza del Consiglio di Stato ma la sentenza non è ancora stata pubblicata)
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge la richiesta di Ryanair del 21/09/2021 (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021. Decreto Presidenziale del 21/09/2021 pubblicata il 22/09/2021. il Presidente respinge la richiesta e fissa, per la discussione, la camera di Consiglio per il 21/10/2021.
Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato che respinge una seconda richiesta di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair) per avere una ulteriore ordinanza di sospensione cautelare dell’esecuzione della sentenza del TAR Lazio del 17/03/2021 per tutto il periodo dell’orario invernale dei voli (dal 01/11/2021 al 27/03/2022). Decreto Presidenziale del 04/10/2021 pubblicata il 04/10/2021. il Presidente respinge la richiesta e mantiene, per la discussione, la camera di Consiglio già fissata per il 21/10/2021.
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Coordinamento No Fly Zone Italia – coordinamento dei comitati aeroportuali italiani
14 Comitati aeroportuali chiedono più sicurezza
COMUNICATO STAMPA 06/10/2021
6 ottobre 2021
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia si associa al Comitato Antirumore Aeroporto di Linate nel denunciare le criticità correlate al rischio incidenti aerei nell’intorno di Linate, analoghe a quelle di tutti gli aeroporti italiani circondati da quartieri, scuole, ospedali ed aziende a rischio incidente rilevante.
In 20 anni ben tre incidenti a ridosso e dentro il sedime del Forlanini hanno evidenziato i limiti e la vulnerabilità di un contesto nel quale le “servitù aeronautiche” non sono state adeguate e sistematizzate.
Nonostante la Legge n. 58 del 1963, il Decreto 96/2005, successivo all’incidente del 8 Ottobre 2001 di Linate, con l’adozione del Piano di Rischio, del Rischio terzi con le “curve di isorischio”, e la promulgazione delle Mappe di Vincolo, non è stata risolta l’enorme criticità della coesistenza tra aeroporto, territorio e comunità dei cittadini.
Ancora oggi, il recente incidente del Pilatus PC 12 impone alcuni importanti interrogativi e ci induce a denunciare che il rischio non riguarda solo Linate ma la quasi totalità degli aeroporti italiani.
Come fronteggiare le ricadute ed il rischio incidenti, oltre all’impatto ambientale in genere, se il masterplan approvato dalla Commissione VIA-VAS nulla dice in merito all’incremento del numero dei voli? Come assicurare la sicurezza della Navigazione Aerea da un lato e la tutela dei cittadini e del territorio dall’altro?
È indispensabile che sia fissato un numero massimo di voli sia giornalieri che annuo, un limite/tetto rapportato al “carico antropico”, agli indici di affollamento di scuole, ospedali, aziende a rischio incidente rilevante.
Appare chiaro ed evidente a tutti, non fosse altro che per il triste record detenuto dall’aeroporto di Linate, che la contiguità tra voli commerciali di linea e voli civili privati deve essere come prima misura sospesa in urgenza.
Dopo questo incidente anche le attività di aerotaxi, di Aviazione Generale e delle aerolinee devono essere analizzate e riesaminate nel quadro della casistica/statistica risk assessment.
Dato atto di quanto sopra, occorre procedere alla immediata creazione di un tavolo tecnico ed istituzionale che proceda, senza ulteriori ritardi, a porre in essere tutte le misure atte a tutelare la popolazione dal rischio di incidenti aerei, tenendo conto del fatto che, come nel caso di Linate, i velivoli sorvolano a bassa quota centri abitati con case, uffici, scuole, asili, ospedali, centri commerciali, importanti arterie stradali, complessi industriali e serbatoi di carburante (nel caso di Linate , ad esempio, la centrale di cogenerazione dista poche centinaia di metri dal fondo pista a sud).
Il coordinamento NO FLY ZONE Italia, in rappresentanza della totalità dei Comitati aeroportuali di cittadini, si dichiara dunque pronto a sostenere ed a promuovere ogni iniziativa ritenuta utile al raggiungimento della messa in sicurezza della popolazione che vive intorno all’aeroporto di Linate, così come di tutti gli altri aeroporti d’Italia che versano nelle medesime condizioni di rischio.
OORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena – Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato Sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Forlì – Comitato Sorvolati Forlì
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini di Varallo Pombia – Aeroporto Malpensa
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Associazione NoCargoParma Aps
Roma Ciampino – CRIAAC
Roma Fiumicino – Comitato FuoriPISTA
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Riduzione dei voli a Ciampino. Spetterà domani al Consiglio di Stato l’onere di far rientrare l’aeroporto nei limiti di legge.
15 settembre 2021
È attesa per domani la decisione del Consiglio di Stato sul futuro dei cittadini di Roma Sud, Ciampino e Marino che subiscono costantemente l’enorme rumore e l’inquinamento prodotto dagli aerei in decollo e in atterraggio nell’aeroporto di Roma Ciampino.
Ormai da anni l’inquinamento acustico prodotto dagli aerei sulle tre città supera abbondantemente i limiti di legge, come dimostrano il report mensili pubblicati da Arpa Lazio.
I limiti vengono costantemente violati, sia quelli previsti per le aree aeroportuali che quelli comunali. Lo spropositato traffico aereo di questo piccolo aeroporto, collocato in mezzo alle case di tre città, danneggia gravemente la vita di decine di migliaia di residenti.
Da 16 anni i cittadini protestano, supportati dalle Amministrazioni locali, per il mancato rispetto dei limiti e la mancata applicazione della Normativa.
Ci sono state migliaia di denunce di cittadini alla Magistratura nel 2009 e 2015 e una richiesta di procedura d’infrazione comunitaria nel 2014, con conseguente pesante intervento della UE sulla vicenda. Ma questo non é ancora bastato a riportare questo aeroporto a livelli di traffico compatibili con la vita delle persone e con l’ambiente.
L’aggressività delle compagnie low-cost, manifestata con atteggiamenti provocatori e con le decine di ricorsi al TAR, unita all’inadeguatezza di ENAC nel regolare l’utilizzo dell’aeroporto, tengono ferma da anni una situazione inaccettabile per i cittadini.
Il 18 dicembre 2018 con il suo decreto n. 345 lo stesso Ministro dell’Ambiente è intervenuto per porre fine a questo stato di cose, stabilendo tempi, compiti e modi per il rientro del traffico aereo nei limiti di legge entro il 2020.
Ma anche questo decreto è stato, per ora, fermato dalla palude di ricorsi al TAR.
Il TAR, il 17 marzo 2021, aveva dato completamente ragione ai cittadini, stabilendo che il decreto del Ministro dell’Ambiente dovesse essere interamente applicato.
Contro questa decisione hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato Ryanair e Wizz Air.
Spetterà domani al Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa, porre fine a questa vicenda, confermando, speriamo, la sentenza del TAR.
È evidente a tutti che per migliaia di cittadini non è sopportabile, né accettabile, né giusto dover subire queste condizioni di vita.
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DOCUMENTAZIONE:
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sulla riduzione dei voli a Ciampino, l’AD di Ryanair, O’Leary, sbarca a Roma per fare pressione. Continuano le vessazioni sui cittadini di Marino, Ciampino e Roma.
9 settembre 2021
Il 16 settembre il Consiglio di Stato dovrà decidere se bloccare le leggi nazionali sulla regolazione del rumore aeroportuale o se dare finalmente corso all’applicazione di queste leggi nell’aeroporto di Ciampino, consentendo la prevista riduzione di almeno il 30% dei voli.
La sospensione del Consiglio di Stato, fino all’udienza fissata per il 16 settembre, era arrivata il 10 maggio, a seguito del ricorso di Ryanair e Wizz Air contro la decisione con cui il TAR Lazio, il 17 marzo, aveva finalmente riconosciuto le ragioni di Ministero dell’Ambiente, Regione e Comuni che si battevano contro Ryanair, Wizz Air e AdR, a tutela dei cittadini di Roma sud, Ciampino e Marino, per ottenere la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Questa sospensione ha fatto vivere ai residenti un’estate molto pesante.
Puntuale come sempre, ieri, una settimana prima dell’udienza, Michael O’Leary, AD di Ryanair, è piombato a Roma, con il suo Learjet aziendale, per dettare le condizioni sul futuro del trasporto aereo in Italia.
Le dichiarazioni del capo di Ryanair, riportate da tutti i principali media, sono sconcertanti.
“ITA fallirà come Alitalia”. Ma ITA non gli chiede i danni? E l’autorità garante della concorrenza non dice nulla?
“Apriremo nuove rotte a Roma per un totale di 62 destinazioni e 20 Paesi”. Ma già adesso, secondo flightradar24.com, il solo piccolo aeroporto di Ciampino ha 67 destinazioni e 27 Paesi serviti.
“Ryanair in Italia, per l’estate 2022 dovrebbe avere circa 200 velivoli”. La matematica di O’Leary non è molto solida: attualmente la flotta di Ryanair, comprese le compagnie satelliti Malta Air, Lauda e Buzz, è composta da 450 aerei. Se in Italia verrà impegnata quasi metà della flotta, gli altri 19 Paesi serviti dovranno accontentarsi di qualche aereo ciascuno.
Poi, naturalmente, O’Leary pretende l’abolizione delle tasse comunali. Ma non gliel’ha detto nessuno che le compagnie aeree sono esentate in quasi tutto il mondo da qualsiasi tassa sul combustibile aereo, che per loro, dopo quella del personale, è la maggiore voce di costo? Insomma, le compagnie aeree, compresa Ryanair, già ora hanno un gigantesco “aiuto di Stato”. Pur essendo un settore che contribuisce pesantemente ai cambiamenti climatici e che non ha prospettive significative di ridurre il proprio contributo negativo.
Il portavoce del comitato, Roberto Barcaroli, dichiara:
“Vogliamo credere che il 16 settembre anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR Lazio, riconoscerà il diritto e la necessità di ridurre drasticamente il numero di voli nell’aeroporto di Ciampino, riconducendolo dentro i limiti di legge. Limiti sistematicamente violati da anni come riportato dai controlli di Arpa Lazio”.
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DOCUMENTAZIONE:
Pierluigi Di Palma – Michael O’Leary: Ryanair in ENAC per i programmi di ripartenza del traffico aereo – Roma – 8 Settembre 2021
Si è svolto questa mattina, in un clima di cordialità, presso la sede dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile l’incontro tra il Presidente, Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, e l’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary.
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia” – Adnkronos
https://www.adnkronos.com/oleary-ryanair-ita-fallira-come-alitalia_2u2zRSmXmG3VRVkRlOiML8
O’Leary (Ryanair): “Ita fallirà come Alitalia”. 08 settembre 2021 | 12.34. LETTURA: 2 minuti. L’ad della compagnia aerea low cost: “Destino è essere venduta …
Ryanair Annuncia L’operativo Invernale 2021 Da/Per Roma …
https://corporate.ryanair.com/novita/ryanair-annuncia-loperativo-invernale-2021-da-per-roma/
Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, ha annunciato oggi (8 settembre) il suo operativo invernale 2021 dai suoi due aeroporti di Roma – Ciampino e Fiumicino …
Flotta Ryanair corporate è di 450 aerei
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Video-Assemblea pubblica del Comitato Aeroporto il 29 luglio: un invito alla partecipazione dei cittadini
28 luglio 2021
Quando, il 17 marzo, la sentenza finale del TAR Lazio confermó la legittimità della riduzione di almeno un terzo dei voli a Ciampino, chi, come noi, vive a Ciampino, Marino e Roma Sud si illuse che quest’estate avremmo vissuto meglio.
Il 10 maggio ci ha pensato il Consiglio di Stato, organo superiore al TAR Lazio, a deludere le nostre aspettative, concedendo, in via precauzionale, a Ryanair e alle altre compagnie ricorse in appello, di continuare ad operare al ritmo di quasi 100 voli di linea al giorno, più altri 40 o 50 voli VIP, di Stato e militari, per un totale di quasi 150 voli giornalieri, dalle 6 del mattino alle 23. Più qualche volo notturno se serve.
Un inferno che, con le finestre aperte, ti entra in casa, rendendo difficile riposare, parlare o sentire la TV.
Questo fino al 16 settembre, quando il Consiglio di Stato emetterà la sentenza definitiva.
É anche in corso, in questi giorni, la ricerca e la sperimentazione di nuove procedure di decollo che riducano l’impatto degli aerei a bassa quota sulle aree più colpite dei comuni di Ciampino e Marino.
Soluzioni difficili da trovare per questo piccolo aeroporto che ha più di 100 anni, è incastrato in mezzo alle aree abitate di Ciampino, Marino e Roma Sud, e da cui si pretende che svolga il ruolo impossibile di un moderno aeroporto internazionale.
Di questi temi, e anche della possibilità di chiedere un nuovo intervento della UE nella vicenda di dell’aeroporto di Ciampino, come già avvenuto dal 2014 al 2017, discuteremo domani, 29 luglio alle ore 21, in una Video-Conferenza Zoom, aperta a tutti i cittadini interessati.
PER PARTECIPARE RICHIEDETE IL LINK ZOOM A: contatti@comitatoaeroportociampino.eu
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino: Ryanair vuole far passare sulle nostre teste un aereo ogni 4 minuti.
16 luglio 2021
Secondo le notizie di autorevoli fonti di stampa, il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è incontrato con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, e del Turismo, Garavaglia.
Obiettivo degli incontri: acquisire nuove rotte (slot), anche cannibalizzando il patrimonio di Alitalia, e ottenere la soppressione dell’imposta regionale IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili), istituita per compensare i danni ai cittadini prodotti dall’inquinamento acustico del traffico aereo.
Per Ciampino, dove da anni sono ampiamente superati i limiti di legge, O’Leary chiede di ignorare il nuovo limite a 65 voli di linea giornalieri e di ottenerne addirittura 200, anche se qui non c’è nessuna sostituzione di slot Alitalia, che non vola da Ciampino.
Ma la riduzione dei voli a Ciampino è imposta, per obbligo di legge, dal Piano di riduzione del rumore dell’11/11/2015 di Aeroporti di Roma, società di gestione di Fiumicino e Ciampino. Si tratta della legge sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e dei decreti applicativi ad essa collegati, l’ultimo dei quali, il DM Ambiente 29/11/2000, impone alle società di gestione di strade, ferrovie e aeroporti di predisporre piani di contenimento e abbattimento del rumore, nel caso vengano superati i limiti di legge.
Il Piano di Aeroporti di Roma è contenuto anche dalla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino e nel Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018.
Ryanair ha già rallentato l’attuazione del Piano di riduzione dei voli a Ciampino, attraverso una serie di ricorsi al TAR e Consiglio di Stato.
Il 17 marzo 2021 il TAR ha respinto, punto per punto, le pretese di Ryanair e si è attualmente in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che si dovrebbe pronunciare il 16 settembre 2021.
Già dal 2004 il Consiglio di Stato ha confermato in maniera definitiva la validità di queste norme (Consiglio di Stato – Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11/06/2004) Sentenza n. 5822).
Ora sembrerebbe di capire, dalle notizie di stampa, che il signor O’Leary, in pendenza delle decisioni della Magistratura, si sia presentato ai Ministri della Repubblica per chiedere loro di fermare la riduzione dei voli a Ciampino.
Vogliamo sperare che così non sia, in caso contrario sarebbe un enorme scandalo che i nostri Ministri anche solo lo avessero ricevuto.
Vogliamo ricordare ai nostri Ministri e al sig. O’Leary che 200 voli commerciali di Ryanair al giorno più almeno 50 voli giornalieri di altre compagnie di linea, di aviazione generale, di stato, di protezione civile e militari vorrebbero dire, nelle 17 ore di apertura dell’aeroporto un volo ogni 4 minuti, un incubo per gli abitanti di Ciampino, di Marino e tutto il quadrante sud di Roma.
Già oggi, nonostante la riduzione per la pandemia, la media di voli commerciali passeggeri al giorno è di 76, dei quali 10 tra le 6 e le 7 del mattino.
Gli aerei “silenziosi” di cui parla O’Leary (Boeing 737 MAX8), secondo il Piano di Aeroporti di Roma dovevano sostituire il 50% della flotta Ryanair a Ciampino entro metà del 2020, ma non si sono mai visti a causa dei noti incidenti che ne hanno fermato la produzione per un lungo periodo. Sono aerei che destano non poche preoccupazioni nei cittadini che se li vedranno passare sulla testa.
Sarebbe ora che il Governo e la Magistratura facessero rispettare le leggi della Repubblica.
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DOCUMENTAZIONE:
Regione Lazio – TRIBUTI – IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili civili
www.regione.lazio.it/rl_tributi/?vw=tab&id=184
IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili) L’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), istituita con l’art. 5 della L.R. 2-2013, è entrata in vigore il 1° maggio 2013.
MINISTERO DELL’AMBIENTE – Gazzetta Ufficiale DM Ambiente 29/11/2000
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/12/06/00A15030/sg
MINISTERO DELL’AMBIENTE DECRETO 29 novembre 2000
“Criteri per la predisposizione, da parte delle societa’ e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.” (GU Serie Generale n.285 del 06-12-2000)
CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11 …
Oggetto della presente controversia è l’impugnato decreto del Ministro dell’Ambiente 29 novembre 2000 (G.U. 6 dicembre 2000, n. 285), recante “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.
VIA dell’Aeroporto di Ciampino – “Masterplan dell’Aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino – Roma”
https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681
Quadro di Riferimento Ambientale – Relazione volume 3 – a pag. 15 contiene la limitazione a 65 voli di linea giornalieri
https://va.minambiente.it/File/Documento/173301
DECRETO DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE n. 345 del 18 dicembre 2018 –
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”
Sentenza del TAR Lazio sul ricorso Ryanair contro il Decreto Ambiente n. 345 del 18/12/2018
(camera di consiglio 18/12/2020 pubblicata il 17/03/2021) nei confronti di Ryanair
LA SENTENZA CHE RICONOSCE LE RAGIONI DEI CITTADINI COLPITI E DELLE AMMINISTRAZIONI, SMONTANDO COMPLETAMENTE LE RAGIONI PORTATE DA RYANAIR. La sentenza è immediatamente eseguibile.
ORDINANZA CDS CON INTERRUTTIVA PER RYANAIR (per evitare danni economici in attesa della udienza di merito del Consiglio di Stato, prevista per il 16/09/2021
Ordinanza del Consiglio di Stato su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Concede a Ryanair l’interruttiva dell’applicazione della sentenza del Tar Lazio del 17/03/2021 fino all’udienza di merito del CdS fissata per il 16 settembre 2021. (Udienza del 06/05/2021 pubblicata il 10/05/2021),
NOTIZIE DELLA STAMPA SU INCONTRO DEL 15/07/2021 DI O’LEARY CON MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TURISMO
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Aeroporto di Ciampino. Basta con arroganza e ingiustizia
14 maggio 2021
Una incredibile sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata Il 10 maggio, ribalta completamente la precedente sentenza del Tar Lazio che, il 17 marzo 2021, aveva fatto sperate ai cittadini di Ciampino, Marino e Roma Sud che l’inquinamento fuorilegge prodotto dall’ aeroporto di Ciampino stesse per rientrare nei limiti previsti dalle norme.
In quella sentenza, Il TAR Lazio ha smentito completamente le motivazioni con le quali Ryanair è Wizz Air hanno tenuto inchiodato al palo, per oltre 2 anni, il decreto del dicembre 2018 del Ministro dell’Ambiente, finalizzato al rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge dell’inquinamento acustico.
Secondo il Consiglio di Stato, se di applicasse il Decreto esisterebbero buone ragioni per temere dei danni economici alle Compagnie Ryanair e WizzAir (poi da risarcire) e dei disagi ai viaggiatori.
Come cittadini non possiamo riconoscerci in questa impostazione istituzionale.
Ci domandiamo come sia possibile che rispettare le leggi dello Stato (perché solo questo chiediamo da anni e solo a questo mira il contestato decreto del Ministero dell’Ambiente), possa generare dei “danni economici” da risarcire a Ryanair e Wizz Air. Le leggi italiane sono note a tutti, anche alle compagnie estere che vengono a lavorare in Italia.
Ma che contratti hanno le due Compagnie per avanzare queste pretese e chi li ha firmati? Chi gli ha dato la garanzia che le Leggi dello Stato che valgono per noi non valgano invece per loro?
Noi, se riceviamo una multa, non possiamo chiedere i danni al vigile che ce l’ha fatta. Perche Ryanair e WizzAir lo possono fare?
Dove sono questi contratti? Perché la stampa, i magistrati e le istituzioni che dovrebbero vigilare sul trasporto aereo non li tirano fuori?
Come é possibile che compagnie estere che vengono a lavorare in Italia pretendano di essere esonerate dal rispetto delle leggi italiane? Come è possibile che ci siano tribunali che gli danno ragione?
l’11 maggio 2021 l’Agenzia Europea per l’ambiente ha ricordato, in una nota sul suo sito, che il rumore è la seconda fonte di problemi per la salute e per il benessere dei cittadini europei, subito dopo inquinamento dell’aria da polveri sottili.
(https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema).
Intanto, gli Amministratori Delegati delle due compagnie, che piangono miseria e minacciano ritorsioni economiche attraverso la via giudiziaria, sono tra i più pagati d’Europa, secondi solo al capo di Lufthansa.
Si potrebbe pensare che le nostre sofferenze e gli incomprensibili provvedimenti giudiziari che subiamo servano solo ad aumentare i premi di produzione del top management delle compagnie.
Non possiamo accettarlo.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Ryanair che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Sentenza del TAR Lazio pubblicata il 17/03/2021 nei confronti di Wizz Air che riconosce le ragioni dei cittadini colpiti
Ordinanza del Consiglio di Stato pubblicata il 10/05/2021 che ribalta le sentenze del TAR Lazio del 17/03/2021
Nota sul sito dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, rinnovata l’11/05/2021, sui rischi connessi all’inquinamento acustico
https://www.eea.europa.eu/it/articles/inquinamento-acustico-un-grave-problema
Articolo del corriere.it sul raffronto tra gli stipendi degli Amministratori Delegati delle compagnie aeree
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Ryanair sfida lo Stato Italiano: i cittadini contro Ryanair
12 aprile 2021
Ryanair non si rassegna alla riduzione dei voli necessaria per il rientro nei limiti di legge dell’aeroporto di Ciampino e ricorre al Consiglio di Stato, anteponendo ancora una volta i suoi interessi economici al diritto alla salute dei cittadini e alla legge. Il ritorno della legalità a Ciampino, imposto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018 con la riduzione del 35% dei voli e suffragato di recente dalla sentenza del TAR Lazio, sblocca, dopo oltre due anni di contese legali imposte da Ryanair, la effettiva riduzione dei voli.
Un Decreto, quello del 2018, che con la riduzione dell’enorme inquinamento aereo conferma, in applicazione della legge, la priorità del diritto alla salute dei cittadini rispetto agli interessi economici di pochi.
Ma Ryanair non si rassegna e ricorre al Consiglio di Stato, contro la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, Regione e Amministrazioni locali, pretendendo che si dia la priorità all’interesse economico della compagnia invece che alla difesa della salute dei cittadini e all’applicazione della legge.
Una vera e propria sfida allo Stato italiano di fronte alla Giustizia Amministrativa.
Il CRIAAC, Comitato di cittadini di Ciampino, Marino e Roma, da oltre 15 anni combatte per l’applicazione della legge nell’aeroporto di Ciampino, legge ripristinata solo ora attraverso il Decreto ministeriale del 2018 che da qualche settimana è finalmente in applicazione.
Il CRIAAC non si fermerà nel suo contrasto di questa prepotenza e per la difesa della salute, anche a fianco delle istituzioni italiane di tutti i livelli, dalla Presidenza del Consiglio, passando per i Ministeri interessati, fino alla Regione Lazio e ai comuni di Marino, Ciampino e Roma, perché l’interesse nazionale del rispetto della legge e della difesa della salute prevalga definitivamente sugli interessi di un privato che vuole comandare a casa nostra.
A tal fine, la prima azione programmata sarà lo svolgimento di una Conferenza a difesa della salute dei cittadini che il CRIAAC organizzerà nelle prossime settimane invitando, in particolare, tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte da Ryanair in questo nuovo confronto davanti ai giudici amministrativi del Consiglio di Stato.
Il Comitato CRIAAC invita i cittadini a mobilitarsi in questa ulteriore fase di battaglia per la difesa della salute.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Il TAR Lazio autorizza la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino
Sarà compito delle Autorità Aeronautiche comunicare subito alla conferenza mondiale della IATA del giugno 2021 il nuovo limite a 65 voli giornalieri (atterraggi+decolli) affinché entri in vigore già dal 31 ottobre 2021.
17 marzo 2021
È una grande notizia per le migliaia di abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, colpiti da anni di rumore oltre i limiti di legge e sottoposti ad un rilevante inquinamento dell’aria.
Con due sentenze pubblicate oggi, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino.
Le due sentenze sono immediatamente applicative, sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per rendere operativa la decisione del Tar.
La scadenza è quella dell’annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali, del giugno 2021, dove vengono trattati gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) per l’orario invernale dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile.
Se tutto andrà bene, la riduzione del traffico nell’aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021.
Il Tar Lazio nelle sue sentenze ha respinto, punto per punto, tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l’applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente per il rientro dell’aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa).
È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l’indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.
Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia.
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DOCUMENTAZIONE:
Sentenza ricorso Ryanair
Sentenza ricorso Wizz Air
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È questo il momento per risanare l’aeroporto di Ciampino.
4 marzo 2021
[aerei in sosta durante la pandemia]
Gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, che subiscono l’inquinamento dell’aria e il rumore prodotto dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, aspettano da molti anni che questo aeroporto riduca la sua attività, per rientrare finalmente nei limiti previsti dalla legge. Poiché dal dicembre 2018, il Decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato per riportare lo scalo entro i limiti di legge, resta inapplicato e intrappolato nella rete burocratica dei numerosi ricorsi al TAR promossi dalle compagnie aeree low-cost e da Aeroporti di Roma.
Senza avere ancora ottenuto un pronunciamento dal TAR Lazio, il decreto ministeriale, tanto atteso dai cittadini, è bloccato nei labirinti della giustizia amministrativa da oltre 2 anni.
L’udienza del Tar Lazio del 18 novembre 2020, che si sperava definitiva, a oltre 3 mesi di distanza non ha ancora visto la pubblicazione della sentenza.
Tutto questo comporta, tra l’altro, importanti conseguenze: infatti, anche in seguito ad una sperabile decisione positiva del TAR, le autorità aeronautiche devono comunque disporre di tempo sufficiente per avviare il complesso percorso internazionale per informare tutto il mondo del trasporto aereo della riduzione della “capacitá operativa” dell’aeroporto.
Percorso che si deve concludere con sufficiente anticipo rispetto alla conferenza mondiale della IATA (associazione delle compagnie aeree) di inizio giugno 2021, dove, come ogni anno, si assegneranno alle compagnie aeree i diritti di atterraggio e decollo per ogni aeroporto.
Se sarà conseguito questo obiettivo, la riduzione del numero di voli a Ciampino diventerà operativa dall’ultima domenica di ottobre 2021 (inizio orario invernale dei voli 2021 – 2022).
Altrimenti tutto passerà, come minimo, all’aprile 2022, data di inizio del successivo orario estivo dei voli di linea. Allontanando di un ulteriore intero anno l’attesa riduzione dei voli.
La pandemia di covid-19, con le sue drammatiche conseguenze, ha prodotto anche a Ciampino, come in tutti gli aeroporti, una drastica riduzione del traffico aereo.
Ora la disponibilità dei vaccini per il COVID19, unita al successo delle campagne vaccinali nel Regno Unito e in Israele, fanno sperare in una maggiore libertà di spostamento, già dall’estate 2021.
L’allentamento delle restrizioni, inevitabilmente, coinciderà con un aumento dei voli che, si spera, resterà contenuto nei limiti di legge, per non far passare chi vive nelle vicinanze dell’aeroporto dal dramma della pandemia al dramma di un nuovo aumento illegale del traffico aereo.
Il momento per risolvere i molti problemi di questo aeroporto è ora.
Abbiamo già ottenuto nel 2014 e nel 2015 l’attenzione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, con interventi diretti e con una lunga procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14/ENVI) estesa anche al Piano Nazionale degli Aeroporti, e non esiteremo a tornare ancora a Brussels per difendere i nostri diritti.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché i nostri diritti vengano tutelati e si ponga fine a questa inaccettabile vicenda.
In modo particolare troviamo incomprensibile l’atteggiamento della Giunta comunale di Ciampino che sembra sempre mettere sullo stesso piano gli interessi di un impianto aeroportuale, che opera oltre i limiti di legge, e il diritto alla salute dei cittadini.
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Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.
6 gennaio 2021
La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.
L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.
Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.
Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.
Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.
Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.
Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.
La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.
Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.
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I Comitati aeroportuali italiani della rete “No Fly Italia” si associano alla protesta del Comitato “No Fly Zone di Napoli
COMUNICATO STAMPA
2 Gennaio 2021
Il 30.12.2020 l’amministratore delegato della Gesac (società di gestione dell’aeroporto di Capodichino) ha rilasciato una dichiarazione sul quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Il rilancio del sistema aeroportuale”, riferito in particolare al sistema aeroportuale campano.
A prescindere dalla territorialità delle considerazioni, i Comitati aeroportuali della rete nazionale NO FLY ITALIA sentono di dover sottoscrivere, unitamente al “Comitato No Fly Zone” di Napoli, il presente comunicato che si aggiunge al comunicato pubblicato dal Comitato No Fly Zone di Napoli.
I Comitati sottolineano la violazione di norme Nazionali ed Internazionali che interessano la maggior parte degli aeroporti italiani ed in particolare contestano:
- la mancanza dell’approvazione dei piani di Rischio Aeroportuali da parte di molteplici Comuni confinanti con le strutture aeroportuali;
- la mancanza delle Mappe di Vincolo, aggiornate ai sensi dell’art. 707 del CdN;
- l’assoluta inadeguatezza dei sistemi di rilevamento dell’inquinamento acustico ed ambientale aeroportuale, con conseguente violazione delle norme vigenti, anche con riferimento alle prescrizioni dettate dall’ISPRA e dalle singole ARPA competenti territorialmente;
- la assoluta assenza di un sistema sanzionatorio per le violazioni di cui al punto precedente, tali da ingenerare notevoli danni economici all’Erario e conseguentemente alla cittadinanza.
Piuttosto si ricorda al Dott. Barbieri (Amministratore Delegato della Gesac) che le Mappe di Vincolo sono scadute per la quasi totalità degli aeroporti italiani.
COORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena –Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini Varallo Pombia
Napoli – Comitato No Fly Zone – Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Comitato NoCargoParma
Roma Ciampino – Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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covid19 i Comitati aeroportuali italiani della rete “No Fly Italia” chiedono misure urgenti per garantire salute e sicurezza nel trasporto aereo
24 dicembre 2020
I Comitati aeroportuali della rete nazionale NO FLY ITALIA al fine di tutelare la sicurezza, la salute e i diritti dei passeggeri e dei cittadini, hanno notificato ai Ministeri Trasporti, Ambiente, Salute ed Interno, all’Autorità Regolazione Trasporti e all’ENAC una lettera di invito formale avente ad oggetto l’adozione di specifiche misure di tutela relativamente agli argomenti qui di seguito riportati:
• Sicurezza Sanitaria pre e post volo
- Urge intensificare la security aeroportuale dal punto di vista sanitario
- bisogna prevedere obblighi minimi di prevenzione a bordo, quali il divieto di vendita e consumo di bibite e cibo durante tutte le fasi del volo
- imporre la quarantena pre e post volo, per limitare al massimo il contagio da COVID-19 sugli aerei e dagli aerei.
- a seguito del blocco dei voli dal Regno Unito si è richiesta l’adozione della quarantena pre e post volo oltre ai tamponi prima dell’imbarco.
• Sicurezza aerea
E’ stato richiesta l’adozione di misure volte al divieto di sorvolo nello spazio aereo italiano per gli aerei Boeing 737 MAX fino al momento in cui il contenzioso attualmente in atto sull’idoneità e sicurezza del volo del predetto velivolo non avrà una pronuncia definitiva: risulta infatti che tale aeromobile, sebbene abbia da qualche giorno ottenuto la ricertificazione da parte della FAA, sia ancora oggi oggetto di indagini tecniche e di perplessità da parte dello stesso Senato americano.
• Diritti dei passeggeri
E’ stato richiesto il divieto di vendita dei biglietti aerei da parte delle compagnie che non riconoscono il rimborso ai passeggeri in caso di cancellazione dei voli.
Tutte le predette richieste sono state formulate al solo fine di tutelare gli utenti del trasporto aereo (passeggeri e non) e contenere al massimo la diffusione delle infezioni nel territorio nazionale.
COORDINAMENTO NO FLY ITALIA
Ampugnano Siena –Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini Varallo Pombia
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli Parma – Comitato NoCargoParma
Roma Ciampino – CRIAAC
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Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
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Per l’aeroporto di Ciampino qualcosa si muove, cosa dice il sindaco di Ciampino?
11 novembre 2020

Nella seduta del 28 ottobre della commissione aeroportuale “rumore” dell’aeroporto di Ciampino, il rapporto ambientale presentato da Arpa Lazio ha definitivamente stabilito che la rotta sperimentale, promossa da Enac, AdR e Enav e in uso dal gennaio 2019, ha dato risultati negativi. Questa rotta di decollo si è rivelata peggiore delle precedenti. La commissione si è convocata nuovamente per il mese di dicembre, al fine di valutare quale rotta di decollo più idonea adottare per il futuro.
Questa è una grande vittoria per i cittadini residenti a Ciampino, Marino e Roma sud. Oltre ad aumentare l’inquinamento ambientale, questa nuova rotta sperimentale è stata portata come motivazione al TAR, da Ryanair e dalle altre compagnie low-cost operanti a Ciampino, per fermare per ben 2 anni l’applicazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che prevede la riduzione di almeno il 35% dei voli di linea a Ciampino (D.M. n. 345 del 18/12/2018) e il rientro dell’aeroporto nei limiti di legge.
I cittadini sono adesso in attesa della prossima udienza del Tar, fissata per il 18 novembre, nella convinzione che finalmente verrà sbloccata l’applicazione del decreto.
Grande soddisfazione per i risultati ottenuti ha espresso anche il Comune di Marino, tramite il suo sindaco, Carlo Colizza, unita alla speranza di ottenere una rapida diminuzione del numero di decolli sulla popolosa fazione di Santa Maria delle Mole, particolarmente colpita dalla rotta sperimentale.
Silenzio totale è venuto invece dal Comune di Ciampino, ancora più danneggiato dal rumore aeroportuale e dove si verificano i più massicci superamenti dei limiti di legge. Ricordiamo che la città si trova da sempre a ridosso dell’aeroporto e con le abitazioni a soli 150 m dalla pista di decollo.
Sono note le numerose prese di posizione del Sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, che vede l’aeroporto come una grande “opportunità” per la città. Nonostante questo, di fronte alla possibilità, offerta dall’applicazione del Decreto Costa, di un considerevole miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini, questo silenzio appare ancor più incomprensibile.
In Europa intanto, l’8 novembre, è stato chiuso definitivamente, per la sua insostenibilità ambientale, l’aeroporto di Berlino Tegel. Un aeroporto a cui i berlinesi erano molto affezionati. Eppure, l’hanno chiuso. Al suo posto verrà costruito un nuovo quartiere e la storica aerostazione ospiterà una facoltà dell’Università di scienze applicate di Beuth.
E non è il primo aeroporto ad essere chiuso a Berlino, infatti già nel 2008 era stato chiuso, quasi nel centro della città, l’aeroporto di Tempelhof (dove nel 1926 è nata Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca) nel 2010 trasformato nel più grande parco di Berlino.
Per sostituire questi due aeroporti e garantire ai Berlinesi un servizio migliore e meno inquinante, è stato inaugurato il 31 ottobre 2020 l’aeroporto di Berlino Brandeburgo, che incorpora anche Schonefeld, il terzo aeroporto della città.
Tutto questo dimostra che i cambiamenti, anche radicali, per garantire ai cittadini migliori servizi e vivibilità, si possono fare.
L’Italia invece continua a pagare, ogni anno, multe per oltre mezzo miliardo di euro a causa delle continue infrazioni alle norme comunitarie.
Vorremmo che il Sindaco di Ciampino valutasse queste iniziative esemplari in campo europeo e si schierasse in favore dei propri cittadini, danneggiati da un aeroporto che da molti anni opera fuori dai limiti di legge.
La migliore opportunità che ha l’aeroporto di Ciampino, per continuare ad operare e per tutelare i posti di lavoro, è quella di mantenersi strettamente entro i limiti previsti dalla legge per il rumore, per l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento elettromagnetico e quello delle acque. Ricordiamo, in proposito, che l’aeroporto civile di Ciampino, con oltre 5 milioni di passeggeri annui e oltre 140 voli al giorno, non ha neanche un suo depuratore. È costretto ad utilizzare il depuratore del settore militare, e proprio perché militare, delle caratteristiche dei reflui che vengono scaricati nel Fosso Statuario ad oggi non sono noti i dati, neanche nella documentazione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in corso per l’aeroporto.
Dopo questa pandemia e con la minaccia incombente dei cambiamenti climatici, molte cose cambieranno.
L’Italia è sempre più legata all’Unione Europea. Il grande piano di rinascita lanciato dalla UE ha, tra le sue colonne portanti, il “Green New Deal”: un piano d’azione da 1000 miliardi di euro per “promuovere l’uso efficiente delle risorse, passando a un’economia pulita e circolare, ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento”.
L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di procedure di infrazione in campo ambientale.
Attraverso l’indagine comunitaria “EU Pilot 6876/14/ENVI”, nata dalla richiesta di procedura di infrazione del nostro Comitato CRIAAC, gli uffici della Commissione Europea sono intervenuti sia nella Valutazione Ambientale dell’aeroporto di Ciampino che nella Procedura di Valutazione Strategica del Piano Nazionale degli Aeroporti (cioè di tutti gli aeroporti italiani), dando precise indicazioni.
L’aeroporto di Ciampino, così com’è, non sembra compatibile con quello che ci si aspetta per il prossimo futuro: è ora di cambiare.
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Comunicato, 3 novembre 2020
CRIAAC: dopo la bocciatura della rotta su Santa Maria delle Mole, aspettiamo che il TAR finalmente dia il via libera all’applicazione del Decreto Costa
Il 28 ottobre, nella sua ultima seduta, la Commissione Rumore dell’Aeroporto di Ciampino ha preso atto che la nuova rotta, sperimentata dall’inizio del 2019 su Santa Maria delle Mole su iniziativa di ENAC, AdR e ENAV, si è rivelata un gigantesco bluff. Finalmente il TAR, nella sua prossima udienza del 18 novembre, potrà rilevare l’infondatezza dei ricorsi delle Compagnie Low Cost di Ciampino contro il Decreto del Ministro Costa.
In Commissione si è preso atto che con la nuova rotta, sperimentata ormai per quasi due anni, il rumore prodotto dagli aerei investe – dati delle centraline ARPA alla mano – un numero addirittura maggiore di cittadini rispetto alla rotta precedente, anch’essa sperimentale, che già era risultata fuori dalle norme del rumore e che concentrava i decolli su Frattocchie.
Alla luce dei risultati ottenuti, questa “nuova rotta sperimentale” imposta da ENAC, ENAV e AdR sembrerebbe molto un’iniziativa nata pensando ai possibili ricorsi al TAR, a giudicare da come ne hanno saputo fare uso le compagnie Low-Cost per bloccare il Decreto del Ministro Costa.
Si tratta di un Decreto emanato il 18 dicembre 2018 per riportare l’aeroporto nei limiti di legge e che prevede una riduzione di almeno il 35% dei voli commerciali a Ciampino. Infatti, guarda caso, le precedenti quattro rotte sperimentali susseguitesi dall’ottobre 2010 al 2018 non sono state mai sottoposte alla Commissione Aeroportuale da Enac, AdR e Enav, ma sono state direttamente applicate, come evidentemente è nelle loro facoltà.
È difficile, per i cittadini che ne hanno sofferto le conseguenze, non sentire il sapore di un ‘espediente’ in questa nuova rotta “miracolosa” che avrebbe permesso, secondo i proponenti, di far volare più aerei con meno rumore.
Anche il portarla, a differenza delle precedenti rotte, in Commissione aeroportuale fa pensare ad una necessità sorta perché, altrimenti, non seguendo il percorso previsto dalle norme, la nuova rotta si sarebbe rivelata solo una iniziativa “sperimentale estemporanea” di AdR, Enav e Enac, e non sarebbe stata utilizzabile come grimaldello per il TAR.
Per amore di verità, dobbiamo anche far notare che la Commissione aeroportuale non ha approvato la rotta alla fine del 2018 ma ha solo accettato di sperimentarla nel rispetto delle norme di legge. A questo riguardo, va tenuto anche in conto che se la Commissione non lo avesse fatto, Ryanair e Wizz Air avrebbero avuto buon gioco nel ricorrere al TAR contro questa decisione, potendo lamentare di venir danneggiate con una restrizione del numero dei voli maggiore al necessario.
Adesso, dopo un lungo scontro e la chiara esposizione delle posizioni delle diverse istituzioni presenti in Commissione, ARPA Lazio, alla fine del suo esame tecnico, nella sua relazione finale ha bocciato la nuova rotta.
Il 18 novembre prossimo, è prevista l’udienza del TAR sul ricorso delle compagnie Low-Cost di Ciampino contro il Decreto del Ministro Costa e ci aspettiamo, ora che l’inefficacia della nuova rotta è stata di fatto dimostrata, che il Decreto riprenda il suo corso di applicazione.
Dopo 15 anni di battaglie del CRIAAC e dei cittadini in tutte le sedi comunali, regionali, nazionali e anche europee interessate, confidiamo che finalmente si passi ad applicare la riduzione dei voli prevista nel Decreto e tutte le ulteriori restrizioni, recuperando il tempo perduto e salvaguardando la salute dei cittadini con l’applicazione, finalmente, delle norme vigenti.
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Le petizioni presentate al Parlamento Europeo dai cittadini e dai Comitati di 5 aeroporti europei, con in testa il CRIAAC di Ciampino, costringono all’azione Bruxelles che risponde con uno studio affidato ad una società indipendente.
Il mantenimento dei livelli operativi degli aeroporti comunitari non può essere garantito a spese della salute e dei diritti dei cittadini che devono essere sempre consultati e coinvolti nelle decisioni.
Comunicato, 26 ottobre 2020
È stato di recente pubblicato uno studio commissionato dal Parlamento Europeo sull’impatto dell’inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo sulle comunità che risiedono in prossimità degli aeroporti comunitari.
Viene raccomandato il massimo coinvolgimento delle comunità dei residenti nell’intorno aeroportuale nelle decisioni relative alle rotte, alle restrizioni del volo notturno, ai limiti del rumore.
Il mantenimento della capacità operativa degli aeroporti comunitari non può essere garantito a spese della salute e dei diritti dei residenti.
Questi principi fanno parte delle buone pratiche da sempre sollecitate dall’Unione Europea in casi del genere. Da noi invece i cittadini sono sempre gli ultimi a sapere e gli ultimi ad essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano, da chi gestisce aeroporti e trasporto aereo.
Nel nostro Paese la partecipazione dei cittadini alle Commissioni Aeroportuali che, in ogni aeroporto, sono decisive per la limitazione dell’inquinamento prodotto dagli aerei, è addirittura non prevista per legge.
Il 28 ottobre si riunirà la Commissione Aeroportuale dell’aeroporto di Ciampino per votare se rendere definitiva o meno la rotta di decollo, che da quasi due anni sta colpendo duramente gli abitanti di Santa Maria delle Mole, ma la partecipazione dei cittadini non è prevista.
Lo studio del Parlamento Europeo (IPOL_STU(2020)650787_EN), è stato ordinato a seguito di cinque petizioni di cittadini europei. La prima della lista è quella firmata da 23 cittadini che vivono intorno all’aeroporto di Ciampino, presentata dal nostro Comitato (CRIAAC) nel 2015 a Bruxelles, nella seduta della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo.
Le altre riguardano gli aeroporti di Berlin-Tegel, Liège, Cologne/Bonn e Budapest.
Lo studio dichiara che: “I dati sulla correlazione tra esposizione al rumore degli aerei e ipertensione, cardiopatia ischemica negli adulti, sono aumentati negli ultimi anni. Inoltre, il rumore degli aerei, a causa della sua intensità, della posizione della sorgente e della sua variabilità e imprevedibilità, può avere un effetto negativo sulla capacità cognitiva dei bambini e sulla comprensione della lettura rispetto, ad esempio, al rumore del traffico stradale, che è caratterizzato da un’intensità più costante”.
Questi risultati, riporta il documento europeo, “suggeriscono che alti livelli di rumore degli aerei sono associati ad un aumentato rischio di ictus, malattie coronariche e cardiovascolari. A questo proposito, uno studio retrospettivo multi-aeroportuale ha rilevato un’associazione statisticamente significativa tra l’esposizione al rumore degli aerei e il rischio di ospedalizzazione per malattie cardiovascolari tra le persone anziane che vivono vicino agli aeroporti. È stato anche riscontrato che “il rumore notturno degli aerei aumenta la prescrizione di farmaci antipertensivi e cardiovascolari, specialmente se prescritti in associazione con farmaci ansiolitici.”
Per cui si raccomanda di mettere in atto tutte le misure possibili di mitigazione del rumore, ricordando che è necessario dotarsi di leggi e regolamenti sul rumore, di strumenti di controllo e di sanzione contro le inadempienze.
A questo proposito, vengono citate alcune buone pratiche adottate negli aeroporti di Vienna e di Francoforte, che riguardano anche il coinvolgimento dei cittadini nelle misure di mitigazione.
Certo non possono citare nessuna buona pratica da parte di chi gestisce e di chi dovrebbe controllare l’aeroporto di Ciampino. Da quasi due anni, forse anche in contrapposizione con il decreto per la riduzione dei voli a Ciampino, firmato dal Ministro dell’Ambiente Costa, ENAC e AdR hanno fortemente voluto una nuova rotta di decollo “sperimentale”, sostenendone, anche davanti al TAR, la minore rumorosità.
Questa rotta, che passa a 250 metri di altezza sulle teste degli abitanti di Santa Maria delle Mole, ha reso invivibile la situazione dei residenti e di chi studia e lavora in questa popolosa frazione di Marino.
Il 28 ottobre, dopo mesi di rinvii, la commissione aeroportuale, diretta da ENAC, si riunirà per decidere sulle rotte. Confidiamo che i rappresentanti istituzionali che saranno presenti, e cioè Ministero dell’Ambiente, Regione, Città Metropolitana, comuni di Ciampino, Marino e Roma portino la voce dei cittadini, votando contro l’attuale inaccettabile rotta.
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Il Comitato dei cittadini contro la chiusura anticipata della Valutazione Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino in corso presso il Ministero dell’Ambiente.
Comunicato Stampa
13 settembre 2020
Occorre scongiurare il rischio che la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dell’Aeroporto di Ciampino finisca in niente per i cittadini, a tutto e solo vantaggio del gestore aeroportuale AdR e di Enac.
Il Comitato CRIAAC ha inviato il 13 settembre al Ministero dell’Ambiente una lettera di protesta, pubblicata anche nella documentazione della VIA , affinché non si proceda alla chiusura anticipata della VIA oppure si proceda al contestuale ritiro a Enac e AdR di tutte le autorizzazioni già concesse.
Come stabilito dalle prescrizioni europee, la VIA dell’Aeroporto di Ciampino deve essere fatta a partire dal 1999, quando è cominciato lo sviluppo indiscriminato dell’Aeroporto, non dal 2013, quando il danno ambientale era già fatto, come hanno invece voluto AdR e Enac.
Tanto più che siamo ancora in attesa che venga applicato il decreto del Ministro Costa del dicembre 2018, per la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino, e che venga modificata l’attuale “nuova rotta sperimentale“ di decollo che, da 21 mesi, ha peggiorato in maniera drammatica la vita degli abitanti di Marino, trovatisi improvvisamente esposti ad una enorme quantità di decolli.
Questi sono i fatti.
Con un suo “decreto direttoriale“, pubblicato anche sul sito ministeriale delle Valutazioni Ambientali, la Direzione Generale competente (CreSS) del Ministero dell’Ambiente ha intimato a Enac di presentare, entro il 25 settembre 2020, la documentazione per completare la valutazione ambientale per gli anni che vanno dal 1999 al 2013, assenti nella documentazione attuale.
Nel caso in cui questa documentazione non venga presentata “la procedura verrà chiusa basandosi sulla documentazione agli atti “. Quindi senza tener conto dei danni ambientali prodotti tra il 1999 e il 2013.
Le “semplificazioni”, introdotte dalle recenti modifiche alla normativa ambientale rischiano, in questo caso, di provocare un “corto circuito” a danno dei cittadini.
La spinta alla semplificazione delle procedure non deve ignorare la necessità di tutelare i diritti dei cittadini, brutalmente violati da anni, e spingere il Ministero dell’Ambiente a chiudere in anticipo, forse con troppa fretta, la procedura di Valutazione Ambientale del piano di sviluppo dell’Aeroporto di Ciampino, ignorando le prescrizioni introdotte dalla UE e finendo per danneggiare, come sempre, i cittadini di Ciampino, Marino e Roma sud, gravemente colpiti dall’eccessivo traffico aereo.
Paradossalmente e in contraddizione con il ruolo che dovrebbe ricoprire, nonostante che il progetto di sviluppo dell’Aeroporto e i soldi per realizzarlo vengano da Aeroporti di Roma, chi è andato a proporre e difendere la valutazione ambientale al Ministero dell’Ambiente è stato Enac, il quale compare come “proponente”.
Ma cosa sta succedendo in questi giorni al Ministero dell’Ambiente?
Sta succedendo che la richiesta di autorizzazione ambientale per il piano di sviluppo presentato da Enac è stata già parzialmente concessa il 2 agosto 2017, con un parere “positivo” dell’apposita Commissione Tecnica di valutazione ambientale che nel suo parere si è poi fermata, ricordando ai competenti organi superiori del ministero che restano irrisolte due problematiche sollevate dalla Comunità Europea:
- La valutazione ambientale deve essere fatta a partire dal 1999 e non dal 2013 come invece è nel piano presentato da Enac;
- È possibile e necessario sanare questa valutazione ambientale, fatta in ritardo rispetto all’inizio reale del progetto, con una nuova valutazione “ex-post” (postuma) che parta dal 1999, data reale di avvio del progetto di sviluppo.
Il primo problema è nato a seguito della richiesta di procedura di infrazione comunitaria presentata nel 2014 alla UE dal nostro Comitato. Per l’aeroporto di Ciampino non era mai stata fatta alcuna procedura di valutazione ambientale, nonostante la legge fosse in vigore dal 1987 e lo sviluppo dell’Aeroporto, con relativi lavori, fosse già iniziato nel 1999 (come ha poi stabilito l’indagine comunitaria sull’aeroporto: “EU Pilot 6876/14/envi”).
Il secondo problema deriva dalla sentenza del 26 luglio 2017 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, riferendosi ad un caso diverso ma analogo a quello dell’aeroporto di Ciampino, ha stabilito il principio generale secondo il quale le norme comunitarie non impediscono ad un paese della Comunità di fare una valutazione ambientale a sanatoria (“ex-post”) per un progetto avviato senza la preventiva valutazione ambientale.
Quindi si deve procedere a sanare la valutazione ambientale dell’Aeroporto di Ciampino, inserendo nella VIA la valutazione del danno ambientale prodotto dal 1999 al 2013. Tredici anni ignorati dal progetto presentato da Enac e ADR. Tredici anni fondamentali perché prima del 1999 l’aeroporto di Ciampino non aveva mai superato un milione di passeggeri all’anno, mentre dal 1999, con l’avvento delle low-cost, è rapidamente salito oltre i 5 milioni di passeggeri.
Dall’agosto 2017 all’aprile 2020 la Commissione Tecnica, con ulteriori tre “pareri”, ha ribadito al Ministero la necessità di adeguarsi a quanto stabilito dalla UE.
Ora è evidente che Enac e AdR non hanno alcun interesse a fare ulteriori sforzi per produrre nuova documentazione, dato che l’eventuale chiusura anticipata della VIA lascerebbe loro in mano, senza ulteriori rischi, l’autorizzazione a procedere al completamento del piano di sviluppo aeroportuale, contenuta nel primo parere della Commissione Tecnica.
Per contrastare il rischio che questa soluzione rappresenterebbe per i cittadini, il nostro Comitato ha inviato il 13 settembre una lettera al Ministero dell’Ambiente, alla Regione e ai Comuni colpiti per chiedere che, a salvaguardia dei cittadini, il 25 settembre, nel caso di chiusura anticipata della VIA per mancata consegna della documentazione necessaria a proseguirla, venga contestualmente annullato il primo parere della commissione tecnica che ha autorizzato l’effettuazione dei lavori.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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I Comitati aeroportuali italiani, tra cui il CRIAAC, contestano le modalità della riapertura dei voli: “Servono norme generali che impediscano definitivamente nuove pandemie future”.
dal sito http://www.nextstrain.org percorso del COVID19 sulla base della evoluzione genetica del virus
COORDINAMENTO COMITATI AEROPORTUALI
“NO FLY ITALIA”
Comunicato Stampa
13 giugno 2020
In data 11/06/2020 i Comitati della rete nazionale NO FLY ITALIA al fine di tutelare la salute delle popolazioni , dei piloti, degli equipaggi e dei passeggeri hanno notificato ad ENAC, al Ministero dei Trasporti, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Salute e al Ministero dell’Interno un documento ove è stato evidenziato che il trasporto aereo ha avuto un ruolo determinante nella diffusione della pandemia COVID 19: per impedire il diffondersi del contagio devono quindi essere previsti, anche in futuro, obblighi stringenti di prevenzione basati sul distanziamento sociale, così come previsto in tutti gli altri settori come i trasporti pubblici urbani, le scuole, gli uffici pubblici, ristoranti e le spiagge.
Le compagnie dovranno fornire l’elenco delle proprie flotte con dati dettagliati degli aeromobili che utilizzano filtri HEPA. La stessa funzionalità ed operatività in volo dei filtri HEPA dovrà essere sottoposta a check periodici e warning on-board.
I Comitati hanno evidenziato che l’utilizzo sistematico dei filtri HEPA, pur fondamentali per fronteggiare il rischio “contagio” come rilevato da Enti internazionali, non è in grado di impedire l’assoluta proliferazione del COVID-19.
In calce al documento la rete NO FLY ITALIA ha espressamente invitato i destinatari del documento, ciascuno per le proprie competenze a varare, con la massima urgenza e tempestività, misure adeguate di distanziamento e igienizzazione negli aeroporti italiani e sugli aerei delle aerolinee che operano in Italia, disponendo altresì che le predette misure siano tradotte in norme generali standard da applicare anche in un prossimo futuro, così da impedire che possa ripetersi il diffondersi di qualsiasi altro fattore di tipo infettivo in grado di causare danni irreparabili alla popolazione quali quelli che sono stati causati dalla pandemia da COVID 19
COORDINAMENTO NO FLY ITALIA:
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini Varallo Pombia
Napoli – Comitato No Fly Zone – Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Comitato NoCargoParma
Roma Ciampino – CRIAAC
Treviso – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale
Venezia – CRIAAV – No Raddoppio Aeroporto
gazzetta Ufficiale – DPCM 11 giugno 2020 fase 3
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Immotivato attacco al CRIAAC del sindaco di Ciampino nel Consiglio del 25 maggio.
Poi il 26 maggio si dimettono tutti gli assessori della Giunta.
Comunicato Stampa, 27 maggio 2020
Nella riunione del consiglio comunale del 25 maggio 2020 il sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, ha sferrato un duro ed immotivato attacco contro il comitato CRIAAC e, già che c’era, anche contro la minoranza del suo Consiglio Comunale.
Secondo il sindaco di Ciampino il nostro comitato avrebbe addirittura raccolto centinaia di firme per la “chiusura dell’aeroporto”.
L’incomprensibile attacco del sindaco Ballico è avvenuto a seguito di un’iniziativa di solidarietà, promossa dai consiglieri di minoranza, verso i lavoratori aeroportuali che rischiano il posto di lavoro, in conseguenza della grave crisi del trasporto aereo provocata dalla pandemia covid-2019.
Iniziativa alla quale la Ballico ha aderito ma che poi ha tentato di rivoltare contro l’opposizione e contro il CRIAAC, sostenendo che la difesa del lavoro è incompatibile con la battaglia per riportare entro i limiti di legge l’aeroporto, che il CRIAAC conduce da anni.
Come dire che diritti del lavoro e diritti per la tutela della salute degli stessi lavoratori e di tutti gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma sud non sono compatibili.
Forse il sindaco Ballico ha in mente un modello di lavoro dove i lavoratori hanno solo il dovere di lavorare ma non hanno alcun diritto, quando tornano a casa, come cittadini.
E, come a Taranto, in questo gioco a contrapporre il diritto al lavoro con il diritto alla salute, i lavoratori non diventano mai cittadini di uno Stato di Diritto e pagano con la loro salute e con quella delle loro famiglie il “diritto” alla ricchezza dei soliti noti.
Questo modello non ci va bene, sindaco Ballico. Lavoro, salute e tutela dell’ambiente devono convivere in armonia e l’aeroporto di Ciampino, che a Lei piaccia o no, deve operare rispettando i limiti di legge.
Bene hanno fatto i consiglieri della minoranza Rose, Testa, Martella, Cedroni e Pazienza a contestare duramente la Sua inaccettabile aggressione a loro e al CRIAAC.
Noi, Sindaco Ballico, non abbiamo raccolto centinaia di firme: ne abbiamo raccolte migliaia e le abbiamo negli anni inviate alla Magistratura, alla Commissione Europea (ricorda la nostra procedura di infrazione comunitaria?), alle Istituzioni (compresa la Sua) sempre per difendere i diritti dei cittadini (che sono anche lavoratori) alla salute, alla legalità e ad un ambiente sano.
Poi il giorno dopo, 26 maggio, abbiamo visto quali sono i veri problemi del Sindaco Ballico: la sua giunta si è sgretolata. Tutti gli assessori hanno presentato le dimissioni e il Sindaco va verso un travagliato rimpasto.
Ci dispiace per Lei, Sindaco Ballico, e, soprattutto, ci dispiace per la città. Ma i Suoi problemi non sono una buona ragione per aggredire i cittadini che da anni si battono per una vita migliore nella Sua città e in tutto il territorio oppresso dall’inquinamento aeroportuale.
notizie su consiglio comunale 25 maggio 2020 (Castelli Notizie)
notizie su dimissioni assessori giunta Ballico 26 maggio 2020 (Castelli Notizie)
20200527 comunicato CRIAAC (in formato doc)
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Aeroporto di Ciampino. Contro il COVID-19 e il decreto di completa riapertura dell’aeroporto.
Comunicato Stampa, 02 maggio 2020
Il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) ha inviato una lettera per esprimere l’intensa preoccupazione dei suoi componenti ai sindaci dei comuni di Roma, Ciampino e Marino, confinanti con l’aeroporto e ad altre istituzioni coinvolte nella gestione della pandemia COVID-19.
Si tratta della richiesta di un loro immediato intervento nei riguardi del decreto per la riapertura, già dal 4 maggio 2020, dell’aeroporto di Ciampino alla “piena operatività“, emanato il 30 aprile 2020 con la firma congiunta dei Ministri di Trasporti e Salute (Il decreto: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/aeroporto-firenze-aeroporto-ciampino/coronavirus-operativi-dal-4-maggio).
Nella lettera si chiede ai tre sindaci di fornire ai cittadini dettagliate informazioni sulle misure che intendono adottare per proteggerci dalle possibili conseguenze dell’espandersi del rischio della pandemia, in seguito all’annunciata completa riapertura al traffico aereo dell’aeroporto.
Inoltre ai sindaci medesimi si chiede l’adozione di ordinanze contingibili e urgenti per la tutela della salute dei cittadini, come ha fatto il Sindaco del comune di Casorate Sempione (VA) per i rischi sanitari connessi all’improvviso aumento dei voli nell’aeroporto di Malpensa, con la sua Ordinanza n. 33 del 30/07/2019 (https://www.varesenews.it/2019/07/rumore-malpensa-comune-casorate-emette-unordinanza-richiama-enac/842770/).
Il Decreto per la riapertura di Ciampino è stato emanato inaspettatamente, il 30 aprile 2020, alla vigilia di tre giorni di chiusura degli uffici pubblici (primo maggio, sabato e domenica) che precedono la fatidica data del 4 maggio di avvio della fase 2.
Occorre inoltre tenere conto che l’aeroporto di Ciampino è un piccolo aeroporto, incastrato all’interno dell’abitato dei tre comuni di Ciampino, Roma e Marino, che la pista di volo si trova a soli 150 metri dalle case della città di Ciampino e a poche centinaia di metri dagli abitanti di Marino da un lato e di Roma dall’altro.
Tanto che nelle giornate di maggior traffico aereo, quando si superano anche i 200 voli giornalieri, può succedere che l’aerostazione non sia neanche sufficiente ad ospitare tutti i viaggiatori.
Proprio a causa della sua infelice posizione a ridosso di aree densamente abitate, l’inquinamento acustico rilevato dalle centraline di ARPA Lazio supera costantemente i limiti previsti dalla legge e per questo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nel dicembre 2018 ha emanato un decreto per ridurre il traffico aereo e riportare il rumore nei limiti di legge (http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico/).
Ma questi non sono tempi normali, sono i tempi in cui infuria una pandemia di portata storica che ha già causato decine di migliaia di vittime in tutto il mondo e sta provocando gravi danni economici.
Per queste ragioni ci preoccupa l’iniziativa dei due ministri di Trasporti e Salute, clamorosamente in controtendenza con la politica di cauta apertura per la fase 2, preannunciata solo 4 giorni prima dal Presidente del Consiglio e da lui ribadita in Parlamento lo stesso 30 aprile.
Un decreto sorprendente anche perché in contraddizione con le numerose prese di posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità che hanno raccomandato estrema cautela nella riapertura delle attività, al fine di evitare possibili nuovi focolai di contagio che riporterebbero indietro le lancette dell’orologio.
La particolare situazione dell’aeroporto di Ciampino avrebbe dovuto spingere alla cautela a causa della sua ubicazione in un territorio ristretto, dove l’aeroporto è servito da 186.000 corse annue di autobus che disperdono in maniera incontrollabile i passeggeri degli aerei su molte destinazioni di Roma e di altre città di Campania e Abruzzo, oltre a mescolarli, nell’affollata stazione ferroviaria di Ciampino, con i pendolari dei Castelli Romani e con i cittadini della città.
E, come se non bastasse, nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero dei Trasporti viene preannunciata una ancora più preoccupante “sperimentazione di un sistema di screening per il COVID-19” dedicato ai passeggeri, che trasforma anche i cittadini che verranno in contatto con loro in involontarie cavie di questo esperimento.
Questa è una aggressione inaccettabile e pericolosissima nei confronti dei cittadini, per la quale vogliamo sperare che i tre sindaci facciano fronte comune e i Ministri competenti rivedano la loro decisione di totale riapertura al traffico dell’aeroporto.
Testo lettera ai sindaci Roma Ciampino Marino
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Appello internazionale per un trasporto aereo rispettoso dell’ambiente.
firmate la petizione change.org
Comunicato Stampa, 28 aprile 2020
I comitati e le associazioni di cittadini italiani che vivono vicino ai principali aeroporti e si battono contro l’inquinamento prodotto dal traffico aereo, si uniscono all’appello rivolto ai governi mondiali lanciato da 250 organizzazioni di cittadini e 300 scienziati di 18 Paesi Europei, Stati Uniti, Canada, Messico, Australia e Nuova Zelanda per un nuovo trasporto aereo affinché paghi le tasse, riduca l’inquinamento e metta al primo posto i diritti dei lavoratori, quelli dei cittadini e la lotta ai cambiamenti climatici.
Nel mezzo della crisi del COVID-19 contro cui tutto il mondo lotta, di fronte alla richiesta di enormi sussidi incondizionati e a spese dei contribuenti che l’industria aerea pretende, le organizzazioni dei cittadini e gli scienziati richiedono ai governi che nessun sussidio venga dato all’industria aeronautica se prima non accetterà, come tutti i settori del trasporto, di pagare le tasse sul carburante.
Cosa chiediamo per il trasporto aereo:
• Prima le persone: priorità ai dipendenti, non agli azionisti e ai dirigenti.
• Ambiente al primo posto: una giusta transizione verso una mobilità sostenibile rispettosa del clima.
• Pagare le tasse: nessun salvataggio senza la fine delle esenzioni fiscali al trasporto aereo.
L’appello lanciato da comitati e associazioni di Europa, Stati Uniti, Canada, Messico, Australia e Nuova Zelanda si è trasformato anche in una PETIZIONE SU CHANGE.ORG già firmata da oltre 71.000 cittadini.
INVITIAMO TUTTI A FIRMARLA
Questo è l’appello dei Comitati Italiani:
SAVE PEOPLE NOT PLANES
DIFENDIAMO AMBIENTE E DIRITTI NON I GRANDI PROFITTICome Comitati No Fly Italiani impegnati da anni nel ridurre l’impatto ambientale
del trasporto aereo e degli aeroporti sosteniamo questo importante
appello Internazionale.
https://stay-grounded.org/savepeoplenotplanes/Da anni subiamo gli effetti della crescita del trasporto aereo: rumore,
rischio sorvoli, inquinamento ambientale a cui si aggiunge quello
automobilistico collegato. Consumo di suolo, rischi idrogeologici e
impatto sul clima.
Non vogliamo e non possiamo più sostenere con altre risorse collettive e
denaro pubblico un “modello di sviluppo” le cui conseguenze disastrose
sono sotto gli occhi di tutti.
Vi invitiamo a sottoscrivere l’appello e firmare la petizione change.org giunta già a 71.000 firme!http://chng.it/QzLFC7sjNY
Comitato sorvolati Brozzi Peretola Quaracchi Firenze
Comitato riduzione impatto ambientale aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
Colognola per il suo futuro Bergamo
Comitato Varallo Pombia aeroporto di Malpensa
Comitato Fuori Pista Fiumicino
Comitato No Fly Zone Napoli
Presidio No aeroporto Firenze
Ass.ne comitato per la riduzione dell’impatto ambientale aeroporto
Treviso
Comitato antirumore Linate
Cocompaer Bologna
No Cargo Parma
CriaaVe-no raddoppio Venezia Vas OnlusQui trovate il testo in italiano dell’appello internazionale ai Governi:
https://stay-grounded.org/wp-content/uploads/2020/04/SG_Petition_ITA.pdf______________________________________________________________________
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L’8 Aprile ci sarà la sentenza definitiva del TAR Lazio sulla richiesta di Ryanair e Wizz Air di bloccare il Decreto del Ministro dell’Ambiente per la riduzione dei voli.
È ora che il Sindaco di Ciampino prenda una posizione decisa in difesa della salute dei propri cittadini nel suo ruolo di “Autorità sanitaria locale”.
Comunicato Stampa, 22 febbraio 2020
È una stagione decisiva per i cittadini che vivono intorno all’aeroporto di Ciampino e ne subiscono da anni il rumore fuorilegge e l’inquinamento. Sono scaduti a luglio 2018 gli 8 anni previsti dalla normativa per il rientro dell’aeroporto nei limiti di legge e l’8 aprile il TAR deciderà sull’ennesimo ricorso delle compagnie aeree e di Aeroporti di Roma che ha finora bloccato l’applicazione del Decreto Costa per la mitigazione acustica. In questo quadro il Comune di Ciampino attende inerte e Il CRIAAC ha inviato una 20200216 lettera CRIAAC al sindaco Ciampino per sollecitare azioni che favoriscano il rientro nei limiti acustici.
Il Decreto del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, n. 345 del 18 dicembre 2018 ha proprio lo scopo di far rientrare, entro il 2020, l’aeroporto entro i limiti di legge.
Le misure previste dal Decreto sono la riduzione dei voli low-cost da 97 a 65 giornalieri, la riduzione dei voli privati (aviazione generale), il blocco del volo notturno dalle 23 alle 6, l’introduzione di nuovi aerei più silenziosi e l’introduzione di nuove rotte di decollo che riducano al minimo l’impatto su cittadini e aree protette.
Secondo la tabella di marcia del Decreto, gran parte di queste misure dovevano essere già state attivate ma una palude di ricorsi al TAR ha bloccato l’applicazione del Decreto.
Dopo ripetuti rinvii, la sentenza definitiva del TAR Lazio è stata fissata per l’8 aprile 2020, quasi 2 anni dopo la scadenza degli 8 anni massimi previsti.
Ma cosa succederà se il TAR decidesse di annullare completamente il Decreto del Ministro Costa come richiesto da Ryanair e WIzz Air?
In questa prospettiva il Comitato CRIAAC ha sollecitato il 16 febbraio, con una lettera, il Sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, ad un maggiore attivismo in difesa dei cittadini, dato che Ciampino, con 6.400 cittadini che vivono nelle fasce di rischio acustico dell’aeroporto, è il comune più colpito dall’inquinamento fuorilegge. Due indagini epidemiologiche (“SERA” e “SAMBA”), condotte nel 2009 e 2012 a Ciampino e Marino dalla ASL competente e dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno evidenziato i rischi sanitari per adulti e bambini.
In caso di censura del Decreto da parte del TAR, saranno proprio il Sindaco di Ciampino e la sua Amministrazione a trovarsi in mano, nel territorio comunale, il “cerino” acceso di un aeroporto che non rispetta i limiti di legge e di migliaia di cittadini nelle aree di rischio acustico.
In questo quadro spetta prima di tutti al Sindaco, nel suo ruolo di “autorità sanitaria locale”, di agire con una propria ordinanza contingibile in difesa dei cittadini.
Come ha dovuto fare a luglio 2019 il Sindaco di Casorate Sempione (sorvolato a bassa quota dalle rotte di decollo di Malpensa) che con propria ordinanza n. 33 del 30/7/2019, “Ordinanza per il superamento dei limiti di rumore”, ha imposto con successo a ENAC di intervenire per ridurre il rumore aeroportuale.
Il Comune di Ciampino invece è stato finora estremamente timido, preoccupandosi più di non inimicarsi Aeroporti di Roma che di schierarsi contro l’inquinamento fuorilegge dell’aeroporto. Stiamo ancora aspettando che il Comune dia il via a monitoraggi e opere di mitigazione con i soldi incassati dalla IRESA, tassa di scopo che le compagnie aeree pagano a questo scopo.
Ma a chi si rivolgeranno e a chi dovranno chiedere ragione i cittadini se l’aeroporto continuerà a restare fuorilegge se non al Sindaco (“autorità sanitaria locale”) e ai suoi poteri di ordinanza?
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MA DI QUALI NUOVI AEREI PARLA RYANAIR NELLA SUA PUBBLICITA’?
Comunicato Stampa, 24 gennaio 2020
La pubblicità di Ryanair relativa all’impatto ambientale della compagnia nel 2020 riporta come dato acquisito la presenza di 197 nuovi 737. Si tratta forse dei 737 max 8 – 200 di cui Boeing ha interrotto la produzione dopo due incidenti disastrosi e di cui è interdetto il volo in tutto il mondo? (https://corporate.ryanair.com/wp-content/uploads/2019/10/ENVIRONMENTAL%20DOC%2017.10.2019-MOL%20CHANGE%20NO%20S-smaller%20file.pdf)
Questa questione è molto rilevante per gli abitanti di Ciampino, delle frazioni di Marino a ridosso dell’aeroporto e di quelli di Roma Sud, afflitti da anni da un rumore che è certificato dall’ARPA LAZIO come fuorilegge, perché il piano per il contenimento del rumore nei limiti di legge, presentato da Aeroporti di Roma nel 2015, e approvato con tempi e prescrizioni dal Ministro dell’Ambiente Costa nel dicembre 2018, aveva tra i suoi cardini la sostituzione di metà degli aerei con quelli di tipo più silenzioso entro il 31 dicembre 2019!
Ma Ryanair ha fermato l’applicazione del decreto del Ministro con una serie di ricorsi al TAR che, dopo successivi rinvii, dovrebbero essere esaminati l’8 aprile 2020.
Contro Ryanair in questa causa al TAR si è schierato (ad “opponendum”) il Comune di Marino.
Il Comune di Ciampino invece tace, con un atteggiamento incomprensibile per i cittadini colpiti dal rumore fuorilegge. E ancora non sappiamo l’esito del ricorso di Ryanair contro il blocco del volo notturno discusso al TAR il 15 gennaio 2020.
Nella sua pubblicità Ryanair assicura che, nell’approccio a London Stanstead, ha raggiunto nell’aprile 2019 l’obiettivo di Conformità all’abbattimento del Rumore Ambientale nella discesa (avvicinamento ed atterraggio). A Ciampino invece si atterra da anni passando sul Parco degli Acquedotti e viene usata frequentemente in atterraggio la “spinta inversa”, procedura molto rumorosa che sarebbe permessa solo in casi di assoluta necessità.
Chiediamo a ENAC ed ENAV che effettuino un monitoraggio di questi utilizzi e lo rendano pubblico.
Intanto dai dati sul rumore aeroportuale, pubblicati mensilmente da Arpa Lazio, apprendiamo che a dicembre 2019 la centralina Arpa “Ciampino1”, posta lateralmente alla pista e vicina al centro cittadino, ha superato sempre il limite di legge di 65 decibel e il 21 e 22 dicembre è arrivata oltre i 71 decibel. Ma di quale riduzione dell’impatto ambientale parla Ryanair?
(http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/report/cia_2019_12.pdf ).
È ora di dire basta a anni di inquinamento e di rumore fuorilegge. Il decreto del Ministro Costa deve essere applicato subito e per intero: con le previste misure di riduzione dei voli, blocco del volo notturno, sostituzione degli aerei più rumorosi e individuazione di rotte a minore impatto sulla popolazione e sulle aree protette.
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Attesa per il 15 gennaio la sentenza del TAR Lazio sul blocco dei voli notturni a Ciampino deciso dal Ministro Costa. Verrà restituito ai cittadini il diritto al riposo notturno?
Comunicato Stampa
per mercoledì 15 gennaio è attesa la sentenza definitiva del TAR Lazio sulla chiusura notturna dell’aeroporto di Ciampino dalle 23 alle 6.
La chiusura notturna è una delle misure previste dal Decreto del 18 dicembre 2018 del Ministro dell’Ambiente, Costa, per riportare l’aeroporto dentro i limiti di legge.
Era stato proprio il TAR Lazio con una sua sentenza d’urgenza del 6 marzo 2019 a consentire alla sola Ryanair di continuare ad atterrare oltre le 23 per i soli voli “in ritardo per cause eccezionali e di forza maggiore”.
Sulla base degli arrivi pubblicati dal sito di Aeroporti di Roma (www.adr.it) e incrociando i dati con altri siti che seguono i voli, dal 4 aprile al 31 dicembre 2019 (271 giorni) il nostro Comitato ha effettuato un monitoraggio sui voli arrivati in ritardo oltre le 23.00. È risultato che in questo periodo sono atterrati a Ciampino almeno 460 voli oltre le 23.00, per un totale di 196 giorni su 271. Cioè nel 72% delle notti trascorse tra il 4 aprile e il 31 dicembre sono atterrati a Ciampino aerei nel periodo notturno, contrariamente a quanto previsto dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e a danno del diritto al riposo e della salute dei cittadini colpiti.
Questi non sembrano “casi eccezionali e di forza maggiore”, noi auspichiamo che i Magistrati del TAR Lazio prendano atto di queste evidenti anomalie e ne tengano conto il 15 gennaio nell’emettere la loro sentenza definitiva.
Ormai da anni l’aeroporto di Ciampino opera senza rispettare i limiti di rumore previsti dalla legge. Dal 2012 Arpa Lazio documenta il superamento sistematico dei limiti giornalieri (diurni e notturni) e di quelli annuali, attraverso la pubblicazione mensile sul proprio sito di un “Bollettino di informazione acustica” (http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/dati.htm#) dedicato all’aeroporto di Ciampino.
Vogliamo sperare che anche questi dati, pubblici e accessibili a tutti, vengano presi in considerazione dai Magistrati del TAR il 15 gennaio.
L’aeroporto di Ciampino si trova da sempre in un’area densamente popolata che coinvolge gli abitati di Ciampino, Marino e Roma, e che comprende le aree protette del Parco dell’Appia Antica e di quello degli Acquedotti. Su questo territorio imperversano giorno e notte gli aerei in partenza e arrivo a Ciampino.
Far diventare questo aeroporto uno dei principali scali low-cost italiani, facendolo passare da meno di un milione a sei milioni di passeggeri annui, è stata una decisione scriteriata e che non rispetta i limiti di legge.
Il rumore fuorilegge e le conseguenze anche sull’inquinamento dell’aria (6 anni di superamento dei limiti delle PM10 nella sola città di Ciampino tra il 2007 e il 2019) danneggiano la vita e la salute dei cittadini.
Il Decreto del Ministro dell’Ambiente vuole finalmente far rispettare questi limiti attraverso il blocco del volo notturno, la riduzione del numero dei voli, procedure di decollo e aerei più silenziosi. Ma i grandi interessi economici in ballo e le sentenze del TAR ne ritardano drammaticamente l’applicazione.
Vorremmo che i Giudici del TAR nelle loro sentenze non trascurassero questo quadro drammatico e la lesione dei diritti dei cittadini costretti a subire un inquinamento fuorilegge.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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Il 23 dicembre 2019 era prevista la trasmissione da parte del programma Report di RAI3 di un servizio sugli aeroporti italiani e sulla drammatiche conseguenze del traffico aereo per i cittadini.
Il servizio, incentrato sui casi degli aeroporti di Ciampino e Bergamo, non è andato in onda e il coordinamento dei comitati aeroportuali italiani ha rilasciato il seguente comunicato stampa che viene diffuso da tutti i comitati.
“I sottoelencati comitati di cittadini impegnati da anni nella riduzione degli impatti del trasporto aereo: rilevano che la trasmissione Report del 23 dicembre 2019 non ha mandato in onda il servizio sugli aeroporti italiani afflitti da problematiche ambientali, sanitarie e di sicurezza ;
auspicano che questa decisione non sia definitiva e che sia esclusivamente finalizzata ad approfondire meglio le problematiche ambientali dell’intero sistema aeroportuale nazionale;
si dichiarano disponibili a collaborare con la redazione di Report, che ritengono ultimo baluardo contro l’arroganza delle lobby, fornendo le competenze maturate negli anni di impegno per fissare il rispetto dei limiti operativi per ciascun aeroporto col fine di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
– Ass.ne comitato per la riduzione dell’impatto ambientale aeroporto di Treviso
– Ass.ne Colognola per il suo futuro Bergamo
– Comitato antirumore aeroporto di Linate
– Comitato aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
– Comitato cittadini di Varallo Pombia aeroporto di Malpensa
– Cocompaer Bologna
– Comitato Fuoripista aeroporto di Fiumicino
– no fly zone Napoli
– no cargo parma
– Presidio no aeroporto Firenze
– CriaaVe-no raddoppio aeroporto di Venezia
– Comitato sorvolati Brozzi Peretola Quaracchi le Piagge – Firenze
– Vas onlus Prato
– Comitato no aeroporto Campi Bisenzio-Fi”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
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(Il comunicato è stato modificato)
Il decreto del Ministro Costa sull’Aeroporto di Ciampino è stato bloccato dal TAR Lazio e dalle resistenze di AdR, Ryanair e Enac. È ora che i Comuni colpiti si facciano sentire per difendere i loro cittadini.
Comunicato stampa,
Ciampino, 21 dicembre 2019
L’aeroporto di Ciampino è da anni fuori dai limiti di legge, ma poco è cambiato, se non in peggio, a quasi un anno dalla emanazione del decreto del Ministro Costa che doveva riportare l’inquinamento aeroportuale nei limiti di legge.
Quella di Ciampino è diventata un’altra delle numerose “situazioni ILVA” che, come quella di Taranto e nonostante le proteste dei cittadini, proseguono indisturbate per anni.
Il decreto del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di fronte alle resistenze di Enac, AdR e Ryanair e a seguito delle sentenze del TAR Lazio, è rimasto sostanzialmente lettera morta.
La tabella di marcia del decreto prevedeva per Aeroporti di Roma, che gestisce l’aeroporto, una serie di obblighi che avrebbero riportato l’aeroporto ad operare nei limiti di legge entro il 2020.
Chiusura al volo notturno dalle 23 alle 6 entro il 31 dicembre 2018, introduzione di una nuova rotta di decollo più silenziosa entro febbraio 2019, riduzione dei voli di linea (da 97 a 65 al giorno) e di quelli privati entro il 31 dicembre 2019, sempre entro il 31 dicembre 2019 sostituzione del 50% degli aerei di linea di Ciampino con il nuovo modello “più silenzioso” Boeing 737 MAX (ordinato in 135 esemplari da Ryanair).
Di tutto questo, poco o nulla è stato fatto.
L’aeroporto è stato riaperto al volo notturno il 7 marzo 2019 da una sentenza del TAR Lazio, solo per i voli Ryanair e solo per “casi eccezionali e di forza maggiore”.
Secondo un monitoraggio condotto dal Comitato, dal 6 aprile al 15 dicembre ben 450 voli sono arrivati oltre le 23, in 189 giorni sui 253 giorni controllati.
L’8 maggio 2019 una seconda sentenza del TAR Lazio promossa da Ryanair ha bloccato anche la riduzione dei voli.
Per nuova rotta e per nuovi aerei più “silenziosi” è andata ancora peggio: la nuova rotta di decollo, introdotta a gennaio 2019, in base ai dati mensili delle centraline di Arpa Lazio avrebbe addirittura raddoppiato il rumore su alcune popolosissime frazioni del comune di Marino, mentre l’atteso Boeing 737 MAX è stato bloccato dalle autorità aeronautiche in tutto il mondo a causa di gravi problemi tecnici e di due incidenti con 340 morti in 5 mesi. Tanto che la Boeing ne ha in questi giorni addirittura fermato la produzione.
Tutto questo è ingiusto e intollerabile per le migliaia di cittadini di Ciampino, Marino e Roma sud che vivono sotto le ruote degli aerei.
Facciamo appello, prima di tutto, alle Amministrazioni Comunali di Ciampino, Roma e Marino, colpite dall’inquinamento fuorilegge, affinché si facciano sentire, difendendo in tutte le sedi e anche sul piano legale la salute e i diritti dei propri cittadini.
Facciamo appello a tutte le forze politiche che operano nel territorio colpito affinché premano sulle Amministrazioni locali e in ogni altra sede per la tutela della salute e dei diritti dei cittadini colpiti.
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DOCUMENTAZIONE:
Ricorso Ryanair al TAR contro la limitazione imposta dal DM Costa al VOLO NOTTURNO (camera consiglio 6/3/2019 Pubblicato il 07/03/2019)
– Ryanair vincente contro blocco totale voli notturni (23.00 – 06.00) – Udienza di merito fissata per il 15 gennaio 2020.
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201901791&nomeFile=201901565_05.html&subDir=Provvedimenti
Ricorso Ryanair al TAR contro Decreto Costa (camera consiglio 8/5/2019 pubblicato 13/5/2019)
– Udienza di merito fissata per il 29 gennaio 2020 ma già si parla di rinvio ad altra data.
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201902665&nomeFile=201902759_05.html&subDir=Provvedimenti
Bloccata da la produzione del 737 MAX. Foto impressionanti delle parti di aereo e degli aerei completati ma non consegnabili ai clienti e bloccati nei piazzali (da Business Inside Italia del 19 dicembre 2019)
https://it.businessinsider.com/boeing-737-max-fusoliere-inutilizzabili-crisi/
Link al Decreto n. 345 del 18/12/2018 del Ministro Costa:
http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino
http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/trasporti.htm
http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/dati.htm#
Link alle indagini epidemiologiche SERA e SAMBA sulla salute di adulti e bambini di Ciampino e Marino che vivono intorno all’aeroporto di Roma Ciampino
http://www.deplazio.net/it/attivita/82
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
AEROPORTO DI CIAMPINO: RIMANDATO AL 12 DICEMBRE 2019 IL VOTO IN COMMISSIONE AEROPORTUALE SULLA ROTTA SPERIMENTALE.
Comunicato stampa,
Ciampino, 31 ottobre 2019
I cittadini che vivono intorno all’aeroporto di Ciampino aspettavano con ansia che la Commissione Aeroportuale, chiamata a decidere sull’efficacia della rotta “sperimentale” in vigore dal gennaio 2019, mettesse fine a questo disgraziato esperimento che ha più che raddoppiato il livello del rumore su Santa Maria delle Mole e lo ha alzato a Ciampino centro e a Roma, colpendo un numero enorme di cittadini.
Invece la commissione è stata messa in condizione di non decidere e rinviata al 12 dicembre 2019, con l’effetto di allontanare ancora una volta la data di inizio della riduzione dei voli, unica misura veramente efficace per ridurre il rumore.
Nella riunione della Commissione Aeroportuale si doveva solo decidere se la nuova rotta fosse quella a minor impatto sulla popolazione ma, in base al comunicato stampa pubblicato dal Comune di Ciampino subito dopo la seduta della Commissione, sembrerebbe che questa istituzione abbia ritenuto necessario esprimere addirittura la sua contrarietà alla riduzione dei voli. Oltre a non essere questo il compito della Commissione, è incredibilmente che proprio il Comune dove ci sono le più gravi violazioni ai limiti di legge senta la necessità di esprimersi contro il principale strumento per tornare nella legalità. Forse nessuno ha informato il Sindaco di Ciampino che, se ci sono superamenti dei limiti, la riduzione dei voli è un obbligo di legge a tutela della salute dei SUOI cittadini e dell’ambiente della SUA città. Una città dove si superano quotidianamente i limiti di rumore ammessi e dove spesso ci si trova avvolti nella puzza delle gomme e di cherosene, prodotte dal vicinissimo aeroporto. nel suo comunicato si assicura “l’assoluta priorità relativa alla salute dei cittadini e il rispetto dei limiti imposti dal piano di zonizzazione acustica” e allora, per dimostrare che non sono solo parole, gli chiediamo di opporsi a questa nuova rotta sperimentale e schierarsi per l’applicazione del Decreto Costa.
Ricordiamo che la nuova rotta sperimentale si è rivelata soprattutto come l’ennesima occasione per Aeroporti di Roma e Ryanair di rivolgersi al TAR e ostacolare l’applicazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente Costa (D.M. n. 345 del 18/12/2018).
Secondo ENAC e AdR questa miracolosa rotta “silenziosa” avrebbe dovuto rendere quasi superflua la riduzione dei voli prevista dal Decreto Costa per tornare dentro ai limiti di legge. Ma i rilevamenti delle centraline, pubblicati da Arpa Lazio, dicono esattamente il contrario.
Rinviare la decisione della Commissione di oltre un mese, fino al 12 dicembre, con le feste natalizie alle porte e in una data pericolosamente vicina al fatidico 29 gennaio 2020, fissato dal TAR per la sua udienza definitiva, sembrerebbe l’ennesimo colpo di mano tentato nella speranza di arrivare all’udienza del TAR senza alcuna decisione da parte della Commissione Aeroportuale.
In questo caso, in attesa delle decisioni della Commissione, il TAR potrebbe decidere un ulteriore blocco del Decreto del Ministro Costa e di mantenere la rotta sperimentale.
Intanto i cittadini colpiti continueranno a soffrire sotto l’impatto di una rotta di decollo più pesante e senza la speranza di vedere ridotto il numero dei voli.
Solo la mobilitazione dei cittadini può fermare questa ingiustizia. Per questo continuiamo a raccogliere le firme sulla nostra petizione, indirizzata al Ministro Costa e a tutte le Istituzioni coinvolte nella decisione.
La Petizione, già firmata da centinaia di cittadini, la trovate su CHANGE.ORG all’indirizzo
Su richiesta di Ryanair il TAR Lazio ha fermato, con due provvedimenti d’urgenza
http://chng.it/Bfz6twxD
e fra poco sarà disponibile anche su moduli cartacei.
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DOCUMENTAZIONE:
Comunicato stampa del comune di Marino
https://www.comune.marino.rm.gov.it/articolo/rumore-aeroporto-ciampino-nuova-riunione-della-commissione
Comunicato stampa del comune di Ciampino
https://www.comune.ciampino.roma.it/comunicato-stampa-del-comune-di-ciampino-commissione-rumore/
Ricorso Ryanair contro Decreto Costa (camera consiglio 8/5/2019 pubblicato 13/5/2019)
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201902665&nomeFile=201902759_05.html&subDir=Provvedimenti
Ricorso di AdR contro il Decreto Costa: (camera consiglio 17/4/2019 Pubblicato il 23/04/2019)
Link al Decreto del Ministro Costa:
http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico/
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino
http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/trasporti.htm
http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/rumore/dati.htm#
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Stop di TAR Lazio e Consiglio di Stato alla riduzione dei voli e al blocco dei voli notturni decretati dal Ministro dell’Ambiente per l’aeroporto di Ciampino.
TAR e Consiglio di Stato bloccano il Decreto con cui il Ministero dell’Ambiente intende ridurre i voli a Ciampino e riportare l’inquinamento nei limiti previsti dalla legge.
I cittadini alzano la voce: “Chiediamo al Ministero dell’Ambiente e alla Presidenza del Consiglio di adottare ogni misura utile, compresa la reiterazione del decreto, per il ripristino della legalità e dei diritti dei cittadini, traditi da 20 anni di prepotenze”.
Comunicato stampa
Ciampino, 2 luglio 2019
Sentenze tutte “politiche” quelle che TAR Lazio e Consiglio di Stato hanno emesso contro il Decreto con il quale il Ministro dell’ambiente, Costa, intende riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino.
Su richiesta di Ryanair il TAR Lazio ha fermato, con due provvedimenti d’urgenza (“ordinanze cautelari”), sia il blocco ai voli notturni, introdotto dal decreto a partire dal dicembre 2018, sia la prevista riduzione dei voli di linea che dovevano passare da 100 a 65 giornalieri a partire da ottobre 2019. Le udienze per le sentenze definitive sono state fissate dal TAR Lazio a gennaio 2020, data che fa saltare tutta la complessa tempistica prevista dal decreto.
In questo modo, forse, di rientro del traffico aereo di Ciampino nei limiti di legge se ne riparlerà a fine 2020 o addirittura nel 2021, cancellando fino ad allora ogni diritto dei cittadini di Ciampino, Roma e Marino alla tutela della salute ed al rispetto delle norme di legge.
Questi due interventi sul traffico aereo costituivano la spina dorsale del decreto ministeriale per riportare la legalità nell’aeroporto (D.M. Ambiente n. 345 del 18/12/2018).
A nulla è valso il ricorso della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Ambiente alla superiore sede del Consiglio di Stato che, a fine giugno, se ne è lavato le mani, rimandando il tutto alla futura sentenza del TAR del gennaio 2020.
Il Consiglio di Stato ha citato addirittura, nelle motivazioni della sua decisione, la necessità di tutelare gli utenti di Ryanair che hanno già comprato i biglietti invece di mettere al primo posto il diritto assoluto dei cittadini di Ciampino, Roma e Marino a vedere tutelata la loro salute messa in pericolo da un aeroporto che opera da anni oltre i limiti di legge.
E poi, quei biglietti non sarebbero stati venduti se il TAR non avesse sconvolto con il suo intervento la tempistica di un decreto che, altrimenti, avrebbe funzionato perfettamente!
Questa è l’ennesima beffa contro i cittadini in questa vicenda miserabile dell’aeroporto di Ciampino che si trascina dal 1999.
La motivazione con la quale il TAR ha fermato la riduzione dei voli, facendo riferimento ad una nuova rotta di decollo, voluta da AdR, ENAV e Enac e in corso di sperimentazione da gennaio 2019, è poi un altro motivo di rabbia e sconcerto per i cittadini, dato che la sperimentazione ha solo spostato il rumore da un gruppo di cittadini ad un altro, aumentandolo addirittura in alcune aree di Ciampino, Roma e Marino, secondo le rilevazioni delle esistenti centraline di Arpa Lazio (centraline CIA 2, RM2, MAR1).
Le oltre 2.000 denunce dei cittadini alla Magistratura, la procedura di infrazione comunitaria richiesta dai cittadini (EU Pilot 6876/14/ENVI), la petizione al Parlamento Europeo (Petizione 0112/2015) e, oggi, l’intervento del Ministero dell’Ambiente e della Presidenza del Consiglio, non sono ancora stati sufficienti a superare il muro di gomma che protegge questa situazione di ingiustizia e illegalità.
Occorre che i cittadini facciano sentire con forza la loro voce!
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DOCUMENTAZIONE:
Link al Decreto n. 345 del 18/12/2018 del Ministro Costa:
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Ricorso Ryanair al TAR contro la limitazione imposta dal DM Costa al volo notturno (camera consiglio 6/3/2019 Pubblicato il 07/03/2019)
Ricorso Ryanair al TAR contro Decreto Costa (camera consiglio 8/5/2019 pubblicato 13/5/2019)
Ricorso al Consiglio di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Presidenza del Consiglio contro la decisione del TAR Lazio (richiesta cautelare) – (decisione 01/06/2019 pubblicato 01/06/2019)
Ricorso al Consiglio di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Presidenza del Consiglio contro la decisione del TAR Lazio (Camera di Consiglio) – (decisione 20/06/2019 pubblicato 21/06/2019)
Link ai Bollettini mensili di Arpa Lazio sul rumore nell’aeroporto di Ciampino
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Con tre successive sentenze il TAR Lazio blocca di fatto l’azione del Governo che, attraverso il Decreto del 18 dicembre scorso del Ministro dell’Ambiente, intendeva riportare il funzionamento dell’aeroporto entro i limiti di legge.
Chi governa in Italia?
Comunicato stampa
Ciampino, 14 maggio 2019
Il TAR Lazio nell’udienza del 8 maggio 2019 ha sospeso l’annunciata riduzione di 35 voli di linea al giorno a Ciampino che si doveva avviare già dal 27 ottobre 2019, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Ambiente Costa. Doveva essere il primo passo per il rientro nei limiti di rumore previsti dalla legge ma il TAR ha dato ragione a Ryanair e Aeroporti di Roma, i quali sostengono che con le nuove rotte sperimentali la riduzione dei voli può essere di molto inferiore e ancora rimandata nel tempo.
La recente sentenza dell’8 maggio è stata preceduta da una prima sentenza del Tar Lazio del 6 marzo, con la quale è stata ripristinata la possibilità, per la sola Ryanair, di far atterrare i voli in ritardo anche durante le ore di chiusura notturna dell’aeroporto, in spregio del diritto dei cittadini al riposo notturno.
Mentre, con una successiva sentenza del 17 aprile, il Tar Lazio ha permesso a Ryanair di inserirsi anche nel ricorso presentato da Aeroporti di Roma contro il Decreto del Ministro Costa e tutt’ora in corso.
Ma le nuove rotte, alle quali ha dato credito il TAR, non sono affatto migliorative per i cittadini. I dati di cui disponiamo, che sono quelli pubblicati ogni mese dall’ARPA, mostrano che la media dei LAeq (misura del rumore in ambiente urbano) è peggiorata di giorno nelle centraline CIAMPINO 2, MARINO 1 e nella centralina ROMA 2 (sia di giorno che di notte).
Ecco la posizione delle centraline (dal Bollettino mensile di Arpa Lazio):
In sperimentazione dal 3 gennaio 2019, le nuove rotte di decollo hanno già suscitato vivaci proteste, da parte dei cittadini di Santa Maria delle Mole (frazione di Marino), che si sono visti riportare sopra le loro teste tutti i decolli. Con l’aggravante di un rumore ancora maggiore, dato che gli aerei si devono alzare più rapidamente.
Ryanair e Aeroporti di Roma guardano solo al loro guadagno senza farsi alcuno scrupolo per la vita dei cittadini. Dal 2010 le rotte sono già state cambiate 5 volte, ma non ci sono rotte di uscita silenziose da questo aeroporto. L’unica via per ridurre il rumore è RIDURRE IL NUMERO DEI VOLI.
In questa situazione tutti devono fare la loro parte.
I cittadini devono far sentire la loro protesta, il Ministero dell’Ambiente e il Governo (anch’esso chiamato in causa da Ryanair e AdR) devono resistere in tutte le sedi a questa prepotenza, contestando puntualmente anche le assurde dichiarazioni di Ryanair e AdR, e le Amministrazioni locali e regionali devono sostenerne l’azione.
Facciamo appello anche al Ministro dei Trasporti perché diriga l’azione di ENAC in difesa di ambiente e cittadini (come prevede anche lo statuto dell’Ente) e non solo a favore di chi fa profitto su aeroporti e traffico aereo.
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DOCUMENTAZIONE:
Ricorso Ryanair contro la limitazione imposta dal DM Costa al volo notturno (camera consiglio 6/3/2019 Pubblicato il 07/03/2019)
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201901791&nomeFile=201901565_05.html&subDir=Provvedimenti
Ricorso di AdR contro il Decreto Costa: (camera consiglio 17/4/2019 Pubblicato il 23/04/2019)
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201903375&nomeFile=201905165_36.html&subDir=Provvedimenti
Ricorso Ryanair contro Decreto Costa (camera consiglio 8/5/2019 pubblicato 13/5/2019)
https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201902665&nomeFile=201902759_05.html&subDir=Provvedimenti
Link al Decreto del Ministro Costa:
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Voli notturni a Ciampino: il Tar del Lazio dalla parte di Ryanair.
Comunicato stampa
Ciampino, 12 marzo 2019
Il TAR Lazio, nell’udienza del 6 marzo 2019, ha confermato il diritto di Ryanair ad atterrare a Ciampino in orario notturno, dopo l’orario di chiusura dell’aeroporto, nel caso in cui il ritardo dell’aereo sia dovuto a “cause eccezionali di forza maggiore non imputabili a Ryanair”. Definizione che, in termini giuridici, rappresenta il caso nel quale un soggetto è svincolato dalla responsabilità di rispettare un obbligo contrattuale (in questo caso l’obbligo di Ryanair di rispettare l’orario prestabilito).
I giudici del TAR hanno ritenuto di garantirgli la possibilità di atterrare in ritardo a Ciampino anche nel periodo notturno (23.00-06.00) ma non hanno messo in discussione il diritto del Ministero dell’Ambiente di riportare, con il Decreto del Ministro Costa, l’orario di chiusura dello scalo a quello previsto dalla legge (23.00-06.00) anziché quello, più comodo per Ryanair, 23.30-06.30 utilizzato senza giustificabili ragioni fino ad oggi.
La decisione dei Giudici è stata adottata in via “cautelare”, cioè in via immediata e provvisoria, per tutelare Ryanair da possibili danni economici in attesa dell’udienza di merito. Udienza nella quale si dovrà decidere per davvero se i cittadini hanno diritto alla tutela del loro sonno e della loro salute, oppure se Ryanair e chi governa l’aeroporto hanno diritto di disporre a loro piacimento e in funzione dei loro interessi della vita dei cittadini. Peccato che questi stessi giudici abbiano fissato l’udienza di merito per il 15 gennaio 2020!
Ricordiamo che l’ultracentenario aeroporto di Ciampino si trova in mezzo alle case di Ciampino, Marino e Roma sud e che la pista di volo, da oltre 100 anni, si trova a soli 150 metri dall’abitato di Ciampino.
Chiediamo a tutte le Autorità competenti che venga garantita l’evidenza pubblica della procedura adottata per concedere il permesso di atterraggio a Ciampino e l’evidenza pubblica delle “cause eccezionali e di forza maggiore”, con la pubblicazione da parte di Enac e Enav sia della procedura che delle cause di ritardo di ogni volo arrivato dopo le 23.00.
Ad esempio, il volo Ryanair FR 3004 del 10 marzo, secondo il sito flightradar24.com, è atterrato a Ciampino alle 23.28 ed era il sesto volo in ritardo della giornata del velivolo. Ryanair ha trascinato il ritardo dal primo volo del mattino al sesto della notte senza riprogrammare il giro dei velivoli, evidentemente il sonno degli abitanti intorno all’aeroporto di Ciampino non conta. Mentre l’11 marzo, secondo la tabella degli arrivi a Ciampino pubblicata dal sito di Aeroporti di Roma, ben 6 voli sono arrivati dopo le ore 23.00.
Questo rende evidente la necessità di cambiare la programmazione degli arrivi a Ciampino: con otto arrivi previsti dalle 22:40 alle 22:55 (sei dei quali alle 22:55) è impossibile garantire il rispetto rigoroso della chiusura notturna. L’aeroporto di Ciampino ha una sola pista, quindi gli orari di arrivo vanno programmati in modo adeguato a garantire il rispetto dell’orario di chiusura dell’aeroporto.
Intanto, dopo il precedente indonesiano dell’ottobre 2018, è precipitato ieri in Etiopia un secondo Boeing 737 MAX, velivolo della stessa nuovissima famiglia di 737, ordinati in oltre 100 esemplari da Ryanair. Questi nuovi aerei avrebbero dovuto rappresentare secondo la compagnia l’asso nella manica per ridurre l’inquinamento acustico a Ciampino.
Link al sito http://www.flightradar24.com: https://www.flightradar24.com/42.99,-10.84/5
Link al sito AdR con arrivi e partenze da Ciampino: http://www.adr.it/ciampino
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
VOLI NOTTURNI A CIAMPINO: RYANAIR SI OPPONE CON UN RICORSO AL TAR ALLE LIMITAZIONI VOLUTE DAL MINISTRO COSTA
Comunicato stampa
Ciampino, 28 febbraio 2019
Dopo 20 anni di mancato rispetto delle Norme finalmente il Governo italiano, nella persona del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il 18 dicembre 2018 è intervenuto con un suo decreto, per riportare nella legalità l’aeroporto di Ciampino.
Con questo intervento il Ministro dell’Ambiente approva il “Piano di contenimento e abbattimento del rumore” predisposto, per obbligo di legge, da Aeroporti di Roma nel 2015. Il decreto ministeriale accompagna il Piano AdR con una serie di “disposizioni” e “prescrizioni” che hanno lo scopo di rinforzarlo nei suoi molti punti deboli, imponendo, per prima cosa, che le misure di riduzione del rumore garantiscano il completo rientro dell’aeroporto nei limiti previsti dalla legge.
Come un congegno a orologeria, ancora una volta giunge immediato il ricorso al TAR di Ryanair con il quale si oppone alle decisioni delle autorità nazionali, chiedendo con urgenza ai Giudici amministrativi di fermare la prima azione messa in vigore dal Decreto, cioè il blocco dei voli notturni dalle 23.00 alle 6.00 del mattino che restituisce ai cittadini il diritto al riposo notturno.
Fino ad oggi, in mancanza di una disposizione specifica, Ryanair aveva potuto addirittura programmare dei voli giornalieri notturni dalle 23.00 alle 23 30, con la possibilità di atterrare in piena notte in caso di ritardi imprevisti, contrariamente a quanto avviene in altri aeroporti europei con problemi ambientali, per i quali non sono ammesse deroghe e gli aerei in ritardo devono atterrare nell’aeroporto alternativo. Esemplare è il caso del “London City Airport”, aeroporto londinese con problemi ambientali e per il quale il Partito dei Verdi ha chiesto la chiusura. In questo aeroporto il divieto al volo notturno è rispettato rigorosamente e qualsiasi infrazione alle regole ambientali viene sanzionata immediatamente. Mentre sono previsti orari di apertura ridotti il sabato, la domenica e nei festivi.
Il decreto del Ministro Costa mette un punto fermo per il ritorno dell’aeroporto di Ciampino entro i limiti di legge e i Giudici del TAR, dopo quasi 20 anni, finalmente dispongono di una normativa specifica e legittima in tal senso.
Abbiamo perciò fiducia che il 6 marzo, data attesa per la sentenza definitiva del TAR Lazio, vengano riconosciuti i diritti dei cittadini e respinte le pretese di Ryanair.
Dal 2002, anno di entrata di Ryanair a Ciampino, quella del 6 marzo sarà la 38ª sentenza del contenzioso che contrappone ai diritti dei cittadini gli interessi di Ryanair e di chi la sostiene.
Ma certamente questo non sarà altro che il primo dei molti tentativi con cui proveranno ad ostacolare l’applicazione delle disposizioni previste dal decreto e il ritorno nella legalità dell’aeroporto di Ciampino.
Dopo anni di rotte di decollo sempre “sperimentali” volute da ENAV, Enac e AdR e mai approvate dall’apposita Commissione Aeroportuale (come invece prevedono le Norme) anche l’attuale “sperimentazione” di nuove rotte sta dimostrando che il rumore non cala e che l’unica soluzione è la riduzione drastica dei voli, già entro il 2019, come previsto dal decreto firmato dal Ministro Costa.
Invitiamo i cittadini, le Istituzioni e gli esponenti politici a contrastare con fermezza ogni tentativo di fermare il ritorno della legalità nell’aeroporto di Ciampino e a garantire il rispetto per la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Link alle norme anti-rumore del “London City Airport”: https://www.londoncityairport.com/corporate/noise-and-track-keeping-system/Airport-operating-hours.
Link al testo completo del decreto del Ministro Costa: http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Aeroporto di Ciampino: Il 15 febbraio a Ciampino assemblea pubblica, con la presenza delle autorità, promossa dai cittadini del Comitato per spiegare il Decreto del Ministro dell’Ambiente sulla riduzione dei voli.
Comunicato stampa
Ciampino, 13 febbraio 2019
Un’assemblea pubblica per illustrare ai cittadini i benefici attesi dalla riduzione dei voli, prevista per l’aeroporto di Ciampino dal recente Decreto del Ministro Costa, si svolgerà Venerdì 15 febbraio 2019 dalle 17.00 alle 20.00 nella Sala Consiliare del comune di Ciampino, situata in via 4 Novembre.
L’iniziativa, è stata promossa dai cittadini aderenti allo storico “Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino”, con l’appoggio delle Amministrazioni del VII Municipio di Roma Capitale, Marino e Ciampino (le quali hanno rispettivamente concesso il patrocinio e l’uso del logo, mentre Ciampino, essendo commissariata, si è dovuta limitare a mettere a disposizione la sala).
Il Decreto del Ministro dell’Ambiente, Costa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 16 del 19 gennaio 2019, stabilisce infatti un piano di interventi per il contenimento e l’abbattimento del rumore dell’aeroporto di Ciampino a carico, come prevede la legge, del gestore Aeroporti di Roma.
Seguendo una rigorosa tabella di marcia, i voli dovranno drasticamente diminuire entro novembre 2020 di almeno 35 al giorno, fino a garantire il rientro del rumore nei limiti di legge.
Il primo passo sarà l’eliminazione dei voli notturni.
Le altre tappe, oltre alla riduzione dei voli, prevedono l’introduzione di nuove procedure di volo, l’individuazione delle scuole da risanare con interventi di maggior tutela e l’attuazione di tali interventi, la comunicazione della riduzione dei voli agli enti nazionali e internazionali della navigazione aerea, la redazione del piano dei costi degli interventi, l’introduzione di aerei di linea di nuova generazione, più silenziosi, in sostituzione del 50% di quelli attuali, la realizzazione di una nuova mappa acustica aeroportuale che tenga conto di tutti gli interventi previsti per il completo rientro nei limiti di legge e il divieto di superarli.
Qualora questi interventi si dimostrino insufficienti, il gestore dovrà introdurre ulteriori riduzioni dei voli.
È il primo piano predisposto in Italia per il contenimento del rumore aeroportuale.
Dopo più di 13 anni di lotte per rendere compatibile l’aeroporto con la vita e la salute dei cittadini di Ciampino, Marino e Roma sud, questo è un importante punto di arrivo per riportare nei limiti di legge il rumore aeroportuale (costantemente fuorilegge secondo le rilevazioni di Arpa Lazio), ma deve essere anche un punto di partenza per una sempre maggiore tutela ambientale.
“Ogni cittadino” affermano gli organizzatori “deve conoscere questo piano di rientro nella legalità, per rivendicarne il rispetto dei contenuti, dei tempi e dei modi previsti. Per questo abbiamo promosso l’assemblea, alla quale sono state invitate le autorità coinvolte nella realizzazione del Decreto, e sollecitiamo i cittadini a intervenire”.
IL DECRETO SI TROVA AL LINK: http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Aeroporto di Ciampino: Ministeri e Governo devono fare la loro parte per riportare l’aeroporto nella legalità.
Comunicato stampa
Ciampino, 28 settembre 2018
Da 18 anni l’aeroporto di Ciampino opera senza rispettare i limiti di legge, questo ha permesso di portare nello scalo un numero di voli e di passeggeri altrimenti impossibile, a spese della qualità della vita e della salute dei cittadini. Da 10 anni le centraline di Arpa Lazio denunciano che il rumore prodotto dall’attività aeroportuale supera sistematicamente tutti i limiti di legge.
Nel 2010 le proteste dei Cittadini e delle Amministrazioni comunali colpite hanno costretto il Governo e le autorità responsabili a stabilire i limiti insuperabili di rumore intorno all’aeroporto di Ciampino (zonizzazione acustica aeroportuale). Questi limiti sono costantemente superati. Aeroporti di Roma SpA, che gestisce l’aeroporto, insieme a Enac e ai Ministeri competenti, dovevano garantire, entro 8 anni, il ritorno dell’aeroporto nei limiti di legge.
Aeroporti di Roma SpA è una società del gruppo industriale Atlantia, lo stesso del ponte Morandi di Genova, mentre i documenti della mai conclusa Valutazione Ambientale dell’aeroporto sono stati scritti da SPEA Engineering SpA, la società del Gruppo Atlantia che doveva programmare la manutenzione dello stesso ponte. Questo dovrebbe far riflettere.
Gli 8 anni sono scaduti il 1 Luglio 2018 ma l’aeroporto non è tornato nella legalità. Anzi, nel 2017 è stato raggiunto il numero massimo di passeggeri mai transitati da Ciampino in tutta la sua storia (5.885.000).
Aeroporti di Roma, obbligata dalla legge e dalle proteste dei cittadini e delle Amministrazioni locali, ha infine presentato un piano che parla di una qualche riduzione dei voli e di blocco del volo notturno. I ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti (in definitiva il Governo) sono le autorità che devono garantire che il piano porti al completo rientro dell’aeroporto entro i limiti di legge, attraverso la drastica riduzione del numero dei voli e il blocco dei voli notturni.
I tempi sono già scaduti il 1 Luglio 2018 e gli atti concreti per attuare la riduzione dei voli devono essere fatti subito, per comunicare già nella prossima conferenza internazionale di novembre 2018 che la capacità di Ciampino viene drasticamente ridotta. Questo garantirebbe la riduzione dei voli per Ciampino già dall’estate 2019.
Tutto il resto sono chiacchiere.
- Sono chiacchiere le assicurazioni del piano AdR per un’adeguata riduzione dei voli perché i calcoli sono errati e la soglia si fermerà a 128 voli giornalieri complessivi, contro i 60 (prefigurati dallo studio CRISTAL di Arpa Lazio) che entro gli 8 anni trascorsi già si dovevano raggiungere.
- Sono chiacchiere i nuovi aerei “silenziosi” che Ryanair avrebbe ordinato. Aerei non ancora in produzione, che non si sa quando verranno consegnati e di cui nessuno ha mai misurato le emissioni sonore.
- Sono chiacchiere i doppi vetri nelle scuole, perché la legge prevede le emissioni sonore degli aeroporti stiano dentro i limiti ALL’ESTERNO, perché non possono impedire a noi e ai nostri bambini l’uso di parchi, giardini e balconi.
Ciampino è un piccolo aeroporto che ha più di 100 anni ed è forse il più antico aeroporto ancora in servizio civile nel mondo. Per queste ragioni nel 1961 tutto il traffico civile fu trasferito nel nuovo scalo di Fiumicino, lasciando a Ciampino un traffico residuale costituito quasi esclusivamente di voli di Stato, militari e protezione civile.
Solo ignorando le leggi esistenti e grazie all’insipienza di chi doveva tutelare la salute dei cittadini e garantire la legalità è stato possibile, a partire dal 2000, portare nel piccolo aeroporto di Ciampino quasi sei milioni di passeggeri all’anno, con un traffico aereo che lo colloca tra i primi 10 aeroporti italiani.
Ci aspettiamo da questo Governo un reale segno di cambiamento che riporti subito nella legalità l’aeroporto di Ciampino.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Aeroporto di Ciampino – Revocare anche a Ciampino come a Genova chi non rispetta le Norme.
Comunicato Stampa
19 Agosto 2018
Era ora che un Governo dicesse che si possono revocare le concessioni a chi non sa gestire quello che gli è stato affidato dallo Stato ma pensa solo al proprio profitto! Forse la terribile tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova ha scosso le coscienze abbastanza a fondo da consentire un cambio di rotta al Paese. E veniamo alla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, gestito da Aeroporti di Roma SpA, controllata con il 95% delle azioni da Atlantia SpA, società che controlla anche Autostrade per l’Italia e il tragico ponte di Genova. Chi è il responsabile del fatto che da oltre 20 anni le leggi sulla valutazione ambientale non sono state rispettate nell’aeroporto di Ciampino? Chi è il responsabile del fatto che le leggi sull’inquinamento acustico aeroportuale da 18 anni non sono state rispettate nell’aeroporto di Ciampino? Queste due normative sono fondamentali per gli aeroporti perché sono le sole che consentono di stabilire quanto traffico può sopportare un aeroporto. A Ciampino queste regole non sono state rispettate, eppure dal 2000 ad oggi il traffico passeggeri è aumentato di oltre il 600% e il numero di voli è aumentato di oltre il 300%, facendo schizzare l’inquinamento oltre ogni limite di legge e mettendo a rischio la salute di adulti e bambini. A vantaggio di pochi e a spese di migliaia di cittadini che ne subiscono le conseguenze. Questa è una tragedia della democrazia che uccide la fiducia dei cittadini nello Stato e nel futuro. Chi ha gestito? Chi ha deciso? Perché lo Stato concede trattamenti ingiustamente privilegiati a chi ne ignora le leggi nell’aeroporto di Ciampino, che è anche l’aeroporto di Stato della Repubblica Italiana? È ora che, come nel caso di Genova, i responsabili vengano messi da parte e sostituiti da chi rispetta i diritti dei cittadini e le leggi dello Stato.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Il numero di voli e di passeggeri continuano ad aumentare nonostante l’assenza delle condizioni di legge e le continue iniziative del nostro Comitato, comprese una procedura di infrazione comunitaria e una petizione al Parlamento europeo per le quali siamo anche andati a Bruxelles, e nonostante le iniziative delle Amministrazioni comunali colpite. La salute dei cittadini è a rischio e lo dimostrano le indagini epidemiologiche SERA (2009) e SaMBa (2012) del Sistema Sanitario Regionale. Le centraline per il controllo del rumore e della qualità dell’aria gestite da Arpa Lazio sono costantemente in “codice rosso” . Ma la legalità non torna nell’aeroporto di Ciampino.
Per questo il 24 luglio abbiamo deciso di inviare un appello ai Ministri competenti di Ambiente e Trasporti del nuovo Governo per chiedere il ripristino della legalità nell’aeroporto.
Appello ai Ministri dell’Ambiente e dei Trasporti:
COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
24 Luglio 2018
Appello ai Ministri dell’Ambiente e dei Trasporti per l’immediata riduzione del numero dei voli nell’Aeroporto di Ciampino.
Dall’anno 2000 ad oggi il traffico aereo nell’Aeroporto di Ciampino è aumentato del 600% passando da 1 milione a 6 milioni di passeggeri l’anno. Questa crescita vertiginosa è avvenuta senza considerare gli interventi necessari a contenere nei limiti di legge l’inquinamento subito dall’ambiente e dalle migliaia e migliaia di cittadini di Ciampino, Marino e Roma Sud. La Valutazione d’Impatto Ambientale dell’aeroporto è in ritardo di 18 anni e non rispetta le norme UE. Mentre le azioni per il contenimento dell’inquinamento acustico, che la legge 447/1995 imponeva dal 2000, sono state avviate solo nel 2010 e il “Piano di contenimento e abbattimento del rumore aeroportuale” previsto da tale legge e dai decreti collegati, da attuarsi prima di tutto attraverso la riduzione dei voli, contiene proposte che non danno alcuna reale garanzia di rientro nei limiti di legge.
Dal 1° luglio 2018, dopo 8 anni inconcludenti, il Piano è scaduto senza che sia stata attuata nessuna riduzione dell’impatto acustico e ambientale dell’aeroporto né sviluppato un piano adeguato. Ne consegue che il traffico aereo di Ciampino, che tra l’altro continua ad aumentare, è da considerare fuori legge.
L’inquinamento acustico e ambientale prodotto dal numero eccessivo di voli sulle zone limitrofe di Roma Sud, Ciampino e Marino, come riportato nelle indagini epidemiologiche prodotte dal Sistema Sanitario Regionale, lede gravemente la salute di adulti e bambini.
CHIEDIAMO
che il Ministro dell’Ambiente e il Ministro dei Trasporti riducano da subito i voli nell’Aeroporto di Ciampino e facciano così rispettare la legge.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
7 Luglio 2018
Dal 1° luglio 2018 sono scaduti i termini di 8 anni previsti dalla legge per il completo rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti del rumore aeroportuale stabiliti a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, per questo l’aeroporto è fuorilegge. Chiediamo ai Ministri competenti dell’Ambiente e dei Trasporti il ripristino della legalità.
Il 1° luglio 2018 sono scaduti i termini previsti dalla legge per il completo rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti previsti dalla Normativa nazionale sull’inquinamento acustico (8 anni dall’approvazione della zonizzazione acustica aeroportuale avvenuta il 1° luglio 2010). La normativa vigente contro l’inquinamento acustico è tuttora inapplicata nell’aeroporto di Ciampino e i rapporti mensili prodotti dalle centraline acustiche di Arpa Lazio, mese per mese dall’aprile 2012, indicano che i limiti di legge sono ampiamente superati, sia di giorno che di notte, certificando che l’aeroporto è fuorilegge. L’incremento del numero di voli è iniziato nel 2000 con l’arrivo delle prime compagnie low cost e, in pochi anni, si è avuto un aumento del 300% del numero dei voli e del 600% dei passeggeri. Il numero di passeggeri annui è passato da meno di un milione a oltre 5 milioni, per arrivare al massimo storico di 5.885.000 nel 2017, con oltre 54.000 voli annui (una media di 150 al giorno). I cittadini e il territorio di Ciampino (dove la pista dell’aeroporto si trova, da oltre 100 anni, a 150 metri dalle case), Roma VII Municipio e Marino sono da molti anni sottoposti a un pesante inquinamento dovuto all’eccessivo numero di voli. Il rumore aeroportuale è usato dalla legge nazionale (Legge n. 447/1995 e Decreti collegati) e dai Trattati internazionali che regolano la navigazione aerea e gli aeroporti, come parametro di riferimento per limitare l’inquinamento complessivo degli aeroporti e del traffico aereo. Attraverso la regolamentazione dell’inquinamento acustico (“zonizzazione acustica aeroportuale”) viene determinato il numero massimo di voli che un aeroporto può sopportare, superato il quale è previsto il ricorso alla riduzione del traffico aereo fino al rientro nei limiti di legge. Per questa ragione, i grandi interessi e i poteri distorti che ruotano intorno al trasporto aereo hanno fatto si che a Ciampino la “Zonizzazione acustica aeroportuale” sia stata realizzata il 1° luglio 2010, con 10 anni di ritardo e dopo centinaia di esposti dei cittadini alla Magistratura, promossi dal nostro Comitato. Da questa data è cominciato il conto alla rovescia che, in 8 anni, doveva portare alla drastica riduzione del numero dei voli e al completo rientro nella legalità dell’aeroporto. Il conto alla rovescia è arrivato allo zero ma invece di ottenere il rientro nei limiti di legge, si è registrato nell’aeroporto di Ciampino il massimo numero di passeggeri di sempre, nonostante che due indagini epidemiologiche, condotte dal Servizio Sanitario Regionale nel 2009 (indagine “S.E.R.A.”) e nel 2012 (indagine “S.Am.Ba.”), abbiano certificato la presenza di conseguenze sanitarie su adulti e bambini residenti nei comuni di Ciampino e Marino a causa dell’inquinamento aeroportuale.
Il conto alla rovescia nell’aeroporto di Ciampino è arrivato a zero, insieme alla credibilità delle istituzioni.
Chiediamo ai Ministri competenti dell’Ambiente e dei Trasporti di intervenire per il ripristino della legalità.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
27 Giugno 2017
Aeroporto di Ciampino – Mentre tutto il Lazio soffre la siccità l’aeroporto di Ciampino continua a funzionare completamente ad acqua potabile.
L’aeroporto di Ciampino funzione interamente ad acqua potabile: dalla pulizia delle piste, degli aerei, dei pavimenti e di qualsiasi altro uso industriale, fino al dare da bere agli oltre 5 milioni di passeggeri che ogni anno lo attraversano, tutto viene fatto esclusivamente con l’acqua potabile fornita dall’acquedotto ACEA. Lo sconvolgente utilizzo dell’acqua potabile è emerso nei documenti della valutazione ambientale in corso presso il ministero dell’ambiente, dove viene valutata l’ammissibilità del Masterplan (piano di sviluppo fino al 2044) dall’aeroporto. Alle domande dei cittadini presentate nella fase delle “osservazioni del pubblico” Enac ha risposto confermando che, contrariamente a quanto avviene nell’aeroporto di Fiumicino, l’impianto aeroportuale di Ciampino non dispone di alcuna fonte di acqua industriale non potabile e utilizza esclusivamente l’acqua dell’acquedotto pubblico. Inoltre il già discutibile Masterplan non prevede affatto la modifica di questa situazione. Un’altra prova della scandalosa inadeguatezza di questo centenario aeroporto che, oltre ad essere costruito in mezzo alle case ed essere enormemente inquinante per gli abitati di Ciampino, Roma e Marino, è responsabile anche del drammatico spreco di una risorsa strategica come quella dell’acqua potabile.
NOTE:
La procedura di VIA del Masterplan dell’aeroporto di Ciampino è reperibile sul sito del Ministero dell’Ambiente al seguente link: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681
La domanda di chiarimenti da parte dei cittadini a Enac sull’uso delle “Acque Potabili, acque non potabili, acque industriali” è riportata nelle pagine “7”, “8” e “9” del documento ” DVA-2016-0008864 – Integrazioni del 21/12/2016 – Osservazione del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino in data 04/04/2016″ Reperibile al link: http://www.va.minambiente.it/File/Documento/178157
La risposta di Enac alla richiesta di chiarimenti sull’uso delle acque potabili e industriali è riportata nella pagina indicata come “pagina 2” del documento “A782T4DGGERAMB0003-0 – Integrazioni del 21/12/2016 – Controdeduzioni osservazioni del pubblico pervenute al MATTM” Reperibile al link: http://www.va.minambiente.it/File/Documento/194474
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Comunicato Stampa
11 Giugno 2017
Aeroporto di Ciampino – I cittadini aspettano risposte dalle Amministrazioni. Quale è la posizione di Ciampino, comune in prima linea nel subire l’inquinamento aeroportuale? Quali tutele per la salute dei cittadini?
Da qualche tempo al Ministero dell’Ambiente si tengono riunioni per valutare il Piano di riduzione dell’impatto acustico dell’Aeroporto di Ciampino. Un Piano che è stato aspramente criticato da enti, istituzioni e cittadini e che non appare affatto in grado di riportare il rumore entro i limiti imposti dalla legge. Il Piano non riconosce neanche il termine dei 5 anni di tempo per l’attuazione degli interventi, fissato al 2018 e che invece le indicazioni del Piano spostano al 2021. Con un corredo di proposte insostenibili, che contengono calcoli errati e falsanti, che affidano il principale intervento all’introduzione da parte di Ryanair di un nuovo tipo di aereo (Boeing 737 Max 200) che ancora non esiste, che rifiutano di intervenire concretamente alla fonte dell’inquinamento tramite un’adeguata riduzione del numero dei voli e si basano su nuove rotte di decollo e atterraggio che si sono già dimostrate inconsistenti, il Piano è da tempo oggetto di discussione al Ministero, in riunioni nelle quali non c’è alcuno spazio per le associazioni e cittadini di proporre le proprie valutazioni. Sono sentiti e ascoltati i vari soggetti istituzionali e non, Enac, Adr, Regione, Agenzie Ambientali, Comuni interessati. Ciascuno ha illustrato le proprie posizioni, spesso critiche, come quelle tecniche delle Agenzie o come quelle dei comuni di Roma e Marino, che hanno manifestato anche la volontà di partecipare alla Conferenza Unificata, che poi deciderà sul Piano. E il sindaco di Ciampino, città in prima linea nel subire l’inquinamento aeroportuale, cosa fa? Cosa dice? Dal Primo Cittadino del comune più direttamente colpito, ci si aspetterebbe un intervento deciso in questi incontri e una condivisione pubblica con i cittadini sul modo nel quale l’Amministrazione si batte per la tutela della salute dei cittadini e sui risultati ottenuti. Gli incontri pubblici del Sindaco con i cittadini sono fermi da molti mesi e molte domande restano senza risposta. Quali prospettive e quali tempi ci sono per la drastica riduzione dei voli e per il ritorno dell’aeroporto nella legalità? Come stanno procedendo gli incontri sul discutibile piano antirumore di AdR? Come stanno procedendo e in quali tempi le procedure di Valutazione Ambientale (VIA e VAS) in corso presso il Ministero dell’Ambiente? Che fine hanno fatto i dati sanitari sulla popolazione che dovevano essere richiesti dal 2014 alle ASL e al Dipartimento Epidemiologico Regionale? Non serve avere la possibilità di parlare con AdR, ENAC e con i Ministeri se non si ottengono risposte e sicurezze per i cittadini.
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Comunicato Stampa
26 Maggio 2017
Intanto che Alitalia affonda l’aeroporto di Ciampino che ne ospita i più agguerriti competitor continua a lavorare fuori dai limiti di legge.
Intanto che Alitalia affonda, erosa dalla concorrenza agguerrita di altre compagnie che operano al riparo di protezioni discutibili, dal 2000 continua ad operare fuori dalle norme di legge l’aeroporto di Ciampino. Non sono bastati 12 anni di battaglie dei cittadini contro l’illegalità e per la difesa della salute a fermare il traffico senza regole di Ciampino. Non è bastata una procedura d’infrazione comunitaria, Il ricorso al parlamento europeo, 550 denunce dei cittadini prima e 1700 denunce adesso. Non sono bastate le numerose manifestazioni pubbliche e gli appelli a tutti i gradi di governo, da quello comunale fino al Governo nazionale. Non sono bastate le rilevazioni delle centraline di Arpa Lazio che da 10 anni denunciano il rumore fuorilegge e un inquinamento dell’aria tra i più alti di tutto il Lazio. Non sono bastate le indagini epidemiologiche che hanno rilevato gravi conseguenze per la salute dei residenti, sia adulti che bambini. Dal 2000 l’aeroporto di Ciampino continua ad operare senza aver ancora compiutamente rispettato le Norme. Il vantaggio di poter operare, a poco prezzo e senza regole, sull’aeroporto più vicino al centro di Roma, ha enormemente rafforzato i competitor di Alitalia, svantaggiato la compagnia di bandiera e messo a rischio la salute dei cittadini. Fiumi di denaro sono stati trasferiti per anni dalle Amministrazioni nelle tasche delle compagnie low cost per convincerle ad operare da aeroporti improbabili, mentre altri fiumi di denaro venivano spesi dal Governo per sostenere la compagnia di bandiera. Nel 2015 l’ultima capriola normativa nazionale ha visto trasformare il piccolo aeroporto di Ciampino, con una pista che da 100 anni si trova a 150 metri dalle case della città, in “aeroporto d’interesse nazionale”. In questo modo le decisioni su di esso sono passate completamente nelle mani del Governo nazionale, sottraendole all’intervento della Regione e delle Amministrazioni dei Comuni più colpiti (Roma, Ciampino e Marino). Tra pochi giorni il Governo nazionale, nell’ambito della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città, annuncerà la sua volontà sul futuro dell’aeroporto di Ciampino. Sarà il momento del trionfo della legalità o continueranno ancora l’illegalità, lo sperpero dei soldi dei cittadini, i danni alla salute e all’ambiente?
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
20 Maggio 2017
Aeroporto di Ciampino, Il ministro Delrio promuove investimenti e sviluppo ignorando che lo scalo opera fuori dai limiti di legge.
Il ministro Delrio nella conferenza stampa che si è tenuta giovedì mattina al ministero dei trasporti, ha presentato il resoconto sull’andamento degli investimenti nel settore aeronautico e il loro sviluppo per il quinquennio 2017-2021. In questo contesto il Ministro ha dichiarato che per lo sviluppo dell’aeroporto di Ciampino nel periodo 2017-2021 è prevista una spesa per investimenti di oltre 41 milioni di euro. Questi investimenti consentiranno uno sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale che garantirà all’aeroporto di Ciampino per il 2021 un traffico di 5,5 milioni di passeggeri. Il signor Ministro forse non è informato che a Ciampino c’è già oggi un traffico di queste dimensioni e che, proprio per questo, l’aeroporto opera fuori dai limiti di legge. Infatti, da un decennio le centraline di Arpa Lazio denunciano un rumore fuorilegge prodotto dal traffico aereo e un inquinamento dell’aria che colloca Ciampino e i territori circostanti di Roma e Marino tra le aree più letali del Lazio. Per queste ragioni, unite alla procedura d’infrazione UE e alle 1700 denunce presentate alla Magistratura dai cittadini, sono attualmente in corso per l’aeroporto di Ciampino le procedure di valutazione ambientale (VIA e VAS) e la procedura di valutazione del Piano antirumore presentato da AdR. Queste tre procedure, in corso presso il ministero dell’ambiente, al contrario di quanto dichiarato da Delrio, prevedono invece per il 2021 una consistente riduzione del numero di voli e del numero di passeggeri a Ciampino. Inoltre le proposte AdR circa la riduzione del numero dei voli sono già state considerate insufficienti dai cittadini e dalle agenzie ambientali. A quanto pare, le decisioni vengono prese intorno ad altri tavoli, dove le stesse istituzioni non contano nulla, dove la voce e le scelte dei cittadini non hanno alcun peso e dove il rispetto delle Norme è una variabile che può essere messa in discussione, a danno della salute dei cittadini.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
7 Aprile 2017
Pienamente riuscito il SIT-IN dei Comitati al Ministero dell’Ambiente
Comitato Aeroporto Ciampino sul piede di guerra contro ENAC: ‘Lo stato e i suoi apparati calpestano i cittadini di Ciampino, Marino e Roma sull’aeroporto, la riduzione del rumore viene passata alla Conferenza Unificata a livello Nazionale. Entro il 18 aprile la Regione e Comuni colpiti potranno comunicare al Ministero dell’Ambiente prese di posizione concrete in favore dei cittadini e delle legalità’.
“Dopo l’ennesima e riuscita protesta dei Comitati dei cittadini per la mancata applicazione delle leggi dello Stato italiano che ha consentito, fino ad oggi, all’aeroporto di Ciampino di operare illegittimamente, sottoponendo cittadini e ambiente a un rumore oltre i limiti di legge, abbiamo appreso ieri dal Ministero dell’Ambiente, che la decisione sul discutibile piano di riduzione del rumore proposto da AdR è stata oltre che sottratta ai poteri decisionali dei Comuni interessati – Roma, Ciampino e Marino – sfilata anche alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente, contrariamente a quanto auspicato in un primo tempo. Le decisioni sul futuro dei cittadini saranno prese direttamente e senza mediazioni dalla “Conferenza Unificata Stato-Regioni”, cioè un organo a livello nazionale dove le decisioni vengono prese da personaggi istituzionali che nulla hanno a che fare e nulla sanno dei territori colpiti dall’attività fuori dalle norme dell’Aeroporto di Ciampino. Ringraziamo le istituzioni che erano presenti ieri al fianco dei cittadini: Roma e il suo VII Municipio, rappresentato dall’assessore all’ambiente Marco Pierfranceschi (M5S), Marino con tanto di fascia del sindaco indossata dall’assessore ai lavori pubblici e mobilità Adolfo Tammaro (M5S), Ciampino, rappresentato dai Consiglieri di opposizione Marco Bartolucci (M5S) e Guglielmo Abbondanti (SEL), la Regione Lazio con i Consiglieri Silvana Denicolò e Valentina Corrado del M5S. Tutti gli altri, invitati pubblicamente e personalmente, di tutte le Istituzioni e gruppi politici, erano assenti. Se la burocrazia e le lobby pensano, con trucchi e inganni di chiudere la bocca ai cittadini e scoraggiare le persone oneste nelle Istituzioni, sbagliano di grosso. La norma è stata elusa e i cittadini combatteranno, a tutti i livelli e con tutti gli strumenti consentiti, per riportare la legalità nell’Aeroporto di Roma-Ciampino. Si rassegnino le lobby aeroportuali e tutti i potentati nascosti dietro le inadempienze delle Istituzioni. Questo è il momento per la Regione e per tutti i Comuni coinvolti e di far sentire concretamente la propria voce in difesa dei diritti e della salute dei cittadini, dei quali molti si ricordano solo al momento delle elezioni. Entro il 18 Aprile, come ha loro indicato il Ministero dell’Ambiente, potranno comunicare con documenti concreti e ufficiali, le rispettive prese di posizione in difesa dei loro cittadini”.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
19 marzo 2017
DAL SINDACO TERZULLI NESSUNA TUTELA PER I CITTADINI DI CIAMPINO
Lo scorso 9 marzo il Sindaco di Ciampino, partecipando alla riunione della Commissione Regionale per l’Ambiente, ha confermato che il Comune di Ciampino non ha attuato alcun provvedimento per ridurre l’allarmante inquinamento della città.
Negli ultimi mesi, nonostante l’altissimo grado di elementi inquinanti riscontrati a Ciampino, la città più inquinata della provincia, il Sindaco non ha attuato nessuna delle indicazioni imposte dalla Regione Lazio per ridurre gli effetti devastanti che questa situazione provoca sulla popolazione. La sua giustificazione è stata che all’inquinamento concorrono diversi fattori e non si sa quanto sia il contributo dei voli e delle attività dell’aeroporto, o del traffico automobilistico che attraversa Ciampino, oppure quanto quello dei roghi tossici nel campo nomadi. Cosicché ha pensato bene di non agire affatto.
Inoltre ha confermato che non intende intervenire nella valutazione del Piano di Rientro Acustico proposto da ENAC e ADR, che dovrebbe imporre il rispetto dei limiti imposti dalla legge e che invece travalica. Il Comune di Ciampino, pur essendo l’ente più direttamente coinvolto dall’inquinamento prodotto dall’aeroporto, non ha mostrato nessuna attenzione a questo documento e non ha ritenuto di dover presentare osservazioni neanche al Masterplan dell’Aeroporto, il documento che pianifica lo sviluppo infrastrutturale e delle attività dello scalo. Per Ciampino le osservazioni le hanno presentate però i cittadini, il Comitato, le associazioni, mettendo in evidenza lacune e carenze enormi delle analisi acustiche e ambientali proposte da ENAC e ADR, documentando errori, inesattezze e mancanze di legge inammissibili. Terzulli invece si ostina ancora a voler ignorare gli enormi effetti negativi che l’aeroporto, cresciuto per anni senza osservare le prescrizioni di legge, ha causato alla città e che ancora continua a provocare ai cittadini.
A giustificazione della sua insostenibile inerzia, Terzulli ha infine dichiarato che il Piano di Rientro Acustico per l’Aeroporto di Ciampino, ovvero gli interventi da attuare per ricondurre alla legalità l’intera attività aeroportuale, sono vincolati alla costruzione della quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino. Il Sindaco quindi con queste sue asserzioni vuole rimandare e legare a altre situazioni, estranee e distanti, tutti gli interventi che invece sono dovuti per il rispetto della legge all’interno dell’Aeroporto e a salvaguardia della nostra città.
Non è precisamente questo il ruolo che chiediamo di svolgere al Sindaco.
Noi lo richiamiamo invece alla urgente necessità
- di affrontare gli effetti nocivi causati dai voli e dallo sviluppo dell’aeroporto di Ciampino
- di intervenire immediatamente per contrastare l’inquinamento nella città con azioni proficue e incisive per il bene di tutta la popolazione
- di impiegare nelle attività di tutela per la salute dei cittadini, tutte le risorse che prevede il bilancio comunale (che raggiunge la cifra considerevole di circa 50 milioni di euro)
- di utilizzare tutte, completamente e subito, le risorse destinate a realizzare un sistema di monitoraggio ambientale per l’aeroporto e per l’intera città
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
1 marzo 2017
Il 4 marzo a Ciampino Marcia per la Salute e l’Ambiente.
In primo piano l’aeroporto è il suo tremendo carico inquinante di decine di tonnellate di cherosene bruciato che ogni giorno finiscono nei nostri polmoni.
Il Comitato CRIAAC di Ciampino aderisce alla manifestazione “Ciampino in Marcia per la Salute e l’Ambiente” e contro l’inquinamento. La marcia, che partirà alle 10.30 di sabato 4 marzo dal Parco Aldo Moro di Ciampino per raggiungere il Municipio della città, è promossa dalle associazioni cittadine Ciampino Bene Comune e Officine Civiche, con l’adesione, oltre che del nostro Comitato, di Legambiente Appia Sud ‘il riccio’ e di altre associazioni del territorio.
L’intento degli organizzatori è dire basta allo smog e al sovraccarico del territorio, schiacciato da un enorme inquinamento, del quale l’aeroporto è una causa primaria.
Il 2017 è iniziato con l’ennesima emergenza smog per il nostro paese.
L’Italia ha fatto registrare da inizio anno livelli record di polveri sottili (PM10) e rischia anche una procedura d’infrazione Europea per l’inquinamento da biossido di azoto NO2.
In base alle centraline di Arpa Lazio, Ciampino, con il suo aeroporto che da anni opera fuori dai limiti, è uno dei posti più inquinati del Lazio.
Invitiamo tutti i cittadini ad aderire a questa marcia di protesta:
- Perché finalmente si approvi una legge contro l’inquinamento dell’aria, che consenta di distinguere le fonti d’inquinamento e intervenire efficacemente su ognuna, a cominciare dall’inquinamento di origine aeroportuale. L’esperienza ha dimostrato che il blocco del traffico automobilistico dopo i 35 giorni di supero delle massime concentrazioni di polveri sottili PM10, serve a poco in quanto viene colpita solo una delle fonti d’inquinamento (inoltre non si parla ancora di rilevare le particelle ultrafini PM 2,5 e PM 1, ancora più pericolose per la salute).
- Perché, mentre l’OMS comunica ogni giorno dati preoccupanti sui morti per inquinamento e sull’aria che diventa sempre più irrespirabile nelle zone urbane densamente abitate, le autorità locali e sanitarie fanno finta di niente e da anni si guardano bene dall’informare i cittadini sui dati sanitari relativi alle patologie e alle morti, che pare siano veramente allarmanti.
In questa occasione vorremmo far riflettere tutti sul fatto che, nei circa 30 minuti necessari alle 4 fasi a bassa quota del volo di un aereo (decollo e salita fino a 900 metri, in partenza; avvicinamento a terra e contatto a terra, in arrivo) vengono dispersi nell’ambiente 30 Kg di inquinanti altamente nocivi (PM10 e PM2,5, anidride carbonica, biossido di azoto, monossido di carbonio e altri inquinanti. Quasi 1 Kg al minuto).
I calcoli, se applicati a Ciampino con suoi 100 voli giornalieri di linea con 737-800 e Airbus 320 (rispettivamente di Ryanair e Wizz) a cui si sommano altri 30 voli di Servizi di Stato, aviazione generale, soccorso aereo, aerotaxi, etc conferma le stime di decine di tonnellate di cherosene al giorno bruciate tra atterraggi e decolli che finiscono nei nostri polmoni.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
22 febbraio 2017
Nessuna tutela per i cittadini dal TAR
Assumono aspetti grotteschi le vicende legate all’impatto acustico dell’Aeroporto di Ciampino e ai voli notturni.
Con le sue recenti sentenze Il TAR del Lazio ha ammesso lo sforamento dell’orario notturno per i voli Ryanair nell’aeroporto di Ciampino. Sarà pure per una questione di sottile diritto, ma certamente non è decisione che porti maggiori tutele per i cittadini, anzi aggrava la critica situazione ambientale che devono sopportare a causa dei voli.
I motivi di un simile giudizio sono nel fatto che i giudici non hanno trovato, a base delle restrizioni dei voli proposti nel 2006 da ENAC e contestate da Ryanair, nessuno studio che documenti l’impatto acustico determinato dai voli sull’ambiente. Inoltre la sentenza riporta che ENAC e Comune di Ciampino hanno ammesso che “…non è stata ancora effettuata dall’amministrazione competente una puntuale individuazione delle cosiddette zone di rispetto per l’aeroporto di Ciampino, né sono stati definiti i parametri sonori di riferimento per la misurazione delle emissioni acustiche, così rendendo impossibile, allo stato, la misurazione dell’inquinamento acustico”.
In realtà, poiché la causa al TAR si è protratta per ben 11 anni, dal 2006 fino ad oggi, queste motivazioni appaiono prive di fondamento, in quanto nel 2010 una Conferenza dei Servizi ha approvato la zonizzazione acustica dell’aeroporto di Ciampino; esistono e sono vigenti le zonizzazioni comunali dei comuni di Ciampino, Roma e Marino; questi documenti riportano i limiti acustici ammissibili per ogni zona; esiste infine un monitoraggio condotto da Arpa Lazio, su base mensile, delle varie zone individuate, che documenta come i limiti imposti siano costantemente superati, di giorno e di notte. Dunque non è affatto credibile che oggi non ci siano elementi per valutare l’impatto acustico provocato dai voli.
La cosa sorprendente è che tali elementi, certi e documentati, non siano stati portati all’attenzione dei giudici proprio da ENAC e dal Comune di Ciampino per sostenere la limitazione dei voli notturni. Ed è altrettanto sorprendente che i giudici siano voluti rimanere ancorati alla situazione di un decennio fa, senza considerare gli sviluppi ulteriori della vicenda e il contesto attuale.
Potremo mai sperare che ci sia un ricorso alle sentenze del Tar e che questi elementi possano essere adeguatamente valutati? Potremo mai sperare che i giudici possano essere sensibili, oltre ai diritti di Ryanair, anche al diritto alla salute dei cittadini?
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
22 dicembre 2016
Apre a Fiumicino il nuovo “Molo E” ma nessuna soluzione per l’aeroporto “fuorilegge” di Ciampino.
Proseguono i faraonici progetti di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino con l’apertura, annunciata ieri, del nuovo “molo E” per 6 milioni di nuovi passeggeri, ma nessuna soluzione si intravede per riportare nella legalità l’aeroporto di Ciampino.
Ignorando le norme europee sulle valutazioni ambientali preventive e le leggi nazionali sui limiti d’inquinamento acustico ammessi per gli aeroporti, le istituzioni nazionali e comunitarie hanno consentito 15 anni di interrotta crescita dell’aeroporto di Ciampino, nel totale disprezzo dei diritti e della salute di decine di migliaia di cittadini di Ciampino, Roma e Marino.
In tutti questi anni ogni ipotesi di ritorno alla legalità si è dimostrata una truffa verso i cittadini, come l’assurdo progetto di un nuovo aeroporto a Viterbo, finito nel 2012 con il dirottamento delle centinaia di milioni di euro previsti verso la fornace mangiasoldi di Fiumicino.
Le stesse massime autorità nazionali che ogni giorno si imbarcano e sbarcano a Ciampino, perché questo è anche l’aeroporto di Stato, non possono non vedere le case di Ciampino a 150 metri dai loro finestrini e non possono non vedere le case di Marino e di Roma che calpestano, insieme alla salute dei cittadini, a poche centinaia di metri sotto i loro piedi.
È ora che chi ha il dovere di garantire la tutela dei diritti dei cittadini e la legalità, si levi dagli occhi le morbide mascherine per dormire, che le hostess dei lussuosi voli di stato gli forniscono e guardi fuori dal finestrino, perché lì sotto vivono i cittadini.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
17 novembre 2016
I lavori in aeroporto continueranno? Dal sindaco di Ciampino ancora nessuna risposta.
Durante la “Festa del Silenzio Aereo” dello scorso 21 ottobre, promossa per iniziativa del nostro Comitato e patrocinata dai Comuni di Ciampino e Marino e dal VII Municipio di Roma, il Sindaco di Ciampino Terzulli aveva promesso ai cittadini che avrebbe accertato se i lavori in aeroporto proseguiranno con l’annunciato smantellamento della vecchia pista e della vecchia via di rullaggio (quelle lato Ciampino, a soli 35 metri dalle case), ma all’annuncio non è seguito nulla.
I lavori in aeroporto non sono finiti: secondo l’unico cartello di inizio lavori appeso da AdR, finiranno il 29 aprile 2017.
I lavori di smantellamento delle vecchie piste (4 chilometri di asfalto e cemento) colpirebbe la vita e la salute della popolazione residente in maniera inaccettabile. Già i lavori per il rifacimento della pista principale, condotti nel corso del periodo 14 – 29 ottobre, 24 ore su 24, hanno prodotto un tale inquinamento da generare un’ondata di proteste e di denunce da parte dei cittadini, tanto da far “calmierare” e ridimensionare i lavori. Per i quali non risulta neanche che siano stati chiesti i dovuti permessi al Comune di Ciampino per il superamento dei limiti acustici, di giorno e di notte.
I cittadini hanno diritto di sapere se e quando i lavori riprenderanno e quali tutele saranno garantite, questa volta, per proteggere la salute e il diritto al riposo delle migliaia di persone che abitano al ridosso dell’aeroporto.
Non è l’unica domanda per la quale siamo in attesa di risposte dal sindaco Terzulli. Dalla fine di luglio, da quando cioè sono stati trasferiti alle casse del Comune i 130.000 € previsti come acconto sul gettito dell’Imposta Regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) per l’anno 2014, i cittadini sono in attesa di sapere come questi fondi saranno utilizzati dall’Amministrazione.
L’IRESA è una tassa di scopo (Art. 5 della Legge Regionale 2/2013) e gli introiti devono essere utilizzati, come recita la legge: “come indennizzo alle popolazioni residenti dell’intorno aeroportuale, al fine di limitare l’inquinamento acustico e ambientale”, quindi devono essere destinati alla tutela dei cittadini “residenti nell’intorno aeroportuale” per ridurre l’inquinamento.
I gravi problemi prodotti ai residenti da questo aeroporto che ormai da molti anni opera oltre i limiti di legge, sia aeroportuali che comunali, non finiranno magicamente. È compito di chi amministra i territori colpiti di Ciampino, Roma e Marino tutelare i propri cittadini. In maniera particolare per il Sindaco di Ciampino, Terzulli, perché a Ciampino sia i limiti aeroportuali che quelli acustici comunali vengono sistematicamente violati da anni, come confermano costantemente le indagini mensili di Arpa Lazio.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
29 ottobre 2016
Dal 14 al 29 ottobre grandi lavori nell’aeroporto di Ciampino: ma una parte dei lavori non sono stati fatti a causa delle numerose proteste.
Dal 14 al 29 ottobre l’aeroporto di Ciampino è stato chiuso per lavori che avevano lo scopo di apportare cambiamenti profondi alle infrastrutture di volo: pista di decollo, piazzali d’imbarco e di sosta degli aerei e vie di rullaggio che collegano piazzali e pista di volo.
In 15 giorni, lavorando giorno e notte senza interruzioni, la pista di volo è stata completamente demolita e ricostruita, cambiandone profilo e pendenze. Stessa sorte per la via di rullaggio che corre parallela alla pista dal lato della Via Appia e per una parte importante dei piazzali. Complessivamente oltre quattro chilometri e mezzo di piste e una grande area dei piazzali sono state demolite e ricostruite, a soli quattro anni di distanza dal precedente intervento radicale del 2012.
Dal lato opposto della pista, quello verso la città, la vecchia pista di decollo e la vecchia via di rullaggio che si trovano a ridosso delle case di Ciampino, dovevano essere completamente demolite e sostituite presumibilmente da un compatto terreno erboso, adatto a sostenere e frenare gli aerei che eventualmente uscissero fuori pista. Si tratta di altri quattro chilometri e mezzo di piste, in disuso da moltissimi anni.
Lavori necessari, hanno scritto Enac e AdR, per garantire il rispetto della normativa europea (EASA) sulla costruzione e gestione degli aeroporti. Indispensabili per consentire a Enac di rilasciare ad AdR la certificazione dell’aeroporto secondo gli standard europei, dato che l’attuale certificato, che scadrà il 30 novembre 2016, è stato rilasciato “in deroga” alla normativa europea, a causa a delle pendenze irregolari della pista ed alla irregolarità e insufficienza delle fasce di sicurezza che devono essere garantite al lato della pista e delle vie di rullaggio, per tutta la loro lunghezza.
Ma questa seconda parte dei lavori, secondo quanto reso noto dal sindaco Terzulli, è stata rimandata a data da destinarsi.
Appare evidente che la causa sono state le numerose proteste dei cittadini, colpiti da rumore e inquinamento dell’aria, del nostro Comitato e di altre associazioni di cittadini e forze politiche – in particolare M5S e SEL.
Noi avevamo denunciato, nei nostri comunicati stampa, che questi lavori rischiavano di produrre un grandissimo impatto sulla popolazione.
Infatti così è stato, sono state presentate denunce ai carabinieri, molte proteste dei cittadini sono apparse sui social e nei commenti della stampa, il sindaco di Ciampino è stato chiamato dai cittadini colpiti a verificare di persona la situazione di invivibilità delle loro case. Di conseguenza i pesanti lavori a ridosso delle case della città sono stati annullati, gli altri lavori si sono quasi fermati nelle ore notturne, i mucchi di detriti che producevano polveri ed esalazioni, sono stati bagnati e il transito dei camion da cava, sulla via interna a ridosso della città, era intervallato dal passaggio di autocisterne che bagnavano la strada.
Viene da domandarsi, ma perché non l’hanno fatto prima?
Chi ha autorizzato questi lavori?
È stato presentato alla ASL il piano della sicurezza dei cantieri?
Chi doveva sorvegliare lo svolgimento dei lavori e il relativo impatto?
Anche per far esporre, con molto ritardo e in una posizione poco leggibile, la normale cartellonista dei cantieri è dovuta intervenire la On.le Arianna Spessotto, del M5S.
Nel corso della riuscita manifestazione “FESTA DEL SILENZIO AEREO”, promossa il 21 ottobre a Ciampino dal nostro comitato, con il patrocinio dei comuni di Ciampino e Marino e del VII Municipio di Roma, e alla quale hanno aderito anche il locale circolo di Legambiente “IL RICCIO”, CIAMPINO BENE COMUNE e CINECITTA’ BENE COMUNE, sono state sollevate dai cittadini queste domande alle quali il sindaco di Ciampino, Terzulli, si è impegnato a dare risposta e, speriamo, a informare i cittadini su cosa li attende in futuro.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
20 ottobre 2016
il 21 ottobre a Ciampino “Festa del Silenzio Aereo” promossa dal Comitato CRIAAC contro l’inquinamento aeroportuale
Venerdì 21 ottobre in Via IV Novembre, nello spiazzo antistante la Sala Consiliare di Ciampino, a partire dalle ore 17.00 si svolgerà una manifestazione, denominata “Festa del silenzio aereo”, promossa da Comitato CRIAAC e per la quale è stato richiesto il patrocinio dei Comuni di Ciampino e Marino, nonché del VII Municipio di Roma con l’intervento dei sindaci, Giovanni Terzulli e Carlo Colizza, e della Presidente Monica Lozzi. Patrocinio già ottenuto dal comune di Marino e dal VII Municipio di Roma ed in attesa di rilascio dal Comune di Ciampino.
Scopo dell’iniziativa è promuovere la tutela della salute dei cittadini contro il perdurare dell’inquinamento oltre i limiti di legge prodotto dall’attività dell’aeroporto di Ciampino e contrastare la nuova gravissima aggressione costituita dal gigantesco cantiere aperto nell’aeroporto dal 14 al 29 ottobre, senza adeguate tutele per i cittadini e senza che neanche fosse reso noto cosa esattamente si stia facendo e a quali rischi è esposta la popolazione.
All’iniziativa hanno già aderito anche associazioni di cittadini del territorio colpito, tra le quali il circolo locale di Legambiente “il Riccio”, Ciampino Bene Comune, Cinecittà Bene Comune.
Come ci aspettavamo e come il nostro comitato aveva già anticipato, l’apertura del gigantesco cantiere aeroportuale che si chiuderà solo il 29 ha aggravato il grave problema di inquinamento acustico e dell’aria. Con questi lavori Enac e AdR intendono ristrutturare in profondità e in sostanza ridisegnare l’aeroporto.
All’avvio del cantiere i social si sono riempiti di commenti sul fortissimo rumore e la puzza di catrame. Domande rabbiose su quello che stanno facendo nell’aeroporto circolano in rete.
Le forti proteste dei cittadini, con richiesta di intervento delle volanti dei carabinieri e telefonate al Sindaco affinché intervenisse, sono iniziate quasi subito.
Il sindaco Terzulli, rispondendo alla chiamata dei cittadini, è andato sul posto a verificare la situazione e ha trasmesso le proteste ai responsabili dei lavori, richiedendo ed ottenendo una mitigazione almeno parziale dell’impatto prodotto dal cantiere.
Ma le cose non hanno seguito lo stesso corso positivo nel consiglio comunale di Ciampino di martedì 18 ottobre.
Nel Consiglio il governo della città ha perso una buona occasione per rivendicare e riconoscere quello che pure il sindaco aveva già fatto, andando in soccorso dei cittadini colpiti e cercando di trovare un rimedio almeno temporaneo ai loro problemi.
Invece, di fronte ad una mozione della minoranza (proposta dai Consiglieri di M5S e SEL) che chiedeva di impegnare il Sindaco e la Giunta ad adottare misure urgenti per tutelare la salute dei cittadini, la maggioranza per prima si è fatta prendere da una partigianeria da stadio che ha impedito di affrontare il problema in tutta la sua gravità e di dare una veste di scelta politica a quanto il sindaco aveva già fatto. Relegando di fatto l’azione del Sindaco in soccorso dei cittadini di via Serotini al ruolo di evento episodico, non riconosciuto e rafforzato dalla sua maggioranza.
Così la mozione presentata dalla minoranza per impegnare Sindaco e Giunta ad agire in difesa dei cittadini è stata respinta e la maggioranza, che pure aveva i numeri per farlo, non ha presentato e approvato una sua mozione alternativa che riaffermasse come principio politico semplicemente quello che il sindaco aveva già fatto.
Di fronte allo sconcerto e alla rabbia che si è manifestata tra il pubblico la seduta è degenerata in accuse rabbiose, e gli stessi Consiglieri della maggioranza non hanno certo brillato per spirito istituzionale e senso di responsabilità.
Intanto si perde tra le nebbie della burocrazia il già discutibile e inefficace piano di rientro dell’inquinamento aeroportuale di Ciampino nei limiti di legge, presentato a novembre 2015 da AdR. E parallelamente prosegue la procedura di Valutazione Ambientale (VIA) in corso per l’aeroporto di Ciampino presso il Ministero dell’Ambiente.
Crediamo che la nostra iniziativa del 21 ottobre possa costituire un ideale momento di confronto e di informazione per cittadini e Istituzioni, con l’obiettivo di trovare una strada comune per contrastare questa assurda aggressione ai cittadini e al territorio che ha trasformato in pochi anni un aeroporto secondario a scarso traffico, che conviveva da decenni con il territorio, in un gigantesco ecomostro che opera ormai da troppo tempo oltre i limiti di legge, esponendo a gravi rischi la salute dei cittadini.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
16 ottobre 2016
Appello agli Amministratori della Città di Ciampino.
I grandi lavori in corso dal 14 ottobre nell’aeroporto di Ciampino proseguono giorno e notte ininterrottamente, impedendo alle migliaia di cittadini che abitano di fronte all’aeroporto di godere del diritto al riposo e sottoponendoli a pesanti condizioni di vita.
La sera del 14 ottobre sono cominciati, come pronunciato da AdR e Enac, i grandi lavori lungo tutta la superficie dell’aeroporto di Ciampino, a ridosso delle case di migliaia di cittadini della città già duramente colpiti dal traffico aereo che da molti anni li sottopone ad un inquinamento acustico oltre i limiti di legge, a polveri, puzza di bitume e altre sostanze.
Nell’aeroporto lo scenario è apocalittico: oltre 100 mezzi pesanti, tra camion da cava, ruspe, enormi scavatrici, martelli pneumatici industriali, scortecciatrici per l’asfalto stanno lavorando contemporaneamente, giorno e notte, 24 ore su 24, su tutta la lunghezza della pista di volo, delle vie di rullaggio e dei piazzali, senza che risultino valutazioni ambientali preventive a tutela di cittadini e ambiente.
La notte, alla luce di gigantesche fotoelettriche, tutte le macchine continuano a lavorare, in un frastuono insopportabile per la grande fascia di cittadini le cui case, che esistono da molti decenni, affacciano verso l’aeroporto, impedendogli di godere del diritto al riposo notturno.
Chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione di Ciampino di adottare immediate ed efficaci misure di urgenza a tutela della salute dei cittadini.
Chiediamo al Consiglio Comunale che governa la città, nella sua adunanza di martedì 18 ottobre, di introdurre all’ordine del giorno, anche se non prevista, la discussione per l’adozione di misure urgenti a tutela della salute e dei diritti dei cittadini.
Questi lavori, di dimensioni mai viste nell’aeroporto di Ciampino, dureranno fino al 29 ottobre e Aeroporti di Roma ha preannunciato che, per tutto il periodo, si svolgeranno 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.
Chiediamo a tutte le donne e uomini che sono al governo della Città di dimostrare, in questo drammatico frangente, il loro amore per la Città e il loro senso di responsabilità verso i cittadini colpiti, adottando ogni misura necessaria a restituire ai loro concittadini il diritto al riposo notturno.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
12 ottobre 2016
Il 14 ottobre per 15 giorni chiude l’aeroporto di Ciampino. Il silenzio delle istituzioni è il preludio a nuovi rischi ambientali e forse all’avvicinamento della pista alla città?
Tra pochi giorni, il 14 ottobre, cominceranno i grandi lavori nell’aeroporto di Ciampino. Nessuna informazione sul tipo e l’entità delle opere è stata fornita ai cittadini che pure abitano a poche decine di metri dalla pista e che subiranno pesantemente l’impatto dei lavori.
Ma tutti hanno capito che i lavori saranno di dimensioni mai viste dalle decine di migliaia di tonnellate di sabbia e altri materiali accumulate nei piazzali dell’aeroporto e dall’enorme impianto per la produzione di conglomerati bituminosi che è stato costruito in un angolo dell’aeroporto.
Lo si è capito anche da alcune frasi scritte da AdR e Enac nei documenti allegati alla procedura di valutazione ambientale pubblicata dal ministero dell’ambiente. Frasi nelle quali si accenna a grandi lavori sulla pista di volo, sulle vie di rullaggio e sui piazzali di imbarco, che Enac e AdR, esplicitamente, non intendono sottoporre valutazione ambientale perché sarebbero “necessari per ragioni di sicurezza” in base alla normativa europea EASA. Come se per queste ragioni si potesse liberamente inquinare e mettere a rischio la salute dei cittadini!
Nessuna notizia precisa e circostanziata è però trapelata per consentire ai cittadini di capire che cosa li aspetta durante i 15 giorni di totale chiusura al traffico dell’aeroporto di Ciampino.
Ma è possibile fare qualche ipotesi. Il “certificato di aeroporto” Nr. I-001B/APT di Ciampino (necessario per aprire l’aeroporto al traffico civile) andrà in scadenza il 30 novembre 2016 ed era stato rilasciato da Enac ad AdR in deroga proprio alle norme EASA, infatti, alla pagina 3, riporta alcune non conformità (“esenzioni”): La pista di volo presenta delle pendenze laterali e longitudinali non consentite dalle norme EASA. Inoltre sia la pista di volo che le vie di rullaggio non dispongono delle fasce di sicurezza laterali adeguate alla normativa (“interasse non regolamentare”). Secondo il “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” pubblicato da Enac sul suo sito, queste fasce di sicurezza per un aeroporto di classe “4E”, come Ciampino, devono essere di 150 metri per lato per la pista di volo e 47,5 metri per lato per le vie di rullaggio. Dato che servono a frenare gli aerei che vanno fuori pista, devono anche esse sgombre, omogenee, livellate ed in grado di sostenere l’aereo più pesante che può atterrare a Ciampino (probabilmente il 747 jumbo). In base alle nuove norme europee che entreranno in vigore dal 2017 Enac non potrà più concedere queste deroghe e l’aeroporto dovrà rispettare per intero le norme EASA. Perciò, se si vuole mantenere aperto Ciampino come aeroporto di classe 4E (aerei con apertura alare di 65 metri, mentre a Linate possono atterrare fino a 48 metri) sembrerebbe necessario, entro il 30 novembre 2016, rivoluzionare pista, vie di rullaggio e piazzali al fine di rientrare nelle norme EASA.
Se ci si affida alle mappe satellitari di Google, gli spazi a Ciampino non ci sono e, se si vuole rientrare nelle norme, o si sacrificano parte dell’aerostazione e dei piazzali di imbarco, o si sposta la pista di volo di circa 50 metri verso la città di Ciampino, che si trova a 150 metri dalla pista!
Bisogna poi considerare che il “regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” stabilisce che non ci siano ostacoli all’interno delle fasce di sicurezza della pista, quindi con tutta probabilità la vecchia pista di volo e la vecchia via di rullaggio che si trovano tra la pista e la città di Ciampino (circa 4,5 km complessivi di asfalto, cemento e sottofondo) andrebbero rimosse e sostituite con una robusta superficie erbosa. Una conferma della possibile scomparsa di queste piste è riportata nel documento “PLANIMETRIA GENERALE AEROPORTO: ZONING STATO FUTURO”, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente sul suo sito www.va.minambiente.it tra i documenti della VIA in corso per l’aeroporto di Ciampino. Anche in questo caso si tratterebbe di migliaia di tonnellate di materiali da scavare, rimuovere e portare via a poche decine di metri dalle finestre delle case di Ciampino.
Se a questo si aggiunge che da settimane molti siti italiani e stranieri riportano che tra il 14 e il 29 ottobre nell’aeroporto di Ciampino i cantieri lavoreranno 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e che oggi la notizia è stata confermata da AdR, viene da pensare che questi 15 giorni si potrebbero trasformare per i cittadini in un incubo di rumore e inquinamento. Per poi trovarsi, alla fine dei lavori, con la pista dell’aeroporto più vicina alla città (cosa che renderebbe nulle sia la Valutazione di Impatto Ambientale in corso che la imminente Conferenza dei Servizi sul piano anti-rumore di AdR) e con una situazione ambientale ulteriormente compromessa per i cittadini e la loro salute.
Cosa dicono le istituzioni che, a tutti i livelli, dovrebbero tutelare i cittadini e la legalità? Perché questo assurdo silenzio?
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
28 settembre 2016
Aeroporto di Ciampino da 15 anni i cittadini aspettano l’applicazione della legge.
Intanto ADR propone un nuovo piano di riduzione dell’impatto acustico senza reali mitigazioni ambientali.
Tra breve, presso il Ministero dell’Ambiente, si aprirà la Conferenza dei Servizi per valutare la proposta avanzata da ADR, a seguito degli obblighi di legge, per la riduzione dell’impatto acustico provocato dalle attività dell’Aeroporto di Ciampino, che opera al di fuori delle indicazioni di legge almeno dal 2001, stando alla normativa di riferimento indicata dalla stessa ADR al punto 2 del suo Piano.
Fin dalle prime rilevazioni ambientali pubblicate da ARPA Lazio nel 2009 è stato evidenziato il superamento dei limiti di rumore ammessi e da ben 5 anni la stessa ARPA Lazio pubblica Bollettini mensili che confermano, mese per mese, il superamento dei limiti di legge.
Tutto questo senza che nessun ente istituzionale sia finora intervenuto a far rispettare le normative nazionali. Una prima proposta di ADR per il Piano di rientro acustico fu bocciata dai Comuni di Roma, Ciampino e Marino già nel gennaio del 2014, che la giudicarono inadeguata e insufficiente.
La proposta attuale appare di nuovo completamente inadatta e lacunosa. Non interviene per l’immediato ma differisce l’ipotetico rientro nelle norme solo al 2021. I calcoli e le analisi, effettuati in modo non oggettivo e trasparente, non permettono la corretta comparazione dei dati che invece, confrontati sulle giuste medie dei voli, determinano un aumento delle attività dell’aeroporto e non una riduzione. L’intervento di riduzione sulle fonti acustiche è rimandato alla futura adozione di un numero limitato di velivoli di nuovo tipo (Boeing 737-200 MAX) che però è stato ordinato dalla sola Ryanair e ancora deve essere costruito e testato. Tutto rimane quindi estremamente vago e distante e di certo c’è solo che le attività dell’Aeroporto di Ciampino resteranno sostanzialmente invariate, operando ancora impunemente fuori dai limiti di legge fino al 2021, e neanche da allora il Piano garantirà una riduzione certa dell’inquinamento acustico.
Per queste ragioni, tutte ampiamente documentate, il nostro Comitato ha chiesto ripetutamente di rigettare la proposta e che intervengano le istituzioni preposte, se necessario anche la Magistratura e la Comunità Europea, per imporre una immediata riduzione dei voli e dell’inquinamento acustico.
Al Sindaco di Ciampino, che si è già improvvidamente espresso a favore del piano perché giudica sufficienti le garanzie di una futura riduzione dei voli nonostante tutte le riserve e le eccezioni finora avanzate, chiediamo di rivedere la sua posizione e che voglia considerare tutte le ragioni che spingono invece per la bocciatura del piano e la richiesta di un intervento immediato e diretto delle istituzioni.
Sempre per una corretta tutela della salute dei cittadini al Sindaco chiediamo anche come vorrà utilizzare le poche risorse dell’IRESA (imposta regionale sulle emissioni sonore) che “corre voce” siano solo pari a 130.000 euro per l’aeroporto di Ciampino, tutte da destinare a interventi di miglioramento del monitoraggio acustico e atmosferico o per l’indennizzo alle popolazioni esposte ai livelli di inquinamento fuori legge. E proprio per considerare e valutare adeguatamente i livelli di inquinamento che ricadono sulla città chiediamo che siano finalmente resi pubblici i dati epidemiologici della popolazione di Ciampino, un altro elemento che da anni rimane ancora oscuro.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
20 luglio 2016
L’Aeroporto di Ciampino chiuderà per 10 giorni ad ottobre. Ma non è una buona notizia.
Nel corso del Consiglio Comunale di Ciampino del 19 luglio 2016 abbiamo finalmente saputo dalla voce del Sindaco a cosa serve l’enorme montagna di sabbia nel piazzale est dell’aeroporto. Non a fare una spiaggia artificiale per gli abitanti martoriati dall’aeroporto ma a RIFARE LA PISTA.
Secondo quanto dichiarato dal Sindaco, questo avverrà ad ottobre 2016 con la chiusura dell’aeroporto per 10 giorni.
I 10 giorni di silenzio e senza la puzza delle gomme e dei propellenti degli aerei sono una buona notizia per gli abitanti del territorio, ma non è una buona notizia il fatto che si continuino a spendere soldi (di chi, pubblici o privati?) per mantenere a questo livello di attività un aeroporto che, secondo tutte le rilevazioni relative al rumore, DEVE RIDURRE I VOLI.
AdR e ENAC continuano a potenziare Ciampino ignorando le Norme.
È particolarmente grave che questa ulteriore sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale avvenga mentre, presso il Ministero dell’Ambiente, è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) su un progetto, presentato da ENAC e AdR, che non contiene alcuna documentazione su queste nuove opere.
Altrettanto grave e inquietante è il fatto che il Comune di Ciampino, invece di battersi per la tutela della salute dei propri cittadini colpiti dall’inquinamento aeroportuale e rivendicare il ripristino dei livelli di rumore previsti dalla legge, sia impegnato, secondo quanto riferito dal Sindaco al Consiglio, in trattative per favorire l’acquisto (da parte di privati?) dell’area militare di Ciampino est da destinare ad uso non abitativo. Il Sindaco ha parlato di valorizzazione delle cubature, con la riunificazione di quelle militari esistenti. Per fare cosa e a vantaggio di chi? Per questo sono stati fatti rilievi geognostici nel parcheggio comunale antistante l’aeroporto, sondaggi autorizzati dal Comune di cui il Sindaco dice di non sapere nulla?
Ancora una volta si tratta di progetti per l’espansione dell’aeroporto, non per la riduzione dei voli e per rientro nei limiti di legge. Ancora una volta le Istituzioni sembrano più attente alle attività speculative che alla tutela della salute dei cittadini e al rispetto delle Norme.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
9 luglio 2016
Il Sindaco di Ciampino, le trattative e gli interessi per le aree del margine aeroportuale
Lungo il margine aeroportuale che confina con la città sono in atto da mesi lavori che riguardano la realizzazione di una nuova carreggiata stradale e di una nuova recinzione lunga circa 3 chilometri. Nonostante le numerose segnalazioni e proteste del nostro Comitato non ci risulta che siano stati effettuati controlli né il Comune ha informato i cittadini che le necessarie autorizzazioni comunali siano state rilasciate, visto che i lavori avvengono entro lo spazio dell’aeroporto che ricade nel territorio di Ciampino. Anche sulla necessità di questo intervento i cittadini non hanno ricevuto chiare informazioni e rimane avvolta nel mistero poiché non si comprende chi stia realizzando questi interventi e per quali motivi. Non si comprende chi stia finanziando queste opere e chi le abbia autorizzate.
L’aeroporto è da tempo una struttura civile e per le indicazioni del Decreto del 14.03.2013 (G.U 10.06.2013 “Dismissione e trasferimento di beni del Demanio Militare Aeronautico situati nell’Aeroporto di Ciampino (Roma), ai sensi dell’art. 693, terzo comma, del Codice della Navigazione, e assunzione da parte del citato Aeroporto dello stato giuridico di aeroporto civile aperto al traffico civile”), Enac gestisce dal 2013 le aree demaniali che prima erano di competenza dei militari. Dunque non ci dovrebbero più essere particolari motivi di segretezza che impediscono la trasparenza delle informazioni. Eppure su questa vicenda ancora rimangono dichiarazioni contraddittorie e misteri. Il Sindaco di Ciampino, invece di fare chiarezza, contribuisce con le sue dichiarazioni a ingarbugliare la situazione. Lo scorso novembre affermò che AdR, la società che gestisce gli Aeroporti di Roma, avrebbe donato alla città la strada esistente lungo il margine aeroportuale che confina con l’abitato. Questo slancio di altruismo, che il Sindaco era ben lieto di raccogliere, si mostrò subito poco credibile. Scoprimmo infatti che per questo dono si stava invece trattando la vendita delle aree con un prezzo di partenza di ben 16 milioni di euro. Il 18 febbraio scorso fu lo stesso sindaco a indicare ai rappresentanti del nostro Comitato i termini del confronto. Scoprimmo così che il Comune di Ciampino era chiamato ad acquistare anche le aree dismesse presso la vecchia entrata militare del lato Est dell’Aeroporto. Queste notizie, riportate sul “Caffè” il 22 giugno scorso, sono state smentite dal sindaco qualche giorno fa. Nella sua smentita al “Caffè” Terzulli ha però confermato che l’ultima riunione per questa trattativa si è tenuta lo scorso 24 giugno con AdR, ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e Ministero della Difesa (ammettendo così che altre riunioni sono già state effettuate in precedenza) e ha affermato che non ci sarà alcun acquisto delle aree dismesse e che si sta solo trattando l’acquisto dell’area della strada esistente lungo l’aeroporto (ma anche qui non si capisce se a titolo oneroso o a titolo gratuito). Le aree dismesse di via della Folgarella verrebbero invece cedute per una valorizzazione immobiliare e da questa operazione ci sarà un tornaconto percentuale per l’amministrazione comunale. Dunque il comune sarebbe chiamato ad autorizzare un’ennesima speculazione edilizia? Infine ha assicurato che finora non ci sono impegni e nella trattativa non si parla di cifre. Poi la scelta che sarà fatta sarà portata all’attenzione pubblica.
Queste nuove dichiarazioni del sindaco però non chiariscono affatto la situazione.
Þ Chi sta realizzando gli interventi lungo il margine dell’aeroporto? E’ Aeroporti di Roma? E allora perché il sindaco tratta l’acquisto della strada e delle aree dismesse con i militari?
Þ Chi ha autorizzato gli interventi? L’area ricade entro il territorio del Comune di Ciampino e per le opere è necessaria non solo l’autorizzazione comunale ma anche i parere della soprintendenza per le verifiche archeologiche obbligatorie e il parere paesaggistico. Inoltre è anche obbligatorio lo studio per la valutazione ambientale dell’intervento, che non è riportato neanche nel documento di Valutazione di Impatto Ambientale presentato, lo scorso febbraio 2016, dall’ENAC al Ministero dell’Ambiente per l’Aeroporto di Ciampino.
Þ Chi finanzia questi lavori? Dietro questi interventi che si stanno realizzando così alacremente (spesso i lavori si protraggono anche nella notte) si nascondono forse altre manovre? Chiunque ha notato cumuli enormi di sabbia al bordo delle piste e utilizzare tanto materiale solo per realizzare una carreggiata stradale appare improbabile. Cos’altro ancora ci dobbiamo aspettare da questa situazione?
Þ Per quale motivo si sta costruendo un’altra strada immediatamente a ridosso di quella già esistente lungo il margine aeroportuale? E a cosa veramente servono tutti quegli enormi cumuli di sabbia depositati al bordo delle piste?
Tutte queste domande rimangono senza risposta poiché questa vicenda non è affatto trasparente. Le ripetute dichiarazione del Sindaco non aiutano certo a fare chiarezza e non chiariscono i punti fondamentali della vicenda. Qual è la verità? Lo scopriremo presto ma intanto Terzulli ci propone una visione della città che permette ancora nuove espansioni delle attività dell’aeroporto e non si batte affatto per la loro riduzione. E’ del tutto evidente come le valorizzazioni immobiliari della proposta di acquisto delle aree dismesse non portino proprio nessun vantaggio ai cittadini che subiscono l’inquinamento acustico e atmosferico che produce l’aeroporto. Il Sindaco e l’Amministrazione non sembrano affatto intenzionati a garantire ai cittadini quella trasparenza alla quale hanno diritto. E’ il Sindaco stesso infatti a ricordare che le scelte e gli impegni per l’acquisto delle aree saranno portate alla conoscenza di cittadini solo dopo averle intraprese. È una visione della città e dei diritti dei cittadini che non possiamo condividere.
Vorremmo ricordare al Sindaco che le valutazioni degli impatti su cittadini e ambiente per legge si fanno PRIMA di attuare le scelte.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
26 giugno 2016
Nell’aeroporto di Ciampino Enac e Governo nazionale sono da sempre fuori dalla UE.
Le norme europee, divenute già da quasi vent’anni normativa nazionale, prevedono che prima di realizzare qualsiasi progetto che possa avere un impatto significativo sulla vita delle persone e sull’ambiente debba essere fatta una valutazione di impatto ambientale (VIA) per valutare, a tutela delle persone e dell’ambiente, se il progetto è realizzabile.
Nell’aeroporto di Ciampino a partire dal 2002 è stato avviato, nei fatti e senza che l’Autorità di controllo Enac e Governo nazionale intervenissero per far rispettare la legge, un piano di sviluppo aeroportuale che ha portato in pochi anni da meno di un milione di passeggeri all’anno ai quasi sei milioni di passeggeri del 2015, con un enorme impatto sulla vita delle persone e sull’ambiente.
Dal 2002 al 2015 la normativa europea e nazionale sulla VIA non è mai stata rispettata e l’aeroporto è cresciuto a spese della salute delle persone e dell’ambiente nel quale viviamo, fino a diventare un vero e proprio ecomostro.
Dopo oltre 10 anni di battaglie dei cittadini e, talvolta, delle amministrazioni locali, nel febbraio 2016, sotto la minaccia di una procedura di infrazione comunitaria promossa dai cittadini e di oltre 1700 esposti alla magistratura, è stata finalmente avviata la valutazione di impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.
Questa procedura di valutazione, attualmente in corso presso il ministero dell’ambiente, non risponde però ai requisiti richiesti dalla Commissione Europea i quali prevedono che vengano valutati a partire dal 2002 i danni ambientali prodotti dall’abnorme crescita dell’aeroporto di Ciampino.
La VIA presentata da Enac parte invece dal 2013, ignorando completamente i danni ambientali prodotti fino ad oggi e documentati, per quanto riguarda la salute delle persone e dell’ambiente, anche in due indagini epidemiologiche sulla popolazione fatte dal Sistema Sanitario Nazionale e dalle costanti rilevazioni ambientali di ARPA Lazio.
Come se non bastasse, ignorando completamente le norme europee e la procedura di VIA in corso, Enac ha permesso che venissero avviati nell’aeroporto ulteriori grandi lavori non previsti e non valutati nella procedura di VIA.
In questo momento sono aperti nell’aeroporto, per un’estensione di vari chilometri, cantieri a ridosso della città di Ciampino che riguardano un pesante ridisegno della viabilità aeroportuale e che certamente impattano, sia nell’immediato che per il futuro, sull’ambiente e sulla salute delle persone.
Il completo disprezzo delle norme europee e nazionali dimostrato da Enac (che dovrebbe vigilare) e dal Governo nazionale pone l’aeroporto di Ciampino e l’Italia fuori dalla UE.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
4 giugno 2016
Aeroporto di Ciampino: il Comitato scrive alla Commissione Europea
Il COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO ha inviato una nuova lettera alla Commissione Europea per aggiungere elementi all’istruttoria della Procedura di Infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto delle norme e delle leggi europee nella gestione ambientale degli aeroporti con particolare riguardo a quello di Ciampino, che ha triplicato il traffico senza nessuna valutazione di impatto ambientale (VIA).
Come hanno più volte ripetuto gli uffici della Commissione Europea la VIA a Ciampino doveva essere fatta fin dal 2002, prima che la crescita senza regole del traffico aereo provocasse danni alle persone e all’ambiente. Invece, nonostante gli impegni pressi da Enac con la UE, la VIA presentata da Enac ed attualmente all’esame della Commissione VIA parte dal 2013, considerato anno base per gli sviluppi futuri, ignorando tutto quello che è successo dal 2002 in avanti.
Al di la delle dichiarazioni su una futura, lontanissima ed improbabile riduzione dei voli la realtà è che in aeroporto si continua a lavorare, senza che questi lavori figurino nella VIA in corso. Una nuova strada è quasi completata, il piazzale est è pieno di sabbia da costruzione, trincee vengono scavate per nuove reti. Si lavora di notte e di giorno per potenziare l’aeroporto, non per ridimensionarlo. Ma naturalmente questi lavori non vengono dichiarati nella VIA, si fanno senza alcuna autorizzazione e i sindaci e le autorità stanno zitte. Per questo chiediamo la PROCEDURA DI INFRAZIONE EUROPEA.
Nella lettera si denuncia anche il falso piano di contenimento del rumore previsto dalla VIA, piano che parte dal 2021 (quindi 20 anni di totale assenza delle regole) e che è basato sulla promessa del principale operatore di comprare un nuovo aereo più silenzioso. Questo aereo ancora non esiste e nessuno può quindi conoscerne la rumorosità. Inoltre il piano del gestore dell’aeroporto non può essere legato alle scelte di un suo cliente.
L’unica misura vera per la riduzione del rumore e dell’inquinamento è la RIDUZIONE DEI VOLI DA SUBITO.
La lettera verrà inviata anche al Parlamento Europeo dove abbiamo portato il nostro caso nel novembre scorso e che sta continuando a seguire la questione.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
26 aprile 2016
Comitato Aeroporto: ‘La parola del sindaco di Ciampino Terzulli è aria fritta!’
Ormai è cosa certa: i comuni di Ciampino e Marino non sembrano voler presentare alcuna osservazione per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sull’Aeroporto di Ciampino nella fase pubblica di raccolta delle osservazioni da parte di Istituzioni, associazioni, comitati e semplici cittadini.
Tutte le osservazioni arrivate sono pubblicate sul sito del Ministero Ambiente (http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1578/2681 alle pagine 8 e 9).
Com’è facile verificare, hanno presentato osservazioni alla VIA, promossa da ENAC presso il Ministero dell’Ambiente, il Comune di Roma, Legambiente e, soprattutto, il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC). Le osservazioni presentate evidenziano i molti punti critici e il mancato rispetto delle Norme.
“Abbiamo verificato purtroppo” ha dichiarato in una nota il Comitato Aeroporto CRIAAC “come il Comune di Ciampino sia il grande assente, assieme al Comune di Marino, nell’elenco dei soggetti che hanno presentato osservazioni.” continua il CRIAAC “Il 18 febbraio in un incontro ufficiale il sindaco di Ciampino Terzulli ci aveva delineato la sua strategia per l’aeroporto: approvare il piano AdR di riduzione del Rumore – che per noi è un piano truffa da bocciare – ma fare dura opposizione sulla VIA attraverso le osservazioni. Ebbene, la parola di Terzulli, almeno con i cittadini del CRIAAC, deve essere aria fritta visto che sulla VIA non ha mosso un dito“.
“Il Sindaco di Ciampino” conclude la nota del CRIAAC “così come il Commissario di Marino Enza Caporale evidentemente non hanno ritenuto di dover difendere i loro cittadini in questa procedura di VIA, promossa da Enac, che non tutela i cittadini, l’ambiente e nemmeno si adegua alle richieste della UE espresse nell’ambito dell’indagine -Eu Pilot/6876/14/ENVI- per infrazione delle norme comunitarie. Probabilmente le necessità e gli obiettivi di ENAC e AdR risultano prioritari rispetto alla difesa della salute dei cittadini che governano. Un plauso pubblico va fatto, invece, al Commissario di Roma, dott. Tronca, e al suo staff. Il Commissario, infatti, ha trovato la forza di rappresentare, in difesa dei cittadini da lui governati, le numerose perplessità sugli sconclusionati documenti presentati da ENAC nella VIA“.
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Comunicato Stampa
21 aprile 2016
Nel completo disprezzo della Procedura di VIA in corso presso il Ministero dell’Ambiente, una nuova strada carrabile viene realizzata in pochi giorni all’interno dell’aeroporto a ridosso della città di Ciampino.
Negli ultimi 10 giorni è stata costruita una nuova strada carrabile dentro l’aeroporto, a pochi metri dalla strada perimetrale interna che già esiste e circonda l’aeroporto passando a ridosso delle case della città di Ciampino.
Questa nuova strada, lunga per ora poco meno di un chilometro va dall’altezza del centro della città di Ciampino fin quasi all’uscita della città, dove si trova la porta militare dell’aeroporto su via della Folgarella. Ma la sua costruzione non sembra volersi fermare a questo solo tratto. Infatti, al lato opposto della città e dell’aeroporto rispetto a dove arriva ora la strada, si vedono centinaia di metri di bandoni di plastica, di quelli che vengono usati per delimitare le aree di cantiere, e che sembrano essere posizionati sulla stessa linea del tratto di strada già costruito. Se così fosse, la strada percorrerebbe il confine interno dell’aeroporto da un lato all’altro della città di Ciampino.
Cosa significa e a cosa servirebbe una nuova strada a pochi metri da quella che già esiste dentro l’aeroporto? E chi l’ha autorizzata, tenendo conto che è attualmente in corso presso il Ministero dell’Ambiente una procedura di Valutazione Ambientale (VIA) dell’inquinamento prodotto dall’aeroporto che imporrebbe una situazione di “bocce ferme”? Questa nuova infrastruttura stradale, alterando lo “stato dei luoghi”, mette profondamente in discussione la validità di tutto il processo di VIA ed è anche in contraddizione con la posizione espressa dalla Commissione Europea che su questo aeroporto ha aperto l’indagine EU Pilot 6876/14/ENVI per valutare l’infrazione alle norme comunitarie.
Ci tornano allora in mente le dichiarazioni fatte dal Sindaco di Ciampino, Terzulli, il 26 novembre scorso quando, rispondendo con una sua nota stampa ad un comunicato del nostro comitato che denunciava il rischio che venisse riattivata l’antica via di rullaggio degli aerei a ridosso della città, rispose che i progetti che avevamo visto riguardavano “la possibilità di realizzare una via al confine della Città che consenta un collegamento alternativo alle principali strade provinciali” e che questa iniziativa avrebbe dimostrato, a suo parere, “ancora una volta la volontà sia dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile che di Aeroporti di Roma di venire incontro alle esigenze della nostra Città, in controtendenza con quanto accaduto in passato”.
Si tratterebbe forse di questo? Si tratterebbe di realizzare una seconda strada per poterne cedere una al Comune di Ciampino? Il Signor Sindaco non ne sa niente?
Perché se così fosse sarebbe ancora più grave. Un progetto di questo genere, secondo le norme europee e nazionali, richiede una preventiva Valutazione Ambientale, sia dal lato dell’aeroporto che da quello della città.
Anche perché colpirebbe centinaia di cittadini di Ciampino le cui case affacciano dal lato dell’aeroporto. Questi cittadini si troverebbero danneggiati non solo dall’inquinamento degli aerei ma anche da migliaia di auto che ogni giorno passerebbero a pochi metri dalle loro finestre.
Cosa rispondono le Autorità, cosa risponde il Sindaco di Ciampino? Non ritengono che i cittadini dovrebbero essere informati di cosa li aspetta, invece di ricorrere alla politica del “fatto compiuto”?
D’altra parte il 16 aprile ci è stato recapitato dal Comune di Ciampino il rifiuto alla nostra richiesta di “accesso agli atti” per i documenti che riguardano proprio questa misteriosa strada.
Il sindaco Terzulli non ritiene che i cittadini abbiano il diritto di essere informati su un fatto potenzialmente devastante che riguarda centinaia, se non migliaia, di loro e che si debba fare prima un’approfondita valutazione dell’impatto dell’opera?
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Comunicato Stampa
6 aprile 2016
Riduzione dei voli a Ciampino, purtroppo non è vero.
È illusoria la riduzione dei voli propagandata da aeroporti di Roma e da Enac e riportata sia sul Piano di riduzione dell’impatto ambientale (obbligo di legge per AdR dato che a Ciampino il rumore è oltre i limiti di legge), presentato sia ai comuni colpiti, che nella parallela procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) in corso presso il ministero dell’ambiente.
Si basano su un trucco i calcoli sulla futura riduzione dei voli contenuti sia nel piano che nella via e che vedono una riduzione di circa 35 voli giornalieri nel 2021 rispetto al 2013. Infatti, il numero di voli medi dell’anno 2013, base di calcolo introdotta da AdR per valutare la riduzione dei voli, viene quantificato in 160 voli medi giornalieri. Ma questi 160 voli non sono la media dell’intero anno ma soltanto delle tre settimane con il numero maggiore di voli. In realtà la media di voli giornalieri dell’anno 2013, calcolata sull’intero anno, è di 127 voli al giorno.
Il calcolo per l’anno 2021 viene invece fatto con la media semplice dei voli sull’intero anno, questo calcolo fornisce un risultato di 128 voli medi giornalieri per l’anno 2021.
Se si confrontassero il numero di voli calcolati nello stesso modo: 127 voli giornalieri nell’anno 2013 contro 128 voli giornalieri per l’anno 2021, si vedrebbe che vero il contrario di quello che dicono Enac e AdR. I voli aumentano, di uno al giorno, invece di diminuire.
Altro trucco, contenuto sia nel Piano che nella VIA, è quello di affidare la riduzione del rumore che colpisce Ciampino, Roma e Marino, alla ipotetica introduzione da parte di Ryanair, a partire dal 2019, di un nuovo tipo di aereo (il “Boeing 737 max 200”) che non è ancora neanche in produzione.
Terzo e ultimo trucco al quale si affiderebbe l’ipotetica riduzione del rumore a Ciampino è quello di una “nuova procedura di decollo già operativa”, della quale non si sono accorti i torturati cittadini e, soprattutto, le sensibili centraline di arpa Lazio. Infatti, i report mensili sull’inquinamento acustico dell’aeroporto di Ciampino prodotti d’Arpa Lazio, continuano a riportare sistematici superamenti dei limiti di legge.
È ora che le istituzioni nazionali, regionali e comunali facciano il loro mestiere, promuovendo una Conferenza dei Servizi che si sostituisca alle iniziative dilatorie e inefficaci di Enac e AdR e riporti alla legalità l’aeroporto di Ciampino.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
22 marzo 2016
Comitato Aeroporto: Terzulli faccia davvero la sua parte sulla VIA
Lettera aperta al Sindaco di Ciampino con domande pubbliche
Gentile sindaco di Ciampino Terzulli,
il 4 aprile prossimo scadranno i termini di presentazione delle osservazioni da parte di cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni sulla seconda Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presentata da ENAC per l’aeroporto di Ciampino
Sono due, in questo momento, le procedure sul tavolo delle Istituzioni per arrivare alla diminuzione dei voli e al rientro nei limiti di legge dell’aeroporto: Il “Piano” di riduzione del rumore, che è un obbligo di legge per AdR, e la “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente (obbligo di legge Europeo).
Come forse saprà, questa VIA per l’Aeroporto di Ciampino viene presentata da ENAC con 15 anni di ritardo, secondo quanto afferma la UE nei documenti di inchiesta sulle anomalie di Ciampino.
Nell’incontro che avemmo con Lei il 18 febbraio scorso ci informò che era sua intenzione firmare il piano, per noi cittadini inefficace e fuori norma, di riduzione del rumore presentato da AdR, perché lo riteneva comunque un passo avanti, al contempo ci disse che avrebbe fatto una dura battaglia nell’ambito della VIA.
Il tempo scorre inesorabile e tra meno di 15 giorni scadranno i termini per la presentazione delle osservazioni alla VIA.
Viste le sue dichiarazioni nell’incontro con il Comitato le esponiamo pubblicamente le seguenti domande:
- Quando preparerà e quando presenterà alla “Commissione Tecnica per la VIA”, insediata presso il Ministero dell’ambiente, le osservazioni del Comune di Ciampino?
- Quante persone del suo staff o dei suoi uffici stanno lavorando per analizzare la VIA aeroportuale e predisporre queste osservazioni in difesa della salute dei cittadini, dell’ambiente, del territorio e delle leggi dello Stato?
- Come si esprimerà a riguardo della riduzione dei voli ipotizzata anche nella VIA per il 2021?
Aspettiamo le sue preziose risposte: anche noi ci stiamo lavorando e saremo impietosi contro l’ipocrisia di chi ha palesemente tenuto un comportamento fuori dalle norme per oltre un decennio e ora, come se niente fosse successo, chiede, sia attraverso un Piano, a nostro avviso inefficace, di Riduzione del Rumore che attraverso la procedura di Valutazione Ambientale in corso, di aspettare altri 5 anni per una riduzione del rumore che non può che essere immediata, se la legge ha ancora un senso.
Il conto alla rovescia è cominciato, per noi e per lei! Aspettiamo la Sua risposta.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
16 marzo 2016
Piano di contenimento acustico per l’aeroporto di Ciampino: dopo due finti piani Aeroporti di Roma deve passare la mano.
Lunedì 14 marzo 2016 la Commissione Ambiente della Regione Lazio ha svolto un’audizione in merito alla situazione dell’aeroporto di Ciampino, relativamente al piano di contenimento e abbattimento del rumore e alla tutela della salute dei cittadini. Sono stati convocati: i Comuni di Ciampino, Marino e Roma, ENAC, Aeroporti di Roma (AdR) e il COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC).
AdR ha presentato il suo secondo progetto di piano, dopo il primo respinto dai Comuni di Roma, Ciampino e Marino nel 2014, nel quale si sosteneva che il problema del rumore oltre la norma a Ciampino non esiste. In questo nuovo piano AdR ammette che un problema c’è ma rimanda la soluzione forse al 2021. Il piano AdR prevede la riduzione del rumore a partire dal 2019, quando Ryanair dovrebbe aver sostituito una parte dei suoi aerei con un nuovo modello più silenzioso e una riduzione dei voli a partire dal 2021.
Il portavoce del CRIAAC, Roberto Barcaroli, ha fatto notare che il contenimento acustico doveva andare di pari passo con lo sviluppo dei voli e che il piano, in base alle norme di legge, deve essere concluso e operativo entro il 2018, quando saranno passati 8 anni dalla conclusione della Conferenza dei Servizi che aveva definito la zonizzazione acustica. NON CI PUO’ ESSERE UN ALTRO BONUS PER AdR, CHE CONTINUA A RIMANDARE LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA E INTANTO GUADAGNA. Non si può arrivare al 2021 parlando di aerei immaginari che ancora non esistono. Quello che dice AdR è irregolare perché invece di fissare procedure per far tornare i livelli di rumore prodotti dall’aeroporto nei limiti, lega il contenimento del rumore ad un solo cliente (RYANAIR), che potrebbe anche andarsene prima del 2019, e che comunque non ha nessun obbligo ad acquistare aerei più silenziosi. AdR deve fare un piano per l’aeroporto che gestisce, non per un sola compagnia.
OCCORRE QUINDI CHE ADR PASSI LA MANO AD ALTRI. La Regione Lazio ha istituito una conferenza dei servizi – ISTRUTTORIA E NON DECISIONALE – sul problema del contenimento acustico, i cui risultati dovranno essere messi a disposizione dei consigli comunali di Ciampino, Roma e Marino che sono l’organo decisorio. Il CRIAAC sostiene che questa Conferenza deve decidere la riduzione dei voli (a 60 movimenti al giorno TOTALI come indicato da ARPA Lazio nel 2009) e la riduzione deve essere operativa entro il 2018.
Incredibilmente in questa audizione il pronunciamento istituzionale a più deciso favore del piano AdR è stato quello del Sindaco di Ciampino Terzulli, che ha anche dichiarato che il problema rumore degli aerei è essenzialmente di Santa Maria delle Mole.
Il CRIAAC continuerà la sua azione contro questo piano perché è ancora una volta fuori dalle norme e supera i tempi previsti dalla legge, perché si basa su un solo cliente dell’aeroporto (in violazione anche delle leggi sulla concorrenza e per il libero accesso all’infrastruttura), affinché il piano sia respinto dai Comuni e dalla Regione.
Intanto la battaglia continua anche con gli esposti presentati alla magistratura e con le due indagini aperte dall’Unione Europea per la violazione delle leggi comunitarie da parte dell’aeroporto.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
10 marzo 2016
Solo il Comune di Marino non riceve i cittadini del Comitato Aeroporto
Aeroporto di Ciampino: il piano di riduzione del rumore di AdR è una presa in giro
I cittadini del Comitato Aeroporto Ciampino (CRIAAC) sono stati ricevuti negli scorsi giorni sia dall’amministrazione di Ciampino sia da quella di Roma, rispettivamente dal sindaco Terzulli e dal sub-commissario Gen.le de Milato, sul tema del piano di abbattimento del rumore presentato da AdR.
Assente all’appello solo il comune di Marino, guidato dal Commissario prefettizio Caporale che, al momento, non ha mostrato interesse a ricevere la delegazione dei cittadini su questo tema del piano del rumore.
“Nei colloqui avuti a Ciampino e Roma” ha dichiarato il Comitato “abbiamo potuto presentare la nostra precisa posizione sul piano AdR di riduzione del rumore. Per noi cittadini il piano com’è fatto oggi è una presa in giro e va respinto dai comuni di Ciampino, Roma e Marino. Immaginare una riduzione dei voli nel 2021, quando saranno ipoteticamente presenti degli aerei oggi solo in progettazione significa continuare a non tener conto delle norme nazionali, come da oltre 10 anni fa AdR con l’acquiescenza di ENAC. Il Piano di riduzione si deve basare sui dati oggi esistenti di traffico e sui velivoli davvero utilizzati. Non si può accettare un piano basato su un aereo allo stadio sperimentale che la Boeing non ha ancora neanche messo in produzione. Il Piano deve contenere regole riferite all’aeroporto e non al tipo e marca di aerei che in futuro, forse, avrà una singola compagnia aerea, come farebbe quello attualmente proposto da AdR. Solo attraverso le simulazioni di ARPA Lazio in un contesto ‘reale’, riferito a qualsiasi compagnia voglia utilizzare l’aeroporto, si può valutare seriamente la riduzione dei movimenti. Inoltre, il rientro nelle norme deve essere immediato e non tra cinque anni”.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
13 febbraio 2016
Consiglio Comunale a Ciampino: l’aeroporto al centro del dibattito, le contraddizioni del sindaco e i timori dei cittadini
Il Comitato Aeroporto: “Da Terzulli informazioni solo tardive e parziali, soprattutto sulla salute pubblica”
“Con tre interrogazioni sul tema aeroporto, il Consiglio comunale del 12 febbraio a Ciampino si è trasformato in un acceso dibattito e una interessante sorgente di informazioni che hanno mostrato ancora una volta la gravità della situazione per la salute pubblica e la necessità di azioni immediate, e non tra cinque anni, per la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino”. Con queste parole, il Comitato dei Cittadini CRIAAC per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino ha commentato gli esiti dalla seduta del Consiglio Comunale.
La prima interrogazione, presentata dalla consigliera Checchi del M5S, ha consentito di chiarire che le informazioni fornite dal Vicesindaco di Ciampino, sconfessato nei fatti dallo stesso Sindaco durante la seduta, sulla realizzazione della contestata strada erano imprecise e superficiali. La famosa strada a scorrimento veloce, i cui costi di realizzazione sarebbero stati sostenuti da AdR, e che avrebbe dovuto catturare il “70%” dell’attuale traffico di attraversamento della città, è ben lontana da venire. Anche se a parlarne in termini molto meno incerti era stato proprio il sindaco Terzulli nel novembre scorso. Oggi, al contrario, le cose appaiono molto più vaghe. Infatti, si apprende dalle parole del Sindaco che tutto è incerto per la strada: dove si farà, come si farà e chi la pagherà. La strada attualmente in realizzazione/ristrutturazione sarà ad uso esclusivo dei militari. Il sindaco Terzulli, incalzato ancora dalla consigliera Checchi sul tema del rumore, ha dovuto ammettere che è in corso una Conferenza dei Servizi presieduta dalla Regione Lazio che sta affrontando il problema del Piano di abbattimento del rumore presentato da AdR, ritenuto ‘una vera beffa’ da parte dei cittadini. Ovviamente, fino ad oggi nessuna informazione su questa conferenza era stata data ai cittadini che da anni combattono per il rientro nella legalità dell’aeroporto, alla faccia della trasparenza e del dialogo con la cittadinanza sbandierato più volte da Terzulli. Un altro passaggio interessante c’è stato per la seconda interrogazione, presentata dal consigliere di opposizione Testa, candidato sindaco del centrodestra nell’ultima competizione, che riportando le analisi del Dipartimento Epidemiologico Regionale sull’inquinamento del nostro territorio, ha mostrato quanto la situazione a Ciampino sia critica.
Il CRIAAC aveva chiesto i dati sulla salute nel nostro territorio al Sindaco Terzulli oltre 14 mesi fa, non ottenendo nessuna risposta fino ad oggi. Grazie all’interrogazione di Testa oggi finalmente si hanno i primi dati che mostrano come a Ciampino ci sia in situazione critica rispetto, per esempio, a Frascati, proprio per la situazione di inquinamento da mezzi di trasporto diversi dalle autovetture, cioè proprio gli aerei e i mezzi speciali. Esattamente quanto sospettavano i cittadini da anni. Incalzato dall’opposizione e con anche il consigliere Abbondati (SEL) particolarmente presente con interventi di critica all’operato del primo cittadino, Terzulli ha commentato alla fine che, se ci sarà una riduzione dei voli, sarà per la sua capacità di dialogo con le istituzioni e con AdR ed ENAC. Anche questa affermazione è sembrata ai cittadini presenti alquanto presuntuosa: peccato che si dimentichi che se non ci fosse l’indagine Europea e una della magistratura, con oltre 1700 esposti dei cittadini, in corso, oggi i voli a Ciampino continuerebbero ad aumentare. Ma mentre i cittadini del CRIAAC dal 2005 combattevano in tutti i modi possibili l’illegalità a Ciampino, probabilmente Terzulli è stato distratto e pensava ad altro: “Fa niente” ha concluso il Comitato con i suoi rappresentanti “basta che la riduzione dei voli ci sia, sia immediata e ben superiore al 30%, percentuale totalmente insufficiente a garantire il rispetto dei termini di legge sul rumore entro i quali Ciampino dovrà cominciare ad operare, visto che è inadempiente da oltre un decennio”.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
3 febbraio 2016
Comitato Aeroporto: Ciampino, Marino e Roma boccino il piano truffa di AdR
Proposta riduzione dei voli solo a partire dal 2021
A febbraio 2014 i comuni di Ciampino, Marino e Roma bocciarono il Piano Antirumore proposto da ADR per il rientro entro i limiti acustici di legge dei voli effettuati nell’Aeroporto di Ciampino. La proposta era insufficiente e non garantiva affatto il rispetto delle norme. Nei due anni successivi, con una situazione che si è mantenuta ancora completamente illegale, nessuna istituzione è intervenuta a verificare il rispetto delle norme e così il traffico aereo a Ciampino è ancora aumentato, giungendo a 5.800.000 passeggeri nel 2015. Di nuovo c’è solo stato che l’UE ha avviato una indagine per possibile infrazione all’Italia nell’applicazione delle norme sull’impatto ambientale. A novembre 2015 ADR ha ripresentato un nuovo piano antirumore.
I cittadini del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC), dopo aver preso visione del Piano AdR, chiedono ai Comuni di Ciampino, Marino e Roma di bocciare ancora una volta il Piano. “Diciamo subito una cosa chiara e forte a tutte le Istituzioni” esordisce il Comitato “non è accettabile che un piano di riduzione dei voli, in una situazione drammatica come quella dell’aeroporto di Ciampino, proponga il primo intervento per il 2021. Cioè a 20 anni dall’approvazione della legge (447/1995) della quale è applicazione.”
“Il Piano presentato da ADR è l’ennesimo presa in giro verso i cittadini e verso la legge” continua il Comitato.“ In una situazione di conclamata illegalità, senza una Valutazione di Impatto Ambientale, in difetto di presentazione dal 2002 come indica l’Europa, l’ADR ha l’arroganza di indicare una possibile riduzione dei voli solo a partire dal 2021, quando, forse, si potranno avere dei nuovi motori aerei per il 50% della flotta che opera a Ciampino. E poi chi garantirà e controllerà che le flotte private si rinnoveranno dotandosi dei nuovi motori? La proposta prevede poi una riduzione dei voli commerciali del 33%, ma solo a partire dal 2021.”
Conclude il CRIAAC “questo nuovo Piano è una vera vergogna. La riduzione del numero dei voli deve essere immediata e deve riportare nei limiti di legge l’aeroporto in tempi strettissimi visto che i voli fuori norma vanno avanti da oltre dieci anni. Ci deve essere una riduzione immediata a 60/70 movimenti complessivi giornalieri, così come indicato a suo tempo dai modelli applicati da ARPA Lazio. Chiediamo al Sindaco di Ciampino e ai Commissari di Marino e Roma di ricevere una delegazione del Comitato per ascoltare le ragioni dei cittadini e chiediamo loro, con fermezza, di bocciare senza indugio l’ennesima provocazione di AdR che, come dimostrano i dati sul rumore elaborati dall’ARPA Lazio anche in queste settimane, se ne infischia della salute dei cittadini e delle leggi.”
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
29 gennaio 2016
Il Comitato Aeroporto a Terzulli: una nuova strada in realizzazione, ma dove sono i permessi?
Presso il Comune è disponibile solo uno studio di fattibilità sull’opera già in realizzazione. Ma la legge vale anche anche per ENAC e ADR a Ciampino?
Con un’attività che sembrerebbe avviata già da alcune settimane, si sta realizzando un strada sulla linea di confine tra l’aeroporto di Ciampino e le case della città. Il Comitato dei cittadini, constatato l’avvio dei lavori, ha effettuato un accesso agli atti in Comune a Ciampino per verificare se i permessi e le diverse valutazioni, tra cui quella di impatto ambientale, fossero state effettuate. La sorpresa è stata grande quando si è appreso che tutto quello che è stato al momento predisposto presso il Comune di Ciampino è solo un primo abbozzo di uno studio di fattibilità.
“Mentre le ruspe già lavorano da giorni” ha dichiarato il Comitato per la Riduzione dell’impatto Ambientale all’Aeroporto di Ciampino “negli uffici comunali non c’è traccia di permessi nè di atti come delibere e determine dirigenziali su questa faccenda. Prima ancora di poter fare qualsiasi valutazione su quest’opera è necessario che tutto sia in regola, ma in un aeroporto dove la gestione si manifesta per innumerevoli aspetti fuori dalle norme, non si può cominciare a realizzare una strada ad alta percorrenza al confine con la città senza che ci siano tutte le carte e gli studi di impatto a posto. Chiediamo al Sindaco Terzulli di applicare le norme. Esiste un progetto di dettaglio dell’Opera? Esiste una determina dirigenziale che autorizzi i lavori? E’ stato fatto uno studio sull’impatto ambientale di una strada senza illuminazione a meno di 100 m dalla pista di decollo/atterraggio degli aerei? Al comune di Ciampino la legge è uguale per tutti o si deve pensare che per qualcuno sia possibile operare sotto il naso del Sindaco e della Polizia Municipale in dispregio delle norme? Perchè nessuno ferma i lavori per ristabilire l’iter corretto?”
Tante domande per il Sindaco Terzulli a cui il Comitato chiede delle risposte immediate a tutela della salute dei cittadini e per riportare la legalità nell’aeroporto.
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
22 gennaio 2016
Ciampino nella repubblica delle ‘banane’: si costruisce una strada ad alto scorrimento al confine dell’aeroporto senza Valutazione di Impatto Ambientale? Intanto l’aeroporto raggiunge il suo massimo storico di traffico passeggeri senza VIA, senza VAS e con il costante superamento dei limiti di legge per l’inquinamento acustico. Cosa fa il Sindaco della Città? Esiste ancora la Legge in Italia?
Cantieri aperti ormai da molti giorni nell’aeroporto di Ciampino. Esistono per queste opere le autorizzazioni ambientali (VIA) a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente? Esiste un accordo tra Comune e aeroporto per la costruzione di una strada nel confine aeroportuale? Quali tutele per i cittadini colpiti? Intanto nel 2015 l’aeroporto ha raggiunto 5.800.000 passeggeri, nuovo record di sempre.
Sindaco Terzulli: faccia rispettare le regole anche ad ADR ed ENAC, e difenda la salute dei cittadini.
L‘istanza di Valutazione Ambientale (VIA) per i piani di sviluppo dell’aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino è stata presentata da Enac al Ministero dell’Ambiente nel mese di novembre scorso e subito ritirata, nel mese di dicembre, sotto una pioggia di proteste e osservazioni dei cittadini e di Legambiente. Infatti, la VIA presentata da Enac più che lo strumento per la tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente e del territorio, appariva come un vero e proprio piano di ulteriore potenziamento dell’aeroporto.
Dato che la richiesta della VIA di Enac è stata ritirata e considerato che la VIA è obbligatoria, nessun cantiere dovrebbe essere attivo nell’ambito dell’aeroporto. E invece non è così: i cantieri sono aperti e le ruspe lavorano alacremente.
Escavatori e perforatori sono all’opera da molti giorni lungo una linea che va dall’altezza dell’accesso militare dell’aeroporto in Via Della Folgarella fino all’altezza di Via Francesco Baracca e oltre. Una trincea sormontata da mucchi di terra di scavo è aperta nel perimetro aeroportuale dall’altezza di via Togliatti fino oltre via Francesco Baracca.
Questo è un fatto visibile a tutti i cittadini che hanno le finestre dal lato dell’aeroporto, e sono molti.
Queste opere sono autorizzate dagli organi competenti, compreso il Comune di Ciampino, come prescrive la legge?
È stata fatta per queste opere l’obbligatoria procedura di Valutazione Ambientale, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, considerato anche che le case della citta sono a pochi metri dal cantiere?
E ancora, il Sindaco di Ciampino, Terzulli, ha rivendicato, con una sua nota pubblicata il 28 novembre 2015 sul sito del Comune, di aver partecipato ad incontri presso il Ministero della Difesa a cui avrebbero preso parte anche Enac e Enav e dove “si è parlato del ruolo dell’Aeroporto e del suo rapporto con Ciampino, ipotizzando, tra le altre cose, la possibilità di realizzare una via al confine della Città che consenta un collegamento alternativo alle principali strade provinciali” si tratterebbe, secondo il Sindaco, di “una strada offerta alla Città” che ridurrebbe “il traffico automobilistico nel centro cittadino” e della quale gli uffici comunali starebbero già valutando la fattibilità tecnica.
Sulla cosa fornisce ulteriori chiarimenti il Vice Sindaco di Ciampino, Carlo Verini, in una sua intervista concessa al numero di gennaio 2016 del mensile “La Voce dei Castelli”. Dopo aver lodato il Sindaco per il miglioramento dei rapporti con Enac, Enav, AdR e Ministero della Difesa, il Vice Sindaco ci parla di una proposta interessantissima, che sarebbe emersa in questo nuovo clima istituzionale, riguardante la realizzazione di una tangenziale che collegherebbe Via di Marino a Via della Folgarella, aggirando dal lato dell’aeroporto, l’intera città di Ciampino. La nuova strada convoglierebbe, in tal modo all’esterno della città ben il 70% del traffico che assedia oggi il centro urbano. Per il finanziamento dell’opera, secondo l’intervista, potrebbe esserci la disponibilità di AdR.
A seguito di queste dichiarazioni dell’Amministrazione comunale risulta naturale domandarsi se il comune di Ciampino sia a conoscenza di questi cantieri aperti in aeroporto, all’interno dei confini comunali, e cosa intenda fare per verificare che cittadini e territorio siano tutelati e le norme rispettate.
E poi, queste opere sono in qualche modo collegate alla realizzazione della famosa strada che potrebbe essere generosamente “offerta alla Città”? Perché questa ipotetica strada certamente avrebbe bisogno di una Valutazione Ambientale molto attenta in quanto, secondo le dichiarazioni del Vice Sindaco, potrebbe spostare il 70% del traffico cittadino sotto le finestre dei cittadini già più duramente colpiti dall’inquinamento oltre i limiti di legge prodotto dall’aeroporto. Gli stessi cittadini che, secondo le indagini epidemiologiche, sono già i più esposti da anni a gravissimi rischi per la salute.
Intanto le statistiche aeroportuali pubblicate mensilmente dal sito confindustriale http://www.assaeroporti.com riportano che nel 2015 l’aeroporto di Ciampino ha superato tutti i precedenti record in quanto a passeggeri trasportati: 5.834.201. Ben 800 mila passeggeri e quasi 5.800 voli in più del 2014. In un aeroporto che, secondo le rilevazioni mensili di Arpa Lazio, supera ogni mese, almeno dal 2012, i limiti di legge dell’inquinamento acustico aeroportuale.
Esiste ancora la Legge in questo Paese?
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COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC)
Comunicato Stampa
2 gennaio 2016
Aeroporto di Ciampino basta nascondersi dietro un dito per inquinamento dell’aria serve monitoraggio e azioni preventive.
Da 19 giorni di seguito la centralina di Arpa Lazio per il controllo della qualità dell’aria presente a Ciampino supera costantemente e di molto i limiti di legge per le Polveri Sottili (PM10), fino a quasi il doppio dei 50 microgrammi a metro cubo dopo i quali si entra nell’area di pericolo per la salute. Come hanno scritto i giornali questi veleni mettono a rischio cuore e polmoni, rischio che per chi vive a Ciampino, Marino e nel VII municipio di Roma si somma ai danni alla salute prodotti dal rumore fuorilegge dovuto all’eccessivo traffico aereo.
Ma le PM10 sono solo la punta dell’iceberg perché ci sono anche le più sottili e pericolose PM2,5 e, com’è emerso nel corso della procedura di VIA dell’aeroporto di Firenze, nell’intorno aeroportuale bisognerebbe monitorare anche gli ossidi di zolfo e di azoto, composti organici volatili come acroleina, formaldeide, 1,3 butadiene, naftalene, benzene, acetaldeide, toluene, xylene, propanale….
È ora di finirla di affidarsi solo alla speranza che il vento e la pioggia diluiscano i veleni o li mandino in casa di altri. Bisogna individuare preventivamente le fonti dei veleni e predisporre un sistema di monitoraggio costante, basato su una rete di centraline sempre attive, che consenta di intervenire prima che succeda il disastro.
E prima di tutto vanno monitorate e gestite le fonti primarie di inquinamento, come gli aeroporti.
Nell’aeroporto di Ciampino, ancora oggi privo delle obbligatorie da anni Valutazione di impatto ambientale e Valutazione Ambientale Strategica, ogni giorno fino a 200 aerei, privi di qualsiasi forma di filtraggio dei gas di scarico, decollano e atterrano in faccia e sulla testa di centinaia di migliaia di abitanti.
Il disastro ambientale di questi giorni evidenzia a tutti che questa situazione non è più tollerabile. Gli abusi dei responsabili e l’inerzia delle istituzioni preposte a tutelate i cittadini devono essere perseguite e punite. Le leggi ora ci sono, bisogna applicarle.
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